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INTERESSANTE “RIPRODUZIONE” FEDELE ALL’ORIGINALE DEL PUGNALE DEI CAVALIERI TEMPLARI FOGGIATA DAI “MASTRI FERRAI” DI TOLEDO NEGLI ANNI ’90 CON IMPUGNATURA ED ELSA IN ARGENTO E BAGNO D’ORO (SPAGNA)

Interessante “riproduzione” fedele all’originale foggiata negli anni ’90 dai "mastri ferrai" di Toledo (SPAGNA) del “mitico” pugnale dei Cavalieri Templari. Diverse sono le riproduzioni attualmente in commercio di questo pugnale di valore “esiguo” (30-40 euro circa) fatturate con materiali perlopiù scadenti di tipo “souvenir”. Nella fattispecie, i “celebri” artigiani iberici del ferro, hanno realizzato delle riproduzioni più “importanti” come questa, che presentano l’impugnatura con l’elsa realizzate in lega d’argento con parti bagnate in oro e la lama in “STAINLESS STEEL” (marcata) ovvero “ACCIAIO INOSSIDABILE”, in modo tale da preservarla per sempre da ossidazioni e “cancri” del metallo. La punta della lama del pugnale è “acuminata” e non reso “simulacro” ovvero “arrotondata”, come la maggior parte delle riproduzioni suddette. Anche i fornimenti del pugnale e del fodero sono realizzati con materiali di pregio, tanto da renderlo, vista l’impossibilità di possederne un originale, un esemplare molto affascinante per i collezionisti di lame di tutto il mondo ed in particolare dei tempi antichi e/o medievali.

 

CENNI STORICI: quello dei “Pauperes commilitones Christi templique Salomonis” (“Poveri Compagni d’armi di Cristo e del Tempio di Salomone”), meglio noti come “Cavalieri templari” o semplicemente “Templari”, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani e medievali. L’origine di quest’ordine risale agli anni 1118-1120, successivi alla prima crociata (1096), quando la maggior parte dei cavalieri era tornata in Europa e le esigue milizie cristiane rimaste erano arroccate nei pochi centri abitati. Le strade della “Terrasanta” erano quindi infestate da predoni e Ugo di Payns, originario dell’omonima cittadina francese della Champagne, insieme al suo compagno d’armi Goffredo di Saint-Omer e ad alcuni altri cavalieri, fondarono il nucleo originario dei templari, dandosi il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che visitavano Gerusalemme dopo la sua conquista. L’ordine venne ufficializzato il 29 marzo 1139 dalla bolla “Omne Datum Optimum” di Innocenzo II e definitivamente dissolto tra il 1312 e il 1314 dopo un drammatico processo.

 

La daga “cavalleresca” in argomento si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. Provenienza: Spagna. Misure: lunghezza totale = 430 mm.; lunghezza lama = 240 mm. Valore 150,00 euro

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RARISSIMO “COLTELLO DA CAMPO” CON MOTTO SUL MODELLO DEGLI “HJ-FAHRTENMESSER” TEDESCHI REALIZZATI PER I RAGAZZI MEMBRI DEL “FRENTE JUVENTUDES” (“FRONTE DELLA GIOVENTÙ”) DELLA “FALANGE ESPAÑOLA DE LAS JONS” OVVERO IL “MOVIMENTO GIOVANILE” DEL PARTITO FASCISTA SPAGNOLO DIRETTO DA JOSÉ ANTONIO PRIMO DE RIVERA - CON EXPERTISE (GUERRA DI SPAGNA 1936-1939)

Rarissimo ed interessante “coltello da campo” con motto sul modello degli “HJ-FAHRTENMESSER” tedeschi realizzati per i ragazzi membri del “FRENTE JUVENTUDES” (“FRONTE DELLA GIOVENTÙ”) della “FALANGE ESPAÑOLA DE LAS JONS” ovvero il “movimento giovanile” del partito fascista spagnolo diretto da José Antonio Primo de Rivera. L’affascinante cimelio fu prodotto durante la “guerra civile” in Spagna dalla ditta “SEAM”. L’impugnatura si presenta nella classica doppia guancetta in bachelite lavorata, fissate da due rivetti e con al dritto incassato al centro, lo stemma romboidale della “FALANGE” spagnola realizzato in lega di metallo e smalti policromi di colori rosso e nero, con “gioco”, frecce e segni di separazione in rilievo dorati, mentre al verso reca in orizzontale la dicitura “JUVENILI” (“GIOVENTÙ”). Lama in acciaio, con al tallone presente il “batti-fodero” in cuoio originale e coevo ma, soprattutto ciò che lo rende ancor più raro e ricercato “SUI GENERIS”..., cioè il motto impresso all’acquaforte “ARRIBA ESPAÑA!” ancora discretamente visibile. Il fodero è stato realizzato in metallo ferroso (magnetico 100%) verniciato di nero e completo del suo cinturino in cuoio originale, eccetto la sola parte terminale del “cinturino di sicurezza” dove alloggia il bottone automatico di chiusura che, a seguito di logorio dovuto agli anni trascorsi (circa 90) ed all’umidità assorbita dal cuoio stesso, è andato divelto. Inoltre, sempre nel cinturino, nella parte superiore, reca un lembo di nastro tipo vessillo “coevo” con i colori della Spagna, probabilmente portati dal possessore in occasione di qualche parata. Infine, il cimelio si presenta complessivamente in “OTTIME” condizioni di conservazione, “genuino” ed “intonso” così come la Storia lo ha visto all’epoca, senza ulteriori mancanze, rotture e/o difetti. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 260 mm; lunghezza coltello = 245 mm; lunghezza solo lama = 142 mm. Valore 1500,00 euro

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RARA “BAIONETTA-MACHETE” PER FUCILE MAUSER MODELLO 1941 COSIDDETTA IN GERGO “BOLO” IN DOTAZIONE ALLA “DIVISIONE AZUL” SPAGNOLA DURANTE LA “CAMPAGNA DI RUSSIA 1941/42” (SPAGNA WW2)

Rara e interessante “baionetta-machete” per fucile Mauser modello 1941 cosiddetta in gergo “BOLO” in dotazione alla “DIVISIONE AZUL” spagnola impiegata durante la “campagna di Russia 1941/42” a sostegno degli alleati germanici. Va subito precisata una cosa. La Spagna che non partecipò direttamente alla seconda guerra mondiale (WW2) giacché si dichiarò paese neutrale, non fu costretta a cambiare i suoi armamenti dopo il 1945, cosa che invece accadde ad Italia e Germania. Pertanto queste baionette qui furono prodotte ancora per diversi anni in Spagna nel periodo post-bellico. L’unica differenza sta nelle matricole. Infatti si stima che le prime “3500-3600” baionette di specie siano state impiegate effettivamente nell’unico frangente di secondo conflitto bellico che ha interessato le forze armate spagnole in particolare la “Divisione Azul” in Russia nella “crociata anti-comunista”. Infatti, la “rarità” di questo pezzo è legata principalmente alla sua “precoce” matricola “3058 a” (posta al tallone della lama). Si presenta con un’affascinante impugnatura in bachelite a forma d’aquila, simbolo preso da quasi tutti i fascismi europei coevi. A seguire presenta la guardia dritta con occhiello di mira per fucile e lama in acciaio prodotta dalla “FNT” (“Fabrica Nacional Toledo”) nella classica forma di machete “sud-americano” che la rende davvero affascinante soprattutto nella “foggia”. Al verso del tallone vi è posta anche la marcatura della fabbrica. Infine, fodero realizzato in metallo annerito. La stessa si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno, con bottone di sgancio e molla perfettamente funzionanti, per essere inastata su omologo moschetto. Misure: lunghezza complessiva = 395 mm; lunghezza baionetta = 370 mm; lunghezza lama = 246 mm. Valore 270,00 euro

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COLTELLO DA SOPRAVVIVENZA AITOR MODELLO “JUNGLE KING I” PER “INCURSORI” DEI REPARTI SPECIALI DELL’ESERCITO SPAGNOLO IN DOTAZIONE DURANTE GLI ANNI ‘70 CON MATRICOLA (SPAGNA POST-WW2)

PREMESSA: questo modello di coltello da sopravvivenza è considerato da sempre uno dei migliori al mondo “sui generis” tanto che, come successe negli Stati Uniti per lo “U.S. PILOT SURVIVAL KNIFE”, dopo l’impiego militare ne fu eseguita una produzione di tipo “civile”, visto il grande successo avuto. Tuttavia i coltelli d’impiego militare “JUNGLE KING I” rispetto a quelli “civili” postumi, si distinguono perché recano la matricola militare impressa sulla lama mentre nei modelli “survival”, sempre prodotti dalla Aitor, la stessa scompare. Infine sempre di questi coltelli da sopravvivenza ne esiste un’imitazione “polacca” similare ma non prodotti dall’Aitor spagnola.

 

Interessante coltello da sopravvivenza Aitor modello “JUNGLE KING I” per “incursori” dei Reparti Speciali dell’Esercito spagnolo in dotazione durante gli anni ‘70. Lo stesso reca impressa sulla lama la matricola militare “A-053181” che, a differenza dei successivi modelli destinati ad acquisto per “civili”, ne sono sprovvisti. Praticamente rimane l’unico coltello a manico cavo sopravvissuto sino ai giorni nostri (oltre ai modelli “RAMBO”). Il coltello è molto robusto, perché l’attacco della lama all’impugnatura è assicurato da una spina di acciaio dal diametro notevole, gli accessori, contenuti nell'impugnatura all'interno di una capsula di plastica (fermata da una molla anti-rumore) sono: filo, ami, piombini, aghi, spille da balia, un utile attrezzo skinner, bussola, pietra affilatrice, guardia con fori per improvvisare un arpione, specchio per segnalazioni, acciarino al magnesio piccolo bisturi, matita, cerotti, laccio emostatico ed il mitico fodero utilizzabile con la fionda, davvero efficace. La lama è stata realizzata in robusto acciaio inox 440C temprato a 55/58 HRc con il famoso test circa la durezza dell’acciaio evidenziato sulla lama, dotata anche di efficace costola a sega dorsale, ideale per il taglio del legno. L’impugnatura è di alluminio anodizzato, la tenuta dell’impugnatura è stagna. Il fodero è stato realizzato in polimero verde e corda. Il coltello in argomento si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, pari al “nuovo”, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza coltello = 360 mm; lunghezza lama = 205 mm; spessore lama = 5 mm. Valore 290,00 euro

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PUGNALE DI FATTURA AUSTRIACA COSIDDETTO “GRABENDOLCH” OVVERO “DA TRINCEA” MODELLO "STURMMESSER 1917" MARCATO IN DOTAZIONE A SOLDATI AUSTRIACI E TEDESCHI – CON EXPERTISE (AUSTRIA E GERMANIA WW1)@

Bellissimo pugnale di produzione austriaca cosiddetto in lingua tedesca “grabendolch” ovvero “da trincea” modello "STURMMESSER 1917". Lo stesso, venne introdotto per la prima volta, nel 1917, durante la fase finale della “Grande Guerra” ad appannaggio degli “ASSALTATORI/INCURSORI” (l’equivalente dei nostri “ARDITI”) degli eserciti “gemellati” dei Kaiser degli “Imperi Centrali”, ovvero Franz Joseph I e Wilhelm II. Il pugnale in argomento fu realizzato e marcato dal noto fabbricante viennese “H. ZELINK – WIEN” con impugnatura affusolata in legno, lama in acciaio e fodero in metallo di tipo ferroso (magnetico).

 

CENNI STORICI: lo “Sturmmesser 1917 sarà considerato in Italia financo al 1938, il pugnale più efficiente e devastante nel combattimento “corpo a corpo”, tanto da essere stato riutilizzato ad esempio, dagli “squadristi fascisti” (ovviamente quelli recuperati dagli Arditi come “preda bellica”) come pugnale da indosso, fin quando non vennero regolamentati con la nascita della M.V.S.N. nel 1923, che però, di fatto, non vennero mai dismessi “realmente”, se non con il modello 1935 (cosiddetto “Marcia”) da combattimento. Anche se, a onor del vero, il “giusto” rimpiazzo non avvenne con quest’ultimo che mostrò dei difetti tangibili nel “corpo a corpo” come ad esempio la rigidità nell’impugnatura troppo “sagomata” ed il fodero in metallo con il passante “fisso” poco pratico, ma bensì con il modello 1939, che venne assegnato ai “PARACADUTISTI/INCURSORI” del Regio Esercito. Per quanto concerne invece i tedeschi, prima durante la repubblica di Weimar con i “Freikorps” e, successivamente, durante il “TERZO REICH” con i reparti incursori del WEHRMACHT e delle WAFFEN-SS, fu mantenuto in dotazione ed affiancato da altri “pugnali d’assalto” cosiddetti “KAMPFMESSER”, ma, soltanto con il modello 1942 cosiddetto “Stiefelmesser”, fu rimpiazzato degnamente.

  

Il bellissimo cimelio costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza “storica” e si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, seppur logicamente “vissuto” nell’impugnatura e nella lama, visto il suo "reale" impiego nelle due guerre. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 365 mm - lunghezza lama = 210 mm. Valore 350,00 euro

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RARISSIMA “MAZZA FERRATA” D’EPOCA IMPERO AUSTROUNGARICO IN DOTAZIONE AI SOLDATI DELL’ESERCITO (KUK) DEL KAISER FRANZ JOSEPH I UTILIZZATA NELLE BATTAGLIE COSIDDETTE DI “TRINCEA” AVVENUTE DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1915” – CON EXPERTISE (AUSTRIA WW1)

Rarissima e stupenda mazza ferrata originale d’epoca Impero austroungarico in dotazione ai soldati dell’esercito (Kuk) del KAISER Franz Joseph I. L’affascinante cimelio bellico fu utilizzato nelle battaglie cosiddette di “trincea”, avvenute durante il primo conflitto mondiale nel periodo “1914-1915”.  L’arnese d’offesa in argomento è stato realizzato mediante un’impugnatura in robusto legno, il quale vertice alto, è stato incapsulato da un rivestimento in “robusto” ferro con spuntoni non acuminati, lungo tutto il suo perimetro laterale, che occorrevano “letteralmente” a fracassare le teste dei propri nemici in battaglia. Infatti, sul “corpo” che veniva a picchiare aveva un effetto dirompente ed in particolare sulla testa umana. In questo senso essendo le “trincee” scenari letteralmente d’assalto, l’impiego di queste armi diveniva assai “micidiale”. Il “museale” cimelio si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione, “intonso” ed “intoccato”, non presenta rotture e/o difetto, fatto salvo qualche “inevitabile” piccola scheggiatura presente sul legno dell’impugnatura (non potrebbe essere altrimenti per un esemplare originale d’epoca), dovuta al tipo di impiego e al tempo trascorso, ma che non ne scalfisce minimamente il valore “storico” in collezione. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 590 mm; “corpo di ferro” sulla testa = 50 mm x 60 mm. Valore 570,00 euro

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DAGA DA PIONIERE DELL’ESERCITO AUSTROUNGARICO DEL KAISER FJI OVVERO ÖSTERREICHISCHER PIONIERSÄBEL MODELLO 1860 COSIDDETTA "FASCHINENMESSER" (AUSTRIA WW1)

Daga da Pioniere dell’esercito austroungarico KUK ovvero ÖSTERREICHISCHER PIONIERSÄBEL modello 1860 cosiddetta in gergo "Faschinenmesser". L’affascinante daga è stata foggiata in versione “pesante” (ne esiste infatti un’omologa e “meno pregiata” variante più “leggera”), armando i pionieri del Kaiser già a partire dalla seconda metà dell’800, financo a trovare il suo ultimo impiego bellico nella “Grande Guerra” (WW1), dove ne furono impiegati diversi quantitativi per la sua robustezza. La stessa è stata realizzata con impugnatura fatturata in un bel corno bovino rivettato, con lama in robusto acciaio che presenta una scanalatura sul dritto e completamente liscia al verso, con filo su un unico verso e punta. Al tallone della stessa, è altresì presente un punzone e la marcatura con il nome del fabbricante ancora parzialmente visibile, mentre sulla guardia sono presenti i riferimenti coevi di matricola d’arsenale, dell’esercito asburgico di Franz Joseph I. Infine, si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, sprovvista di fodero, perfetta in tutte le sue parti e non presenta rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale daga = 625 mm, lunghezza solo lama = 455 mm. Valore 390,00 euro

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BAIONETTA D’EPOCA “IMPERO ASBURGICO” DA SOTTUFFICIALE DELL’ESERCITO (K.U.K.) DEL KAISER “FRANZ JOSEPH I” PER FUCILE “STEYR-MANNLICHER” MOD. 1895 CON FROG MARCATA (AUSTRIA WW1)

Rara ed interessante baionetta d’epoca “Impero Asburgico” da Sottufficiale dell’Esercito (k.u.k.) del Kaiser “FRANZ JOSEPH I” per fucile “Steyr-Mannlicher” mod. 1895 con frog, ovvero tasca da cinturone porta-baionetta, nella “giusta” colorazione prevista e marcata al verso con la sigla del noto fabbricante austriaco “OEGW” (“Osterreischische Waffenfrabriks Gesellschaft Steyr”). L’affascinante baionetta in argomento, differisce da quella prevista per la “truppa”, per avere la guardia con il classico “quillon”, cioè il “riccio” intero, come da tradizione “ottocentesca” e per avere applicato un anello rettangolare sulla testa, dove veniva apposto il “portepee” (dragoncina) in parata. Inoltre, presenta un’altra particolarità “genuina” che la rende “intonsa” ossia la brunitura “coeva”, presente ancora al 90% sulla superficie della lama. Il cimelio costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica, essendo una di quelle che ha combattuto in trincea sul fronte “AUSTRO-ITALIANO” e si presenta in “OTTIME/MOLTO BUONE” condizioni di conservazione, senza ne mancanze, e/o rotture alcuna, seppur logicamente “vissuto” nell’impugnatura e nella lama, visto il suo "reale" impiego nella “grande guerra” (WW1) ed il tempo trascorso. Il bottone della molla di sgancio seppur intatto nel meccanismo, è attualmente “grippato” dalla morchia, necessita di qualche “prolungato” e “dedicato” bagno d’olio per ripristinare il “gioco”, se da innestare su omologo moschetto. Misure: lunghezza totale = 395 mm - lunghezza lama = 245 mm. Valore 250,00 euro

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SÄGEBAJONETT M. 1914/38 SCHWEIZER ARMEE ORDINANZ – BAIONETTA A SEGA MODELLO 1914 - VERSIONE D’ORDINANZA A PARTIRE DAL 1938 PER L’ESERCITO ELVETICO (SVIZZERA WW2)

Interessante “SÄGEBAJONETT M. 1914/38 SCHWEIZER ARMEE ORDINANZ” ovvero “BAIONETTA A SEGA MODELLO 1914 – VERSIONE D’ORDINANZA DAL 1938 PER L’ESERCITO SVIZZERO ”.  L’affascinante cimelio presenta l’impugnatura realizzata in “pregiato” legno, fissata con due rivetti in acciaio e la bellissima lama con costola seghettata, realizzata in “superbo” e robusto acciaio di grande qualità. Al tallone della lama presenta la marcatura del fabbricante “WAFFENFABRIK NEUHAUSEN” e sulla guardia, la matricola militare d’arsenale di provenienza “606544”. Completa di fodero realizzato in metallo, versione a partire dal 1938, che sostituì quello utilizzato dal 1914 al 1938 in pelle con fornimenti in metallo (vedasi foto allegata 23) e frog (ovvero tasca porta-baionetta) fatturata in pelle per cinturone d’ordinanza dei militari elvetici durante il “secondo conflitto bellico mondiale” (WW2). Infatti, seppur la Svizzera rimase “neutrale” durante il periodo bellico in parola, pur avendo rapporti “privilegiati” con la Germania “nazional-socialista”, presentava questo tipo di armamento. Questa baionetta ancora oggi, risulta essere una delle più belle lame realizzate da sempre, collezionate dagli amanti di questi oggetti. La stessa si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 640 mm, lunghezza solo lama = 483 mm. Valore 340,00 euro

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BAIONETTA D’ASSALTO MODELLO 1957 CON FROG PER FUCILE “SIG STG 57” IN DOTAZIONE AGLI “INCURSORI” DELL’ESERCITO SVIZZERO (SVIZZERA POST-WW2)

Bella ed interessante baionetta d’assalto modello 1957 completa di frog coeva per fucile “SIG STG 57” in dotazione agli “incursori” dell’Esercito Svizzero negli anni post-bellici. La stessa presenta l’impugnatura realizzata in polimero (materiale plastico) con guardia e lama in robusto acciaio. Sul tallone della lama è riportata la matricola d’arsenale militare “280811V“ e, al verso, il punzone del fabbricante composto dai caratteri “W” - “+” - “F” che stanno per “WAFFENFABRIK BERN”. Completa infine di fodero realizzato in metallo e frog (ovvero tasca porta-baionetta) fatturata in cuoio e marcata dal produttore “U. JÖRG RÜEGSBACH. La baionetta in argomento si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 380 mm; lunghezza baionetta = 370 mm; lunghezza lama = 240 mm. Valore 150,00 euro

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LOTTO D’EPOCA NAZISTA APPARTENUTO AD UN MILITARE “ASSALTATORE DI FANTERIA” DEL HEER-WEHRMACHT CON DISTINTIVO “INFANTERIE-STURMABZEICHEN IN SILBER” MARCATO E UNA BAIONETTA “KOMBAT” D’ARSENALE VERSIONE “PIU’ LUNGA” INASTATA A FUCILE TEDESCO MAUSER “KARABINER 98 KURZ” PIÙ COMUNEMENTE DETTO “K.98” (GERMANIA WW2)

Affascinante lotto d’epoca nazista appartenuto ad un militare “Assaltatore di fanteria” del HEER-WEHRMACHT durante i primi anni ‘40, così composto:

 

•   stupendo e assai raro distintivo cosiddetto “INFANTERIE-STURMABZEICHEN IN SILBER” ovvero in classe “argento” e di 2’ tipo, assegnato a partire fin dal 20 dicembre 1939. Lo stesso è di “secondo” tipo in quanto prodotto in “kriegsmetall” (lega a base di zinco) cioè "materiale di guerra" in bagno d’argento con fattura avvenuta fra il 1942 ed il 1945. Inoltre, sul verso, reca la marcatura del proprio fabbricante con iniziali sovrapposte “AS” ovvero “ADOLF SCHOLZE” (vedasi giusti riferimenti del testo specifico in materia allegato). Lo stesso si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza mancanza, rottura, e/o difetto alcuno. Misure: 63 mm x 48 mm. Peso = 32 grammi;

 

•   baionetta d’epoca nazista in versione “kombat” (“da combattimento”) per fucile tedesco MAUSER “KARABINER 98 KURZ”, più comunemente detto “K.98”. Il cimelio in argomento presenta l’impugnatura in legno, la tacca di mira sulla guardia, ma, soprattutto, una lunghezza “fuori ordinanza”, nel senso che la lama è di circa 5 cm più lunga rispetto le misure “classiche”. Questo perché trattasi di baionetta fissa inastata su moschetto da presentazione in parata, tipica dei soli “assaltatori di fanteria”, rispetto a tutti gli altri corpi militari. Foggiata durante gli anni ‘30, non presenta marcature specifiche ed appare giustamente “vissuta”, poiché realmente impiegata durante il secondo conflitto bellico (WW2). La stessa si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, “intonsa” e perfettamente funzionante nel bottone di sgancio e nella molla per l’innesto al predetto fucile, senza difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza totale = 425 mm; lunghezza lama = 297 mm.

 

Provenienza del lotto: Germania. Infine, è possibile ottenere l’expertise su richiesta. Valore 350,00 euro

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BAIONETTA D’EPOCA NAZISTA IN VERSIONE “KOMBAT” PER FUCILE TEDESCO MAUSER “KARABINER 98 KURZ” PIÙ COMUNEMENTE DETTO “K.98” CON IMPUGNATURA IN LEGNO E MARCATURA DEL PRODUTTORE (GERMANIA WW2)

Affascinante baionetta d’epoca nazista in versione classica “kombat” (“da combattimento”) per fucile tedesco Mauser “KARABINER 98 kurz”, più comunemente detto “K.98”. Il cimelio in argomento presenta l’impugnatura in legno, la tacca di mira sulla guardia ed è marcata sul tallone della lama, dal proprio fabbricante ovvero “J.A. HENCKELS ZWILLINGSWERK, SOLINGEN”. Foggiata nei primi anni ‘30, appare giustamente “vissuta” giacchè realmente impiegata durante il secondo conflitto bellico (WW2), come dotazione individuale dei soldati del Wehrmacht del “TERZO REICH”. La stessa si presenta in condizioni “MOLTO BUONE” di conservazione, “intonsa” e perfettamente funzionante nel bottone di sgancio e nella molla per l’innesto al predetto fucile, senza difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza lama = 250 mm. Valore 190,00 euro

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BAIONETTA D’EPOCA NAZISTA “KOMBAT” (DA COMBATTIMENTO) DI “PRODUZIONE BELLICA” PER FUCILE TEDESCO MAUSER “KARABINER 98 KURZ” PIÙ COMUNEMENTE DETTO “K.98” DOTAZIONE LUFTWAFFE - CON BRUNITURA DELLA LAMA PERFETTA! (GERMANIA WW2)

Interessante baionetta d’epoca nazista in versione “Kombat” (“da combattimento”) per fucile tedesco Mauser “KARABINER 98 KURZ” più comunemente detto “K.98”. Il cimelio in argomento presenta l’impugnatura in bachelite zigrinata tipica delle baionette di produzione bellica (1939-1945) nella “affascinante” colorazione di gradazione marrone “terra di Siena”. A seguire, sulla guardia in acciaio, è impresso il numero “703” che indica verosimilmente il battaglione e/o plotone a cui fosse destinata, consuetudine quest’ultima riscontrata nelle baionette in dotazione ai Reparti militari della LUFTWAFFE (Aviazione). Su un lato della guardia reca altresì la “tacca di mira” per il fucile. Poi vi è la lama, realizzata in robusto acciaio Solingen che presenta ancora tutta la sua “brunitura” coeva presente al 99% della sua superficie, molto rara da reperire in queste condizioni! Sul dritto del tallone della lama reca impressa la matricola militare ovvero “6880 n”, mentre al verso la sigla “43aSW” che sta ad indicare l’anno di costruzione “43” (cioè 1943) ed i punzoni del produttore “aSW” ovvero “SEITENGEWEH”. Infine il fodero in metallo annerito che presenta propria matricola “8394 m” (non “monomatricola” con la baionetta) e punzonatura “da banco” numerica “6099”. La stessa si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, “genuina” e perfettamente funzionante nel bottone di sgancio e nella molla per l’innesto al predetto fucile, senza difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza totale = 405 mm; lunghezza baionetta = 385 mm; lunghezza lama = 250 mm. Valore 270,00 euro

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BAIONETTA D’EPOCA NAZISTA IN VERSIONE “DA PARATA” PER FUCILE TEDESCO MAUSER “K.98” MARCATA DAL PRODUTTORE E COMPLETA DI “FROG” OVVERO TASCA PORTA-BAIONETTA DA CINTURONE PER MILITARI DEL “HEER WEHRMACHT” (GERMANIA WW2)

Stupenda baionetta d’epoca nazista in versione “da parata” per fucile tedesco Mauser “KARABINER 98 kurz”, più comunemente detto “K.98”. Il cimelio in argomento presenta l’impugnatura in bachelite puntinata, la testa nichelata a forma di aquila (simbolo del regime nazional-socialista), la lama in acciaio sottoposto a trattamento di “cromatura” ed è marcata sul tallone della lama, dal proprio fabbricante ovvero “CARL EICKHORN - SOLINGEN”. Foggiata nella seconda metà degli anni ‘30, come dotazione per militari del “HEER Wehrmacht” (l’Esercito del “TERZO REICH”) e completa di “frog” nera ovvero tasca porta-baionetta da cinturone. La stessa si presenta in condizioni “ECCELLENTI”, quasi “MUSEALI” di conservazione, “genuina” e senza difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza lama = 250 mm. Valore 290,00 euro

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PUGNALE D’EPOCA NAZISTA IN VERSIONE “DA PARATA” SUL MODELLO PER IL FUCILE TEDESCO MAUSER “K.98” SENZA INNESTO A BAIONETTA (GERMANIA WW2)

Interessante pugnale d’epoca nazista in versione da parata (non baionetta) sul modello del K98. Infatti, lo stesso, è stato foggiato negli anni ‘30 presso la scuola tecnica di Solingen seppur non reca marcatura specifica al tallone, sul modello della baionetta da parata prevista per il fucile tedesco Mauser “KARABINER 98 kurz”, più comunemente detto “K.98”. Tuttavia a differenza di questa, non presenta il meccanismo di molla e quindi d’innesto con sgancio al bottone. Questo tipi di pugnali qui, senza innesto a baionetta, venivano solitamente fatturati per appartenenti a corpi "para-militari" del Terzo Reich che ne facevano richiesta, ma che non avevano nel proprio equipaggiamento in dotazione, il moschetto predetto. Il cimelio in argomento presenta l’impugnatura in bachelite puntinata, la testa in alluminio a forma di aquila, simbolo da sempre del regime nazional-socialista e la lama in acciaio. Lo stesso si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, “genuino”, leggermente vissuto come giusto che sia visti gli anni trascorsi, ma privo di difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza lama = 248 mm. Valore 250,00 euro

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INTERESSANTE “HJ (HITLERJUGEND) FAHRTENMESSER” DI 2’ TIPO OVVERO “COLTELLO DA CAMPO PER LA GIOVENTÙ HITLERIANA” D’EPOCA NAZISTA - MARCATO E CON NOME DEL SOLDATO IMPRESSO (GERMANIA WW2)

Bello ed interessante “HJ (Hitlerjugend) Fahrtenmesser” di 2’ tipo ovvero “coltello da campo per la Gioventù Hitleriana” marcato, sul verso della lama, dal proprio produttore ovvero “Emil Voos di Solingen” identificato dalla sigla “M7/2”, con l’apposizione della dicitura di controllo del Partito cioè “RZM” e con l’anno di fattura “1936”. Trattandosi di un “secondo tipo”, come per la maggior parte di questi (circa il 90%), non vi era più l’apposizione in “acqua forte” del motto sulla lama “BLUT UN EHRE!” (ovvero “SANGUE E ONORE”), riscontrabile invece sulla maggior parte dei “primi tipo”. L’impugnatura si presenta nella classica doppia guancetta in bachelite lavorata, fissate da due rivetti e con lo stemma romboidale della HJ bianco e rosso cosiddetto “diamante”, incastonato sul dritto dell’impugnatura. La prima particolarità dello stesso è quella di essere stato personalizzato con il nome del suo possessore "impresso" sul tallone al dritto della lama. L’altra particolarità che lo conserva ancora “intonso” e “pregno” di storia da come l’ho recuperato in Germania, è la presenza del batti-fodero in cuoio originale e “coevo”, che finiva quasi sempre per andare smarrito, soprattutto durante il secondo conflitto bellico (WW2). Il cimelio d’epoca nazista in argomento si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza ne difetto, mancanza e/o rottura. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 255 mm; lunghezza solo lama = 138 mm. Valore 490,00 euro

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RARO “HJ (HITLERJUGEND) FAHRTENMESSER” DI 2’ TIPO OVVERO “COLTELLO DA CAMPO PER LA GIOVENTÙ HITLERIANA” D’EPOCA NAZISTA MODELLO “PRECOCE” DEL 1935 – MARCATO CON NOME DEL FABBRICANTE (GERMANIA WW2)

Raro ed interessante “HJ (Hitlerjugend) Fahrtenmesser” di 2’ tipo ovvero “coltello da campo per la Gioventù Hitleriana” d’epoca nazista. Il pugnale in argomento è un secondo tipo “precoce” ovvero realizzato, con ragionevole certezza, nel 1935. Quanto perché i “secondi tipo” furono introdotti sin dal 1935, ma già dal 1936, come da disposizioni impartite dall’organo di controllo del Partito, le lame prevedevano dapprima l’apposizione del codice “RZM” con la sigla “M7/….” che identificava univocamente il produttore il tutto affiancato al nome per esteso e/o al logo proprio del produttore (modelli cosiddetti “”transizionali”), per arrivare poi, nel 1938, dove appariva soltanto il codice “RZM” con la sigla univoca “M7/….”, sparendo definitivamente il nome per esteso e/o il logo del fabbricante. Tornando a questo coltello, fu prodotto dal noto fabbricante “C. JUL. HERBERTZ” di Solingen con marcatura del nome per esteso, presente al tallone della lama realizzata in acciaio, che conserva ancora la presenza del batti-fodero in cuoio “coevo” sulla lama, che finiva quasi sempre per andare smarrito, soprattutto durante le vicende belliche (WW2). L’impugnatura si presenta nella classica doppia guancetta in bachelite lavorata, fissate da due rivetti e con al centro incassato al dritto, lo stemma romboidale della HJ realizzato in lega di metallo e smalti policromi di colori bianco e rosso, cosiddetto “diamante”. Infine il fodero è ancora intatto in tutte le sue parti, soprattutto quelle più “delicate” ovvero dove è apposto il cinturino in cuoio di sicurezza con l’automatico, che evidenzia segni di “giusto” logorio dovuto agli anni trascorsi (circa 90) ed all’umidità assorbita dal cuoio stesso. Infine, il cimelio si presenta complessivamente in “OTTIME” condizioni di conservazione, senza ulteriori difetti, mancanze e/o rotture. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 256 mm; lunghezza coltello = 246 mm; lunghezza solo lama = 140 mm. Valore 490,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO LOTTO D’EPOCA NAZISTA COSTITUITO DA UN “NSRL/DRL FAHRTENMESSER” RICAVATO DA COLTELLO “HITLERJUGEND DI 1’ TYPE” CON MOTTO SU LAMA DELL’ORGANIZZAZIONE GIOVANILE E UN “FREGIO/BREVETTO” DI 2^ CLASSE IN ARGENTO PER ATTITUDINI SPORTIVE - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Estremamente raro lotto d’epoca nazista costituito da “NSRL/DRL FAHRTENMESSER” ricavato da coltello della “HITLERJUGEND” di 1’ Type (tipo) con motto “proprio” dell’organizzazione giovanile impresso su lama e “fregio/brevetto” di 2^ classe cosiddetto “in argento” per attitudini sportive. In particolare si compone di:

  • un bellissimo “NSRL/DRL FAHRTENMESSER” ovvero “coltello da campo NSRL/DRL” che fu realizzato all’epoca delle Olimpiadi del 1936 di Berlino, dove alcuni ragazzi con “attitudini sportive” importanti, transitarono, per l’occasione, dalla “HITLERJUGEND” alla "NATIONALSOZIALISTISCHEN REICHSBUND FÜR LEIBESÜBUNGEN" che si occupò di fornire gli atleti tedeschi ai giochi olimpici. Lo stesso venne riportato al fabbricante di produzione che sostituì le guancette in bachelite puntinata con “diamante” posto al centro tipiche della “HJ”, con quelle in legno scuro e stemma della “NSRL/DRL”. Non si sa con certezza, visto che fu un’operazione realizzata esclusivamente per la manifestazione olimpica del 1936, quanti esemplari di questi coltelli furono realizzati, ma con “verosimile certezza” si può parlare di un numero realmente “irrisorio” ed “estremamente rari” da reperire, giacché furono realizzati solamente ad appannaggio degli atleti provenienti dalla “Gioventù Hitleriana” e non dai corpi militari e/o paramilitari, che sfoggiavano le rispettive daghe/pugnali d’ordinanza. Quanto, perché di fatto questi ragazzi non furono più riassegnati all’organizzazione giovanile da cui furono attinti, ma rimasero in carico alla “NSRL/DRL” come una sorta di nazionale polisportiva di atleti. Il coltello si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza la pur minima mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza complessiva = 255 mm; lunghezza coltello = 245 mm; lunghezza lama = 138 mm;

  • uno stupendo fregio in tessuto cosiddetto “LEISTUNGSABZEICHEN 1944 in Silber” ovvero “distintivo di rendimento modello 1944 in argento”, realizzato a partire dal 1944 in stoffa tipo rayon ricamato con elegante filo impunturato d’argento, ad appannaggio di questi atleti della “NSRL/DRL” per l'applicazione sulla canottiera o maglietta da ginnastica. Il fregio in tessuto, che fungeva da brevetto a tutti gli effetti, veniva consegnato assieme al documento che attestava il superamento delle prove previste per ottenerlo. Esistevano pertanto tre categorie di “fregi/brevetti” come questo e cioè in “oro”, in “argento” e in “bronzo”. Il cimelio si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza la pur minima mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Misure: 86 mm x 90 mm.

 

CENNI STORICI: “La Nationalsozialistischer Reichsbund für Leibesübungen” abbreviata con “NSRL”, ("Federazione nazionalsocialista per l'educazione fisica") nota anche come “Deutscher Reichsbund für Leibesübungen” più comunemente detto “DRL” fino al 1938, era l'Ente di gestione e controllo delle attività sportive all'interno del Terzo Reich. La NSRL era guidata dal Reichssportführer (Alto Commissario per lo sport), che dopo il 1934 presiedette anche il Comitato olimpico nazionale tedesco. A capo della NSRL furono posti successivamente Hans von Tschammer und Osten (1933-1943), Arno Breitmeyer (1943-1944) e Karl Ritter von Halt (1944-1945). L'NSRL/DRL ha cercato, come organo di governo, di controllare ed integrare tutte le attività sportive in Germania. L'NSRL/DRL garantiva una forte organizzazione strutturale che spesso attuava manifestazioni teatrali nazionaliste, in corrispondenza alle teorie del partito nazista, ricordando costantemente alla popolazione tedesca che faceva parte di un enorme paese ovvero il “Terzo Reich”. Il paragrafo “2” dello statuto DRL recitava: “lo scopo del Nationalsozialistischer Reichsbund für Leibesübungen (NSRL) è quello di allenare il corpo e la mente dei tedeschi, insieme alle associazioni membri attraverso esercizi e prendersi cura della coscienza nazionale (Volksbewußtsein) nello spirito dello Stato nazionalsocialista”.

Infine, l'affascinante lotto così composto, è appartenuto ad un cittadino tedesco vissuto all’epoca dei fatti ed è stato rilevato da suoi eredi in Germania. Lo stesso viene fornito con expertise incluso. Valore 950,00 euro

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RARO COLTELLO D’EPOCA NAZISTA “FALLSCHIRMJAGER-RETTUNGSMESSER” MOD. 1937 OF 2’ TYPE PIÙ COMUNEMENTE DETTO “FALLMESSER” OVVERO “COLTELLO GRAVITAZIONALE” MODELLO 1937 DI 2’ TIPO PER PARACADUTISTI DELLA LUFTWAFFE - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

PREMESSA: il “FALLSCHIRMJAGER-RETTUNGSMESSER” mod. 1937 of 2’ type in argomento è parte “integrante” della mia collezione privata.

Interessante e raro coltello d’epoca nazista “FALLSCHIRMJAGER-RETTUNGSMESSER” mod. 1937 of 2’ type, più comunemente detto in gergo “FALLMESSER” ovvero “COLTELLO GRAVITAZIONALE” modello 1937 di 2’ tipo per paracadutisti della Luftwaffe. L’affascinante coltello venne realizzato a partire fin dal 1937, tuttavia contrariamente a quanto accade per tutti i tipi di lame, in questo specifico “caso”, il “secondo” tipo assume un valore maggiore in collezione giacché, rispetto al “primo”, non cambiano i materiali di costruzione ma diventa “smontabile” anziché “fisso”. Peraltro, dal 1937 al 1943, sia il “primo” che il “secondo” tipo verranno prodotti, quasi esclusivamente, dal produttore “SOLINGEN METALLWAREN-FABRIK STOCKER & CO.” con giusta sigla “SMF” e logo impressi su lama, quasi un “monopolico” di questi coltelli gravitazionali. Dal 1943 al 1945 invece saranno prodotti con codice “RBNr“ (ovvero “Reichsbetrieb nummer”), cioè con marchiatura codificata, introdotta dopo il 1943, per non permetterne l'individuazione delle fabbriche da parte degli alleati. Il cimelio è stato realizzato con impugnatura in legno pregiato e resistente, mentre il resto delle componenti sono in acciaio, compresa la slitta per la lama, che risiede all’interno dell’impugnatura stessa. In particolare il coltello in argomento reca alcune altre punzonature una specifica di impiego ovvero il punzone con aquila stilizzata con all’interno il numero “5” che lo certifica come “arsenale” ad appannaggio della Luftwaffe e il numero “703” presente sia sulla “lama” che nella slitta interna, che ce lo certifica come del tutto “genuino” ed “intonso” e, comunque, non “riassemblato”, anche se con “parti originali” coeve, come molto spesso si reperiscono questi coltelli, in particolare. Aggiungere ulteriori parole per questo cimelio non avrebbe alcun senso…, giacché il “book di immagini” a corredo, parla da solo! Infine, il coltello in argomento si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, non alterato né ripulito e perfettamente funzionante. Fornito con expertise incluso, versus le “innumerevoli” copie postume presenti attualmente sul mercato e “spacciate” per esemplari originali d’epoca, essendo uno dei coltelli “coevi” del “TERZO REICH” più ricercati e collezionati in assoluto. Misure: lunghezza complessiva = 260 mm; lunghezza lama = 105 mm. Valore ***TRATTATIVA PRIVATA***

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RARO PUGNALE O COLTELLO D’ASSALTO COSIDDETTO “NAHKAMPFMESSER” MOD. 1915-18 IN DOTAZIONE AGLI “ARDITI” TEDESCHI DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO POI RIUTILIZZATO FINANCO AGLI “INCURSORI” DELLA “LUFTWAFFE” E DELLE “WAFFEN-SS” DURANTE IL SECONDO CONFLITTO - CON EXPERTISE (GERMANIA WW1 E WW2)

Raro ed interessante pugnale o coltello d’assalto cosiddetto “NAHKAMPFMESSER” mod. 1915-18 prodotto dalla “ERN RASIERMESSERFABRIK” di Solingen-Wald in dotazione agli “arditi” tedeschi durante il primo conflitto bellico (WW1) impiegati in trincea e, successivamente dapprima riutilizzato negli anni ‘20 dai “FREIKORPS”, sorti dalle ceneri della “grande guerra” e, in seguito, anche dagli “incursori” della “LUFTWAFFE” nonché delle “WAFFEN-SS” durante il secondo conflitto (WW2). In particolare, mentre i reparti assaltatori di Fanteria del HEER (Esercito) adottarono fin da subito nel secondo conflitto un coltello “ad hoc” cosiddetto “puma”, nei reparti speciali d’assalto della LW e delle W-SS, il modello 1915/18, rimase in voga fino al 1942, quando fu definitivamente sostituito dal cosiddetto “STIEFELMESSER” mod ’42. Una curiosità, riguarda proprio il fatto che il pugnale “subentrante” presenta una lama pressoché simile, con impugnatura in legno “similare” con tratti leggermente più “dolci” nella presa rispetto a quelli più “squadrati” del pugnale in argomento, la vera differenza però è nel fodero. Infatti il subentrante calzerà un fodero con il passante metallico cosiddetto “a farfalla” (vedasi “giusta” immagine) che consentirà di portarlo all’interno dello stivale da cui deriva il suo nome (“STIEFELMESSER” tradotto “COLTELLO DA STIVALE”), infatti l’innovazione era proprio nel concetto di dove portarlo. Ciò però è parzialmente vero. Si noti dunque, come il pugnale in argomento rechi sul fodero il cinturino in pelle tagliato precisamente a “filo” con l’ingresso del fodero, procedura non casuale direi. Questo denota come, l’incursore che lo possedette durante la WW2 (LW o W-SS non so dirvi), lo portasse già inserito all’interno dello stivale per comodità d’impiego. Trattasi, altresì, di uno dei “coltelli da mischia” più efficienti di sempre nel combattimento “corpo a corpo”. Il cimelio si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Coltello per veri intenditori di lame tedesche “storiche” d’epoca e fornito con expertise incluso, considerando che trattasi del più “ben riprodotto” in assoluto e, di conseguenza, difficile da stabilirne l’autenticità. Misure: lunghezza totale = 270 mm; lunghezza coltello = 262; lunghezza lama = 148 mm. Valore 470,00 euro

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RARISSIMO “COLTELLO DA CACCIA” D’EPOCA NAZISTA PER MEMBRI DELLA “DEUTSCHE JÄGERSCHAFT” OVVERO “ASSOCIAZIONE TEDESCA CACCIATORI” REALIZZATO NELLA SECONDA META’ DEGLI ANNI ’30 IN ESEMPLARI “NUMERATI” E “LIMITATI” CON IMPUGNATURA IN CORNO DI CERVO – CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissimo “coltello da caccia” d’epoca nazista per membri della “DEUTSCHE JÄGERSCHAFT” ovvero “Associazione Tedesca Cacciatori”. Questi “preziosi” coltelli furono realizzati dai fabbricanti associati alla Scuola Tecnica di Solingen, durante la seconda metà degli anni ’30 in esemplari “numerati” e “limitati”, su specifica richiesta della “DEUTSCHE JÄGERSCHAFT” per i suoi membri. Gli stessi presentavano l’impugnatura in corno di cervo stile “Nahkampfmesser” modello 1915-16 ovvero un “coltello da trincea” tedesco molto apprezzato ed utilizzato nella “grande guerra” (WW1), con guardia e lama in acciaio nella versione “tipica” dei coltelli in dotazione alla Associazione predetta (vedasi giusti riferimenti allegati a pagg. 8-9 e in “quarta di copertina” del testo “GERMAN MILITARY FIGHTING KNIVES” a firma di Gordon A. Hughes – Edizione 1992) e fodero in cuoio. Sulla lama è impresso il numero “688” ovvero il numero dell’esemplare prodotto in argomento, vicino il quale si intravedono delle lettere “NTI” che probabilmente indicano parte del nome del fabbricante stesso. Il coltello presenta una lama robusta con impugnatura ben salda a supporto, quindi non “da parata”, ma perfettamente atto alla caccia.

 

CENNI STORICI: la Reichsbund Deutsche Jägerschaft (Società tedesca di caccia) era la società ufficiale di caccia nella Germania nazista (1934-1945). La sua missione era:

 

La “Deutsche Jägerschaft” era una società statutaria con adesione obbligatoria per tutti coloro che possedevano una licenza di caccia. L'appartenenza era in materia di caccia subordinata alla giurisdizione della “Deutsche Jägerschaft" attraverso il suo sistema di tribunali onorari. Essa era guidata da Hermann Göring come Reichsjägermeister ed era governata dal Führerprinciple. I funzionari venivano nominati dai loro superiori nella catena di comando interna. Il vice di Göring e il capo del lavoro quotidiano era Walter von Keudellfino. Il capo amministrativo era l'Oberstjägermeister Ulrich Scherping. La "Deutsche Jägerschaft" è stata organizzata in un certo numero di Jagdgaus. Alcuni Länder avevano un Landesjägermeister come capo dei Gaujägermeister.

 

Il “notevole” cimelio si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione complessive, “genuino” ed “intonso”, senza ne difetto, mancanza e/o rottura alcuna. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 250 mm; lunghezza coltello = 240 mm; lunghezza lama = 130 mm. Valore 450,00 euro

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ESTREMAMENTE RARA DAGA DA PARATA D’EPOCA NAZISTA IN VERSIONE “DELUXE” PER “ALTI DIRIGENTI” DELLA “DEUTSCHE JÄGERSCHAFT” OVVERO “ASSOCIAZIONE TEDESCA CACCIATORI” REALIZZATA NEGLI ANNI ’30 CON IMPUGNATURA IN CORNO DI CERVO LAVORATA CON FORNIMENTI IN LEGA DI METALLO BRONZATA – CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Estremamente rara daga da parata d’epoca nazista in versione cosiddetta “Deluxe” per “alti dirigenti” della “DEUTSCHE JÄGERSCHAFT” ovvero “ASSOCIAZIONE TEDESCA CACCIATORI”. L’affascinante cimelio fu realizzato durante gli anni ’30 dal noto fabbricante “W.E. VERSBERG” associato alla “Scuola tecnica di SOLINGEN”, con impugnatura in “elegante” corno di cervo lavorato con fornimenti in lega di metallo bronzata che raffigurano ghiande da boschi con foglie di quercia. La guardia realizzata in pregiato metallo bronzeo con un misto di disegni boschivi che termina nella parte finale dell’impugnatura ai piedi di un raccordo dell’impugnatura dove è raffigurata l’aquila nazista ad ali spiegate che poggia i suoi artigli sulla svastica. La coda della guardia che fuoriesce, invece raffigura una zampa di cervo con relativo zoccolo. La conchiglia “nobile” a protezione dell’impugnatura raffigura una svastica “imponente” simbolo del “TERZO REICH” contornata da fronde di quercia rilegate fra loro. La “meravigliosa” lama forgiata in “eccellente” acciaio di qualità è lavorata all’acquaforte (lavorazione cosiddetta in gergo “acidata”), con su ambo i lati disegnati temi che vanno dal cacciatore ai cervi e altri animali della foresta financo al verso dove “sgargiante” ed imponente appare la dicitura “GOTT MIT UNS” ovvero “DIO É CON NOI”. Infine il superlativo fodero realizzato in robusto cuoio con fornimenti in ottone bronzati e ancora disegnati nella lavorazione con tematiche forestali. Al verso della lama, al tallone, è presente la marcatura del fabbricante. Aggiungere ulteriori parole su questa “museale” daga da parata sarebbe davvero superfluo.

 

CENNI STORICI: la Reichsbund Deutsche Jägerschaft (Società tedesca di caccia) era la società ufficiale di caccia nella Germania nazista (1934-1945). La sua missione era:

 

La “Deutsche Jägerschaft” era una società statutaria con adesione obbligatoria per tutti coloro che possedevano una licenza di caccia. L'appartenenza era in materia di caccia subordinata alla giurisdizione della “Deutsche Jägerschaft" attraverso il suo sistema di tribunali onorari. Essa era guidata da Hermann Göring come Reichsjägermeister ed era governata dal Führerprinciple. I funzionari venivano nominati dai loro superiori nella catena di comando interna. Il vice di Göring e il capo del lavoro quotidiano era Walter von Keudellfino. Il capo amministrativo era l'Oberstjägermeister Ulrich Scherping. La "Deutsche Jägerschaft" è stata organizzata in un certo numero di Jagdgaus. Alcuni Länder avevano un Landesjägermeister come capo dei Gaujägermeister.

 

Lo “strepitoso” cimelio si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione complessive, “genuino” ed “intonso”, senza ne difetto, mancanza e/o rottura alcuna. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 450 mm; lunghezza daga = 435 mm; lunghezza lama = 330 mm. Valore ***TRATTATIVA PRIVATA***

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RARISSIMA “III. REICH FEUERWEHR EXTRASEITENGEWEHR” OVVERO “DAGA DA PARATA LUNGA PER VIGILI DEL FUOCO DEL TERZO REICH” CON IMPUGNATURA PERSONALIZZATA IN OSSO DI CERVO E MARCATA DAL FABBRICANTE – CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissima e stupenda daga d’epoca nazista in versione “da parata” lunga e non pugnale, per Vigili del Fuoco del III° Reich con impugnatura in osso di cervo. L’affascinante cimelio in argomento presenta l’impugnatura fatta personalizzare dal possessore, direttamente al fabbricante ovvero “ROBERT KLAAS” di Solingen (la marcatura che lo identifica è presente al tallone della lama con logo e abbreviazione del nome: “ROBIKLASS SOLINGEN”), giacché fra le lame da parata in dotazione ai nazisti “VIP”, era buona consuetudine far sostituire, a proprie spese, le guancette dell’impugnatura previste in bachelite puntinata con quelle “preziose” in osso di cervo. Inoltre la testa a forma di aquila (simbolo del regime nazional-socialista), la guardia e la lama in acciaio sono state sottoposte a trattamento di “nichelatura”. Presenta altresì il fodero in metallo verniciato di nero, come peraltro previsto da regolamento “coevo” in parata. Al tallone della lama è ancora presente il batti-fodero originale d’epoca con cui fu consegnata. Foggiata nella seconda metà degli anni ‘30, si presenta in condizioni “ECCELLENTI”, quasi “MUSEALI” di conservazione, “genuina” e senza difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Fornita con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza lama = 250 mm. Valore 490,00 euro

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RARA "NSKK-DIENSTDOLCH MOD. 1933” OF 1' TYPE OVVERO “DAGA DI SERVIZIO MODELLO 1933” DI 1’ TIPO - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rara ed interessante rara "NSKK-DIENSTDOLCH MOD. 1933" of 1' Type ovvero “DAGA DI SERVIZIO MODELLO 1933” di primo tipo. L’affascinante daga delle “Truppe Motorizzate Nazional-Socialiste” in argomento, reca un’impugnatura in bellissima noce bruna dove, in prossimità della testa, è presente il cosiddetto “bottone” realizzato in nichel con le lettere “SA” stilizzate e poi smaltato nella colorazione “oro-bruno”, mentre al centro è presente l’aquila anch’essa realizzata in nichel argentato leggermente opacizzato ed in patina “coeva”. La guardia e la contro-guardia, che serrano l’impugnatura alla lama mediante un dado avvitato al codolo della lama stessa, sono realizzate in metallo (lega a base di zinco) nichelato. La lama è stata foggiata in un robusto e “temprato” acciaio “Solingen”, che presenta al dritto il classico motto proprio delle “STURMABTEILUNG” (di cui le “NSKK” ne erano parte integrante) ovvero "ALLES FÜR DEUTSCHLAND” (e cioè “TUTTO PER LA GERMANIA”), ricavato con la lavorazione all’acquaforte cosiddetta “acidata” e al verso, all’altezza del tallone, vi è impresso il logo del noto fabbricante di lame del Terzo Reich “CARL TILLMANNS SOHNE – SOLINGEN” con il suo nome ed il simbolo tipico cioè “una volpe che corre”. Infine, il fodero è stato realizzato in metallo ferroso verniciato di nero con trattamento parziale di anodizzazione, che distingue le daghe NSKK dalle SA “generiche” che presentano invece un fodero di color bruno. Tutti questi elementi congiuntamente riscontrati collocano, con ragionevole certezza, la fattura della daga in argomento, come verosimilmente avvenuta tra il 1933 ed il 1936. La stessa si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, “genuina” ed “intonsa”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 375 mm; lunghezza daga = 350 mm; lunghezza lama = 220 mm. Valore 1450,00 euro

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NSKK DIENSTDOLCH MODELLO 1933 DI 3' TIPO - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Daga di servizio per NSKK (Nationalsozialistisches Kraftfahrkorps) ovvero per le "Truppe Motorizzate Nazionalsocialiste" modello 1933 di "terzo tipo" e cioè realizzata a partire dal 1938 fino al 1945. L'affascinante daga, reca sul verso della lama, la marcatura "M7/80" del codice "RZM", laddove "M7" indica che trattasi di "lame", mentre "80" la identifica come una fattura del celebre fabbricante "Gustav C. Spitzer" associato alla Scuola Tecnica di Solingen. Si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione. Fornita con expertise. Misure: lunghezza totale = 373 mm - lunghezza lama = 222 mm. Valore 1150,00 euro

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RARISSIMA "NSKK-DIENSTDOLCH 1936 MIT KETTENGEHÄNGE” OVVERO “DAGA DI SERVIZIO PER UFFICIALI DELLE NSKK (NATIONALSOZIALISTISCHES KRAFTFAHRKORPS) MODELLO 1936 CON GANCIO A CATENA” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

PREMESSA: la "NSKK-Dienstdolch 1936 mit Kettengehänge” in argomento è parte “integrante” della mia collezione privata.

 

Rarissimo esemplare originale di "NSKK-Dienstdolch 1936 mit Kettengehänge” cioè “Daga di servizio per Ufficiali delle NSKK (NATIONALSOZIALISTISCHES KRAFTFAHRKORPS) modello 1936 con gancio a catena”. Questo modello di daga venne introdotto appunto nel 1936 per gli Ufficiali delle NSKK, in linea con quanto avvenne per quelli delle SS. Il cimelio, conosciuto più comunemente come “NSKK-Kettendolch “ovvero "Daga NSKK con catenelle", era simile alla daga modello 1933, ma veniva sospesa da una catena costituita da tante placchette metalliche unite tra loro e riproducenti svastiche rotanti (sonnerand) e tematiche varie “tipiche” del Corpo delle “Truppe Motorizzate”. Il tipo di catenelle in argomento sono state realizzate in lega di ferro nichelato e poi bagnate nell'argento (magnetiche al 100%). Al verso delle due placchette di congiunzione con il fermaglio a gancio di raccordo, anche questo decorato con due foglie di quercia ed una ghianda centrale che indica “onore”, sono poste le marcature specifiche del Corpo “NSKK” su una e “RZM” - “M5/8” su l’altra, ovvero il codice del fabbricante delle “catenelle”. Altresì, sul verso del fermaglio di raccordo, è posto il numero “38” che ne indica l’anno di fattura. L’impugnatura della daga è stata realizzata in legno di noce (pregiato), mentre i suoi fornimenti, come l’aquila ed il bottone in nichel (il bottone poi smaltato). La guardia e la controguardia sono realizzate invece in metallo a base di zinco in bagno d’argento. La lama, costituita in acciaio Solingen, presenta il classico motto delle SA “ALLES FÜR DEUTSCHLAND” (ovvero “TUTTO PER LA GERMANIA”), delle quali le NSKK ne furono “specialità” ma parte integrante. Il motto veniva realizzato sulla lama con la lavorazione all’acquaforte e cosiddetta “acidata”. Al verso, la lama presenta sia il logo del più “importante” e famoso fabbricante del “Terzo Reich” cioè “CARL EICKHORN - SOLINGEN”, che il suo codice “RZM” ovvero “M7/66” con l’anno di realizzazione e di rilascio della daga “1939”. Infatti, questo specifico modello 1936, cosiddetto “transizionale”, recava entrambi gli identificativi del produttore (logo e codice “RZM”). Il fodero si presenta in lega di metallo ferroso (magnetico) verniciato di nero. Aggiungere ulteriori parole su questo “meraviglioso” cimelio “nazional-socialista” non avrebbe alcun senso, giacché le immagini allegate si ben commentano da sole. Infine lo stesso si presenta, complessivamente, in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione ancora in rigorosa patina d'epoca, non lucidato né ripulito, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Corredato di expertise di autenticità che lo certifica come originale, coevo e soprattutto “intonso” in tutti i suoi componenti. Misure: lunghezza totale = 372 mm; lunghezza daga = 350 mm; lunghezza lama = 222 mm. Valore *** TRATTATIVA PRIVATA***

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SS DIENSTDOLCH MODELLO 1933 DI 1' TIPO - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Daga di servizio per SS (Schutzstaffel) di "primo tipo" ovvero realizzate a partire dal 1933 (anno di origine) sino al 1936. Foggiata nel 1934, marcata dal suo fabbricante con proprio logo ovvero "Heinrich Böker di Solingen" e con fodero anodizzato e non verniciato, come prevedevano i primi modelli. Inoltre, presenta il punzone "I" ("uno" in numero romano) sulla guardia. Lo stesso sta ad indicare che subì l'ispezione presso il centro di controllo di Monaco di Baviera con esito "regolare", prima di essere assegnata. Infine, si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione. Fornita con expertise. Misure: lunghezza totale = 370 mm - lunghezza lama = 222 mm. Valore 3200,00 euro

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RARISSIMA “SS DIENSTDOLCH” MODELLO 1933 DI 1' TIPO CHE OLTRE A PRESENTARE LA MARCATURA DELLA LAMA DA PARTE DEL PROPRIO FABBRICANTE RIPORTA ANCHE LA PUNZONATURA DEL CODOLO – CON “DUPLICE” GARANZIA DI AUTENTICITÀ OVVERO PERIZIA OPLOLOGICA ED EXPERTISE – “OVER THE TOP” SUI GENERIS! (GERMANIA WW2)

Daga di servizio per SS (Schutzstaffel) di "primo tipo" ovvero realizzate a partire dal 1933 (anno di origine) sino al 1936 (anno in cui subentrarono definitivamente i “secondi tipo” dello stesso modello). La daga in argomento è “rarissima” a reperirsi, giacché oltre a presentare la “classica” marcatura dei “primi tipo” apposta dal fabbricante sul tallone al verso della lama con proprio logo, ovvero di “J.A. HENCKELS - ZWILLINGSWERK – SOLINGEN”, reca anche la punzonatura del codolo della lama con la “A cerchiata” ed il numero “18”, previsto su “una tantum” degli esemplari realizzati (non tutti), che sta ad indicare la “nobiltà” dell’acciaio utilizzato per la forgiatura della lama presso la “Scuola Tecnica di Solingen”. Al dritto della lama, inciso all’acquaforte con la cosiddetta lavorazione “acidata”, è impresso il motto proprio dell’Organizzazione “MEINE EHRE HEIST TREUE” (tradotto “IL MIO ONORE SI CHIAMA FEDELTÀ”). Infine, a completare lo “straordinario” cimelio nazista, vi è l’impugnatura realizzata in legno di pero (pregiato) e poi laccato di nero, sulla quale sono incassati fornimenti in nichelio in bagno d’argento come l’aquila con la svastica ed il bottone con le rune “SS” realizzato “misto” a smalti neri. Il fodero si presenta in metallo annerito. La daga si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione che oserei definire “MUSEALI”, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornita con “duplice” garanzia di autenticità ovvero “perizia oplologica” ed expertise, redatti da persone differenti. Misure: lunghezza totale = 365 mm - lunghezza daga = 345 mm - lunghezza lama = 220 mm. Valore 4600,00 euro

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RARISSIMO LOTTO APPARTENUTO AD UN SS (SCHUTZSTAFFEL) DI ORIGINE AUSTRIACA CON PUGNALE "STURMMESSER" MODELLO 1917 PERSONALIZZATO CON “RUNE” DELLA MITOLOGIA “NORDICA” O “NORRENA” INTARSIATE SULL’IMPUGNATURA E FOTOGRAFIA “GRANDE” CHE LO RITRAE IN UNIFORME – CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissimo e spettacolare lotto “genuino” ed originale d’epoca nazional-socialista appartenuto ad un SS (Schutzstaffel) di origine austriaca arruolatosi nell’Organizzazione dopo il 12 marzo 1938 ovvero dopo l’Anschluss dell’Austria alla Germania del “TERZO REICH”. In particolare questo “favoloso” lotto è composto da un pugnale per incursore austriaco cosiddetto “STURMMESSER” modello 1917, che riporta sull’impugnatura in legno intarsiate delle “rune” della mitologia “nordica” o “norrena” qual si dica, tra le quali si riconosce ad esempio per prima la runa dell’Algiz (che indica “protezione”, “difesa” o “aiuto”). L’alfabeto runico fu utilizzato per i rituali di tipo “esoterico” dai membri dell’Ordine Nero delle SS. Il pugnale in argomento oltre a questa particolare ed affascinante personalizzazione, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno, completo ancora del cinturino in cuoio intatto sul fodero in metallo. Altresì sul tallone della lama, rigorosamente foggiata in acciaio, è presente il punzone della lettera “R” che sta ad indicare il fabbricante ovvero “RESICKA di WIEN (Vienna)”, mentre sulla guardia reca il punzone dell’aquila bicipite asburgica cioè dell’arsenale di provenienza. Sul fodero in metallo è apposta la sigla “V&N” marchio della ditta “Vogle & Noot di Hartberg”. Questa tipologia di pugnali, vista lo loro notevole “efficienza” nel combattimento “corpo a corpo”, furono reimpiegati negli anni ‘30 e ‘40 presso i reparti militari d'incursori tedeschi del Wehrmacht-HEER comprese le “Waffen-SS”. A completare il lotto, una bellissima fotografia d’epoca in formato “grande” del suo possessore ritratto in uniforme, dove al verso è posta una scritta in lapis che recita “DORTMÜND 22/03/1944”. Lo straordinario lotto in argomento rappresenta una “FONTE MATERIALE” di fondamentale importanza “storica”. Provenienza direttamente da Germania. Fornito con expertise. Misure pugnale: lunghezza totale = 360 mm - lunghezza lama = 228 mm; foto = 148 mm x 106 mm. Valore 570,00 euro

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RARISSIMO PUGNALE O COLTELLO D’ASSALTO COSIDDETTO “INFANTERIEMESSER” MOD. 1942 IN DOTAZIONE AI COMBATTENTI DELLA 7. SS-FREIWILLIGEN-GEBIRGS-DIVISION “PRINZ EUGEN” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissimo pugnale o coltello d’assalto cosiddetto “INFANTERIEMESSER” mod. 1942 in dotazione ai combattenti della 7. SS-Freiwilligen-Gebirgs-Division “PRINZ EUGEN”. Infatti, ne 1942, in Germania, venne introdotto un nuovo coltello d’assalto (per il “corpo a corpo”) in due varianti. Fondamentalmente il coltello era lo stesso ma a variare, era la tipologia di fodero che lo calzava, che a sua volta cambiava a seconda dell’esigenza di guerra del Reparto al quale apparteneva il combattente. Ad esempio agli assaltatori/paracadutisti della LUFTWAFFE e delle SS furono assegnati i cosiddetti “STIEFELMESSER” (coltello da stivale) che prevedevano un fodero in metallo leggero con passante al verso cosiddetto “a farfalla”. Questi infatti veniva infilato nello stivale per praticità di queste unità militari e, “la farfalla”, aveva il compito di assicurarlo al bordo superiore dello stivale dove veniva infilato all’interno. Discorso diverso riguardava tutte le “Gebirgsjäger” di Heer e Waffen SS (letteralmente “cacciatori di montagna”) ovvero la componente di “fanteria leggera” delle truppe da montagna (Gebirgstruppe). Queste unità militari furono invece equipaggiate con “INFANTERIEMESSER” ovvero lo stesso pugnale che presentava il fodero con cinturino in pelle o meglio ancora con un passante pratico, come in questo caso realizzato in corda, per essere fissato al cinturone. Infatti, per le truppe di montagna, portare un coltello del genere nello stivale, con lo scenario delle montagne talvolta da scalare e le temperature molto gelide, non aveva granché senso. Il coltello è stato realizzato sul modello dei mitici “NAHKAMPFMESSER” modello 1915-18, che sono resistiti nell’impiego bellico sino al 1942 per la loro efficienza. In realtà l’impugnatura viene realizzata in legno scuro di colore nero, “tipico” per le SS, con la stessa forma del suo predecessore ma completamente liscia e le guancette fissate tra loro con tre rivetti ribattuti anziché due. Lama rigorosamente in acciaio di qualità “Solingen” seppur privo di marcature e fodero in metallo ferroso ma leggero con passante per cinturone in corda fissato al verso del fodero con due robusti rivetti e presenta di traverso ancora intatto il cinturino in pelle di sicurezza con l’automatico (notasi la simbologia d’epoca apposta sullo stesso evidenziata in rosso nell’immagine) che tiene ulteriormente ferma l’impugnatura durante le azioni belliche. Aggiungere “ulteriori” parola su uno straordinario cimelio del genere nonché “FONTE MATERIALE” storica dell’epoca sarebbe davvero superfluo.

 

CENNI STORICI: la 7. SS-Freiwilligen-Gebirgs-Division “PRINZ EUGEN” fu una divisione di fanteria da montagna delle Waffen-SS costituita nel marzo 1942 durante la seconda guerra mondiale con Volksdeutsche (uomini di stirpe tedesca o tedeschi "etnici") provenienti dai territori dell'ex Impero austro-ungarico, principalmente gli svevi del Danubio della Vojvodina, della Croazia e della Transilvania. Il nome di tale divisione fu scelto in onore di Eugenio di Savoia, aristocratico e condottiero che servì nell'esercito asburgico in numerose battaglie tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Famosa per la combattività e l'aggressività dimostrata dai suoi soldati (definiti "svevi" nelle fonti jugoslave) soprattutto durante le grandi offensive anti-partigiane sul fronte jugoslavo, era molto temuta dai partigiani; fu inoltre protagonista di brutali azioni di repressione contro nemici, prigionieri e civili, macchiandosi di numerosi crimini e atrocità. La divisione venne fin dall'inizio impegnata in operazioni anti-partigiane nei Balcani, e proprio durante queste operazioni, nell'ottobre del 1942, ebbe il battesimo del fuoco mentre svolgeva attività di pattuglia sulle montagne al confine tra Serbia e Montenegro a est del fiume Ibar. Poco dopo quest'azione, la divisione venne trasferita nell'area di Zagabria-Karlovac, prendendo parte all'Operazione Weiss con altre unità tedesche; il cui obiettivo era la distruzione delle forze partigiane di Tito. Nei mesi seguenti, la divisione venne inserita nel Gruppo d'armate “E” e nel maggio 1942, prese parte ad una nuova operazione anti-partigiana, questa volta denominata Operazione Schwarz, con unità inviate a nord di Sarajevo, e in seguito nella zona di Mostar. Successivamente fu impegnata lungo la costa dalmata per disarmare i soldati italiani dopo l'armistizio dell'8 settembre, occupando di lì a poco Spalato, le cittadine di Brazza, Lesina, l'isola di Curzola e la penisola di Sabbioncello. Durante questa fase, in seguito alla resa non immediata della divisione di fanteria Bergamo, che insieme ad altri reparti difendeva la piazza di Spalato, venne compiuto il massacro di Trilj, nel quale trovò la morte la maggior parte degli ufficiali della Bergamo, oltre a diversi altri ufficiali appartenenti a reparti ausiliari o di Corpo d'armata presenti sul posto, per un totale di 3 generali e 47 ufficiali superiori o subalterni. Nel dicembre 1943 la divisione prese parte ad una nuova operazione contro le forze di Tito, che si concluse nuovamente con un nulla di fatto. Nel gennaio 1944 la Prinz Eugen venne trasferita nella zona di Spalato e Ragusa per un ulteriore addestramento e per essere riorganizzata e riequipaggiata. A marzo riprese la propria attività anti-partigiana in Bosnia, a maggio tale attività spinse la divisione fino alla Drvar. In seguito, ad agosto la divisione venne destinata al fronte, dato che le truppe sovietiche e bulgare, stavano avanzando velocemente: operazione Rübezahl. Nel settembre del 1944 la divisione venne impegnata nel ruolo più importante di tutta la propria storia. La Prinz Eugen, insieme con altre unità delle Waffen-SS, fu impegnata nel costituire una testa di ponte per permettere a oltre 350.000 soldati tedeschi, di stanza in Grecia, di sfuggire ad un accerchiamento sovietico nei pressi del Corridoio di Vardar, in Macedonia. Dopo il successo dell'operazione la divisione, come retroguardia delle armate tedesche, fu impegnata in una lunga ritirata da Čačak, passando per Brčko e superando la Drina. Nel gennaio del 1945 fu attaccata da formazioni partigiane nei pressi di Otok, e, in seguito fu trasferita nei pressi di Vukovar per fronteggiare l'avanzata combinata delle truppe sovietiche e delle forze partigiane di Tito. Dal febbraio all'aprile del 1945 la divisione fu impegnata contro sovietici e partigiani, terminando la guerra in Slovenia.

Il cimelio si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Coltello per veri intenditori di lame tedesche d’epoca “TERZO REICH” e fornito con expertise incluso, considerando che trattasi dei più “ben riprodotti” in assoluto e, di conseguenza, difficile da stabilirne l’autenticità. Misure: lunghezza totale = 273 mm; lunghezza coltello = 250; lunghezza lama = 140 mm. Valore 750,00 euro

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RARISSIMA "SS-DIENSTDOLCH 1936 MIT KETTENGEHÄNGE TYP-C (I)” OVVERO “DAGA DI SERVIZIO PER UFFICIALI DELLE SS (SCHUTZSTAFFEL) MODELLO 1936 CON GANCIO A CATENA DI TIPO-C (I)” - CON DUPLICE CERTIFICAZIONE DI AUTENTICITÀ OVVERO PERIZIA OPLOLOGICA ED EXPERTISE (GERMANIA WW2)

PREMESSA: la "SS-Dienstdolch 1936 mit Kettengehänge Typ-C (I)” in argomento è parte “integrante” della mia collezione privata.

 

Rarissimo esemplare originale di "SS-Dienstdolch 1936 mit Kettengehänge Typ-C (I)” cioè “Daga di servizio delle SS (Schutzstaffel) modello 1936 con gancio a catena di tipo C (I)”. Questa daga venne introdotta da Himmler, il 21 giugno 1936, per gli Ufficiali delle SS. Il cimelio, conosciuto più comunemente come “SS-Kettendolch “ovvero "Daga SS con catenelle", era simile alla daga modello 1933, ma veniva sospesa da una catena costituita da tante placchette metalliche unite tra loro e riproducenti le doppie rune “Sieg” e il teschio cosiddetto “Totenkopf” (“testa di morto”), attaccata al fodero mediante un grande anello centrale ornato da una serie di svastiche decorative. Il tipo di catenelle con catalogazione “C” secondo R. Siegert e “I” secondo Wittmann, indica come le stesse fossero state realizzate in lega di ferro nichelato e poi bagnate nell'argento (magnetiche al 100%). Sul verso di una sola placchetta è posto il "KULTURZEICHEN" cioè il marchio di approvazione delle SS costituito da due rune intrecciate, mentre il fermaglio che unisce le due catene ha la forma di un antico motivo germanico conosciuto come "nodo di Wotan" e sotto il nodo si intravede parte della della dicitura “D.R.G.M.” acronimo di “Deutsches Reich Gebrauchsmuster” ovvero “brevettato dal Reich tedesco”. L’impugnatura è stata realizzata in legno di pero (pregiato) e poi laccato di nero, come si può notare alla base, dove si intravede una piccolissima mancanza di laccatura del legno ormai andata via. La lama, costituita in acciaio Solingen, presenta il classico motto “MEIN EHRE HEIẞT TREUE” (ovvero “IL MIO ONORE SI CHIAMA FEDELTÀ”) impresso in lavorazione all’acquaforte e cosiddetta “acidata”. La stessa è priva di marchi, come previsto da regolamento per questa tipologia di daghe SS, mentre sul codolo della lama (vedasi foto) sono stampigliati punzoni con numeri e lettere. Il fodero si presenta verniciato in nero. Il cimelio, complessivamente, si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione ancora in rigorosa patina d'epoca, non lucidato nè ripulito, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Corredato di “duplice” certificazione di autenticità ovvero “perizia oplologica” ed expertise, redatti da persone differenti. Misure: lunghezza totale = 368 mm; lunghezza lama = 220 mm. Lunghezza catenelle: maggiore = 150 mm; minore = 110 mm. Valore *** TRATTATIVA PRIVATA***

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ESTREMAMENTE RARA DAGA PER UFFICIALI DELLA “35. SS- UND POLIZEI-GRENADIER-DIVISION” CHE PUR INQUADRATI NELLE “WAFFEN-SS” MANTENNERO “ECCEZIONALMENTE” LA DAGA IN DOTAZIONE PREVISTA PER GLI APPARTENENTI ALLA “ORDNUNGSPOLIZEI” PERSONALIZZATA “PRIVATAMENTE” DAL POSSESSORE CON ISCRIZIONE DEL NOME DELLA “SS-DIVISION” DI CUI FECE PARTE - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

PREMESSA: la daga per Ufficiali della “35. SS- und Polizei-Grenadier-Division” in argomento è parte “integrante” della mia collezione privata.

 

Estremamente rara daga per Ufficiali della “35. SS- und Polizei-Grenadier-Division” che, pur inquadrati nelle “Waffen-SS”, mantennero “eccezionalmente” la daga in dotazione alla “ORDNUNGSPOLIZEI” (“Polizia d’ordinanza”) da cui vennero presi per dar vita a una delle “ultime” Divisioni delle “Waffen-SS”. La “spettacolare” daga in argomento fu realizzata nella seconda metà degli anni ‘30 dal “noto” fabbricante “WEYERSBERG KIRSCHBAUM & CIE” (abbreviazione “WKC”), SOLINGEN” con impugnatura avente telaio in acciaio finemente lavorato, che raffigura sulla testa il volto dell’aquila, impreziosita da due guancette in “pregiatissimo” corno di cervo. Su quella al dritto vi è applicato lo stemma “classico” della Polizei realizzato in lega di zinco bagnato nell’argento. La guardia e la lama furono foggiate in acciaio, quest’ultima reca per esteso sia il logo (sul dritto) che il nome (sul verso) del fabbricante. Il fodero venne realizzato in cuoio nero con fornimenti in un “elegante” metallo argentato. In particolare, questo tipo di daghe, così finemente lavorate, erano in dotazione agli “Ufficiali/Funzionari” della Polizia durante il “TERZO REICH”, mentre per i Sottufficiali e la Truppa erano previste daghe “similari” nel disegno ma decisamente meno lavorate nei “particolari”. Giacché questa Divisione ebbe all’incirca due mesi di vita ovvero dagli inizi di marzo quando venne “disperatamente” costituita in previsione dell’estrema difesa di Berlino dall’avanzata sovietica, sino agli inizi di maggio 1945, quando venne definitivamente disciolta, i suoi appartenenti non vennero dotati di daghe “SS” come era invece previsto per tutti gli appartenenti delle “Waffen”, ma fu deciso di mantenere quelle in dotazione alla “Polizei”. Nello stesso tempo, qualche Ufficiale particolarmente “vanitoso”, che ci teneva molto, fece incidere “privatamente” sulla lama, a proprie spese, con tecnica cosiddetta “a bulino” e non “all’acquaforte” come invece usavano i più “importanti” fabbricanti di lame della “Scuola Tecnica di Solingen”, il nome del nuovo Reparto militare a cui era in forza e cioè “SS GRENADIER DIVISION POLIZEI II” con a seguire lo stemma della Divisone SS. Il numero “II” in caratteri romani, sta espressamente ad indicare come questa fosse la seconda Divisione “Waffen-SS” costituita da membri presi direttamente dalla Polizia tedesca. La prima, infatti, trattasi della “4. SS-Polizei-Panzergrenadier-Division” istituita il 10 gennaio 1939.

 

CENNI STORICI: La “35. SS- und Polizei-Grenadier-Division” fu costituita a partire dal marzo 1945 cioè quando il 29. Reggimento di polizia SS e il 30. Reggimento di polizia SS furono trasferiti nelle “Waffen-SS”. Queste due unità, che facevano parte della “ORDNUNGSPOLIZEI” (polizia d’ordinanza) avevano servito nella “Brigata di polizia Wirth”. Il nuovo 14. Reggimento di polizia SS venne in seguito unito alle altre due unità per costituire la nuova divisione. A partire dalla metà di aprile del 1945 la divisione occupò diverse posizioni lungo il fiume Neisse a sud-est di Berlino. L'offensiva sovietica contro Berlino iniziò il 16 aprile; quattro giorni dopo elementi della divisione furono trasferiti lungo il fiume Spree per arginare lo sfondamento sovietico, mentre il resto della divisione mantenne la posizione lungo il fiume Neisse fino al 26 aprile, quando la schiacciante superiorità sovietica costrinse a lasciare la linea. Il 27 aprile il quartier generale della divisione venne trasferito nei pressi di Halbe, ma la morte del comandante Rüdiger Pipkorn aveva gettato nel panico completo diverse unità, i cui resti furono aggregati con le divisioni "Nederland", "30. Januar", la 36. Waffen-Grenadier-Division der SS, lo Schwere Panzerabteilung 502 e altre unità dell'esercito. Il 29 aprile la situazione era ormai diventata insostenibile, per cui diverse sezioni della divisione cercarono di raggiungere le linee americane appostate lungo le linee dell'Elba; all'inizio di maggio la divisione aveva cessato di esistere.

 

L’affascinante daga si presenta in "ECCELLENTI/MUSEALI" condizioni di conservazione ancora in rigorosa patina d'epoca, non lucidato né ripulito, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Corredato di expertise di autenticità che lo certifica come originale, coevo e soprattutto “intonso” in tutti i suoi componenti. Misure: lunghezza totale = 485 mm; lunghezza lama = 320 mm. Valore *** TRATTATIVA PRIVATA***

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RARA "SA-DIENSTDOLCH 1933" DI 1' TIPO CON PUNZONATURA DEL “DISTRETTO SA” DI PROVENIENZA SULLA GUARDIA ED IMPUGNATURA IN UNA “SPETTACOLARE” NOCE CON VENATURE “SCARLATTE” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rara ed interessante rara "SA-DIENSTDOLCH 1933" di 1' tipo con punzonatura del “distretto SA” di provenienza impresso sulla guardia ed impugnatura in una “spettacolare” noce venata. In particolare, la daga reca sul dritto della guardia il punzone “Nhr” che sta ad indicare “Niederrhein” ovvero “Basso Reno”, la quale è una regione tedesca sita nella parte occidentale del “Nord Reno-Westfalia” al confine con i Paesi Bassi e si foggia di una meravigliosa impugnatura realizzata con legno tipo noce che presenta delle spettacolari venature “scarlatte”, le quali ne impreziosiscono il già notevole valore “storico”. Nell’impugnatura è presente anche il cosiddetto “bottone” realizzato in nichel con le lettere “SA” stilizzate e poi smaltato nella colorazione “oro-bruno”, con l’aquila anch’essa realizzata in nichel argentato, ormai opacizzato nella sua patina “coeva”. La guardia e la contro-guardia, che serrano l’impugnatura alla lama mediante un dado avvitato al codolo della lama, sono entrambe punzonate nella rispettiva parte interna con delle “lettere”. La lama è stata realizzata in un robusto e “temprato” acciaio Solingen che presenta al dritto il classico motto proprio delle “STURMABTEILUNG” ovvero "ALLES FÜR DEUTSCHLAND” (e cioè “TUTTO PER LA GERMANIA”) ricavato con la lavorazione all’acquaforte ed al verso, il logo del noto produttore di lame naziste “ALCOSO” della Scuola Tecnica. Infine il fodero è stato realizzato in metallo verniciato, con trattamento parziale di anodizzazione, rigorosamente di color bruno. Tutti questi elementi congiuntamente riscontrati collocano, con ragionevole certezza, la fattura della daga in argomento, come verosimilmente avvenuta tra il 1933 ed il 1934. La stessa si presenta in “ECCELLENTI/MUSEALI” condizioni di conservazione, “genuina” ed “intonsa”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 380 mm; lunghezza daga = 350 mm; lunghezza lama = 217 mm. Valore 1390,00 euro

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SA DIENSTDOLCH MODELLO 1933 DI 3' TIPO - CON EXPERTISE A FIRMA HELMUT WEITZE (GERMANIA WW2)

Daga di servizio per SA (Sturmabteilung)  modello 1933 di "terzo tipo" ovvero realizzate a partire dal 1938 fino al 1945. Foggiata nel 1941, si presenta in condizioni eccellenti di conservazione accompagnata da expertise rilasciato Helmut Weitze di Amburgo da dove proviene. Misure: lunghezza totale = 375 mm - lunghezza lama = 220 mm. Valore 1100,00 euro

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“SA DIENSTDOLCH” MODELLO 1933 DI 3' TIPO - MARCATA “RZM M7/12” OVVERO DAL PRODUTTORE “WMW - WAFFENFABRIK MAX WEYERSBERG” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Interessante daga di servizio per SA (Sturmabteilung) modello 1933 di "terzo tipo" ovvero realizzata a partire dal 1938 fino al 1945, cosiddetta in lingua madre “SA DIENSTDOLCH”. Nell’impugnatura fatturata in legno tipo noce, è incassato il cosiddetto “bottone” realizzato in nichel con le lettere “SA” stilizzate e poi smaltato nella colorazione “oro-bruno”, con l’aquila anch’essa realizzata in nichel argentato. La guardia e la contro-guardia, che serrano l’impugnatura alla lama mediante un dado avvitato al codolo sulla testa, sono anch’esse realizzate in metallo argentato. La lama è stata foggiata in un robusto e “temprato” acciaio “Solingen”, che presenta al dritto il classico motto proprio delle “STURMABTEILUNG” ovvero "ALLES FÜR DEUTSCHLAND” (e cioè “TUTTO PER LA GERMANIA”) ricavato con la lavorazione all’acquaforte ed al verso, il codice “RZM M7/12” che ne identifica univocamente il fabbricante, nel noto produttore di lame naziste “WMW - WAFFENFABRIK MAX WEYERSBERG” della Scuola Tecnica. Infine il fodero è stato realizzato in metallo verniciato di color bruno. L’affascinante daga si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione “genuina” ed “intonsa”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 375 mm; lunghezza daga = 350 mm; lunghezza lama = 220 mm. Valore 1100,00 euro

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ESTREMAMENTE RARA "SA DIENSTDOLCH 1933" DI 1' TIPO INCISA SUL VERSO DELLA LAMA CON "DEDICA NOMINATIVA" A FIRMA DI UN "ALTO" FUNZIONARIO DEL NSDAP/SA - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Estremamente rara daga di servizio d'epoca nazista per le cosiddette “SA” ovvero “STURMABTEILUNG”, letteralmente tradotto “BATTAGLIONI D’ASSALTO”, di 1° tipo modello 1933. Va precisato fin da subito, che a rendere “ESTREMAMENTE RARA” questa daga SA, è l’incisione presente sul verso della lama, con dedica nominativa da parte del "Lba Dr. Otto Kumbach", identificato come un "alto" funzionario coevo del NSDAP/SA. Infatti, l’incisione in argomento recita, in lingua germanica a caratteri gotici, la seguente dicitura: “WEIHNACHTEN 1934 - IN FREUNDSCHAFTLICHER KAMERADSCHAFT - DEM LBA DR. OTTO KUMBACH” tradotto in lingua italiana: “NATALE 1934 - IN AMICHEVOLE CAMERATISMO - IL DOTT. LBA OTTO KUMBACH”. Il “prezioso” cimelio si presenta nella sua fattura di color bruno con impugnatura realizzata in noce e le parti metalliche come dado, raccordi, guardia, aquila e fodero, furono realizzate in nichel. Anche il bottone è stato realizzato in nichel con le lettere SA stilizzate e poi smaltato. La lama realizzata in acciaio presenta sul dritto il motto tipico delle SA: "ALLES FÜR DEUTSCHLAND”. Infine il fodero, si presenta anodizzato e non verniciato come nei modelli successivi (1936 e 1938). La daga, nella sua complessità, versa in condizioni "MOLTO BUONE/OTTIME", considerando che trattasi di una daga “di servizio” e non “da parata”. Perfetta strutturalmente, genuina in tutte le sue parti, intoccata e, soprattutto, “non trattata” postuma. Presenta infine, come si addice alle più “importanti” e “blasonate” prime daghe SA, la marcatura del suo produttore " GLORIAWERK SOLINGEN" sul tallone al verso della lama ed impressi sul verso della guardia i punzoni "He", che indicano il distretto tedesco (o gruppo) di provenienza della daga, in questo caso "HESSEN". Fornita con expertise. Misure: lunghezza totale = 375 mm - lunghezza lama = 220 mm. Valore 3500,00 euro

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RARA “REPLICA DA MUSEO” COSIDDETTA “MUSEUMS & SAMMLERANFERTIGUNG” DELLA “SA EHRENDOLCH FÜR FÜHRER MODELL 1938” OVVERO “DAGA D’ONORE SA PER LEADER MODELLO 1938” – CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

PREMESSA: la “SA Ehrendolch für Führer modell 1938” ovvero “Daga d’onore SA per leader modello 1938” è uno degli oggetti "mito" per i collezionisti di militaria della seconda guerra mondiale (WW2) e, più in particolare, di lame d’epoca. La sua estrema rarità, ha prodotto, fin dall'immediato dopoguerra, una proliferazione di falsi, alcuni dei quali così ben fatti da ingannare anche i collezionisti più esperti. Attualmente, siamo nel febbraio 2021, ve ne è un solo esemplare in circolazione “pubblicamente” esposto in vendita, ad appannaggio di un noto sito di militaria ubicato in Canada e la richiesta per vendere l’oggetto è di 64.999,95 $ (dollari statunitensi) ovvero al cambio 53.700,77 € (euro). Ovviamente il prezzo potrebbe addirittura aumentare, a seconda della notorietà dell’autorità nazionalsocialista, che l’avesse ricevuta.

 

Rara “replica da museo” cosiddetta “Museums & Sammleranfertigung” della “SA Ehrendolch für Führer modell 1938” ovvero “Daga d’onore SA per leader modello 1938”. Questo esemplare è stato realizzato nel periodo “post-bellico” in Germania, verosimilmente fra gli anni ‘70-’90. Si presenta con l’impugnatura in materiale “simil-plastico” a differenza dell’originale che prevedeva la stessa in legno di noce selezionato, con lama in acciaio di “alta” qualità ma non damascato, ma senza “filo” ambo i taglienti e con punta leggermente “arrotondata” cosiddetta “simulacro”, come da normativa vigente in materia di armi bianche per la libera detenzione e circolazione in alcuni paesi europei. Per il resto è praticamente verosimile, nei metalli utilizzati, agli esemplari originali. Il peso della daga in tutti i suoi componenti ed i dettagli finemente “curati” con la quale sono stati eseguiti i disegni “eleganti” ed in rilievo, circa le foglie di quercia ed il motivo di ghianda presenti sulla guardia e sui raccordi del fodero, lo stemma con l’aquila ed il bottone con le lettere “SA” stilizzate, ed infine l’acciaio robusto e lavorato della lama con le scritte ed il marchio del produttore impressi, nonché il metallo “pesante” utilizzato per la fattura del fodero, a differenza di molte copie “approssimative” che risultano “nettamente” inferiori, sono quasi gli stessi degli originali. Sicuramente una valida alternativa da collezionare, per chi non può permettersi un’esemplare originale, La daga in argomento si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. Fornita con expertise che ne certifica essere una “Museums & Sammleranfertigung”. Misure: lunghezza totale = 375 mm.; lunghezza lama = 215 mm. Valore 250,00 euro

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ACCESSORIO COSIDDETTO PASSANTE O SOSPENSIONE ORIGINALE D'EPOCA NAZISTA PER "SA DIENSTDOLCH" OVVERO DAGHE PER STURMABTEILUNG (GERMANIA WW2)

Accessorio cosiddetto passante o sospensione originale d'epoca per "SA Dienstdolch" ovvero Daghe per STURMABTEILUNG, periodo "TERZO REICH". L'accessorio in argomento, fu in dotazione alle SA ("STURMABTEILUNG") dal 1930 al 1945, per appendere le rispettive daghe al cinturone d'ordinanza. La sospensione, realizzata in robusto cuoio di colore bruno con rispettivo anello in metallo, fatturato a sua volta in una sorta di semi-circonferenza, non presenta marcature particolari. La stessa si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza il pur minimo difetto e/o rottura. Misure: maggiore di 50 mm. Valore 90,00 euro

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RARISSIMA “HEERES GENERAL-OFFIZIERDOLCH M.35” OVVERO “DAGA DA UFFICIALE GENERALE DELL’ESERCITO MODELLO 1935” COMPLETA DI SOSPENSIONE IN VERSIONE “DELUXE” MARCATA - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissima “HEERES GENERAL-OFFIZIERDOLCH M.35” ovvero “DAGA DA UFFICIALE GENERALE DELL’ESERCITO MODELLO 1935” completa di sospensione in versione “DELUXE”. L’affascinante cimelio in argomento, prodotto dal noto fabbricante “TIGER (Lauterjung & Co.) - SOLINGEN” e marcato con proprio logo sulla lama che raffigura appunto da una “tigre”, si presenta realizzato con una “favolosa” impugnatura in celluloide di color “avorio” rifinita con fornimenti molto “eleganti” (pomo e anello) rispettivamente in metallo argentato, che presentano entrambi il tema delle “foglie di quercia”. Nell’allegoria dell’epoca, le “foglie di quercia” stavano ad indicare l’onore in guerra per i combattenti. Molto bella e particolare anche la “guardia” sempre in metallo argentato che raffigura l’aquila del Heer ad ali completamente aperte (come cucita in fregio sul petto delle rispettive uniformi) e con “ricci” laterali, che rievocano la tradizione “ottocentesca” in tema di “guardie”. A seguire, la lama in un meraviglioso acciaio Solingen con ancora l’anello batti-fodero originale presente al tallone della stessa. Inoltre, dal tipo di marcatura del fabbricante apposto sulla lama, si evince come la daga sia stata prodotta tra il 1935 ed il 1940 ovvero di “primo tipo” e cioè più rifinita nei particolari, rispetto a quelli successivi. Poi vi è il fodero, realizzato in meraviglioso metallo argentato, in lavorazione cosiddetta “tamponata” e con due anelli in prossimità degli agganci della sospensione, che rievocano ancora il tema delle “foglie di quercia”. Inoltre, è completo della sua sospensione coeva in versione “Deluxe” che assieme all’impugnatura di color “avorio”, ci fanno desumere come la daga in parola sia stata posseduta da un “Ufficiale Generale” del HEER-WEHRMACHT. La sospensione è stata realizzata in elegante tessuto broccato ricamato e finemente screziato in filo d’argento, rifinito e sotto-pannato da elegante velluto verde. Infine presenta la doppia marcatura con la sigla d’arsenale “D.R.G.M.”, rispettivamente sulla testa delle due giunzioni dei relativi “snodi” in metallo finemente lavorate, anche queste con disegni di “foglie di quercia” con ghiande. Giusto per la cronaca, la sola sospensione in versione “Deluxe” per Ufficiale Generale del HEER, vale attualmente sul mercato circa 450-500 euro. Infine, la daga si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione (vedasi il “notevole” book fotografico inserito a corredo), ancora in patina d’epoca, non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Presenta una piccolissima “bozzatura” a “2/3” sulla parte frontale del fodero, a seguito di un colpetto “verosimilmente” risalente al periodo bellico. Fornita con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 395 mm; lunghezza daga = 375 mm; lunghezza lama = 260 mm; lunghezza sospensioni = 240 mm. Valore 1350,00 euro

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MOLTO RARA LUFTWAFFE OFFIZIER DOLCH 1938” OF 2' TYPE - VARIANTE PERSONALIZZATA CON IMPUGNATURA IN AVORIOLINA “BOMBATA” AVVOLTA DA FILO DI RAME E SENZA ANELLO DI CONTENIMENTO PER UFFICIALE GENERALE COMANDANTE DI “LUFTWAFFEN-FELDDIVISION” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Molto rara e affascinante "LUFTWAFFE OFFIZIER DOLCH 1938" of 2' Type ovvero “DAGA DA PARATA PER UFFICIALE DELLA LUFTWAFFE MOD. 1938” di 2’ tipo. In questo caso “impreziosita” dal più noto fabbricante del “Terzo Reich” e cioè “CARL EICKHORN di SOLINGEN”, con la variante apportata a beneficio dei soli “ufficiali generali”, che per la cronaca potevano, come avveniva anche per i nostri (italiani) nelle armi bianche da parata, farsi sostituire le impugnature a “proprie spese” con materiali più “importanti” come l’avoriolina o addirittura l’avorio, per i più “facoltosi”. Queste daghe qui prevedevano di serie l’impugnatura più “snella” in materiale tipo celluloide (che poteva essere di vari colori) con anello di contenimento terminale in metallo, mentre questa in argomento presenta l’impugnatura in avoriolina “bombata” avvolta a spirale da filo di rame e senza anello di contenimento terminale (variante assai più “rara”). La stessa fu destinata ad un Generale Comandante di una “LUFTWAFFEN-FELDDIVISION” ovvero “DIVISIONE DA CAMPAGNA DELL’AVIAZIONE MILITARE”. La daga si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione (vedasi il “notevole” book fotografico inserito a corredo), ancora in patina d’epoca, non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise. Misure: lunghezza totale = 387 mm; lunghezza lama = 260 mm. Valore 1050,00 euro

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LOTTO D’EPOCA NAZISTA APPARTENUTO AD UN UFFICIALE DELLA LUFTWAFFE (AVIAZIONE MILITARE TEDESCA) CON UNA “OFFIZIER-DOLCH MOD. 1938 OF 2' TYPE” E DUE FOTO CHE LO RITRAGGONO IN UNIFORME IN MOMENTI DIVERSI DELLA SUA VITA - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Interessante e raro lotto d’epoca nazista appartenuto ad un Ufficiale della LUFTWAFFE (AVIAZIONE MILITARE TEDESCA) costituito da una “OFFIZIER-DOLCH MOD. 1938 OF 2' TYPE” e due foto che lo ritraggono in uniforme. In particolare con:

  • un’affasciante daga da parata per Ufficiale della Luftwaffe modello 1938 di 2’ tipo realizzata dopo il 1942. Infatti, la stessa non reca il caratteristico punzone del fabbricante, apposto al verso della lama sul tallone, consuetudine divenuta prassi in epoca bellica tarda. Tuttavia, per tratti tipici di fattura, la produzione è verosimilmente riconducibile a “F.W. HÖLLER di Solingen”. L’impugnatura è realizzata in celluloide colorata di bianco, quindi per Ufficiali impiegati “a terra” e non “aero-naviganti”, con bellissimo filo di rame avvolto a spirale. La lama, come già detto, è stata realizzata in acciaio Solingen. Le forniture come il pomo e la guardia sono in alluminio ed il fodero in metallo argentato di lega ferrosa (magnetico) con lavorazione cosiddetta “tamponata”, lungo la sua superficie. Infine è presente il portepee (ovvero dragoncina) in colore argento, tipico ornamento delle daghe per gli Ufficiali del Wehrmacht. Si rilevano altresì tracce di pece tra il pomo e la parte terminale superiore dell’impugnatura, giacché era consuetudine “coeva” utilizzare il collante predetto come “ferma-filetti”, per non incorrere nell’imprevisto dello “smembramento inopportuno” della daga, durante la parata o in gala. Misure: lunghezza complessiva = 425 mm; lunghezza daga = 395 mm; lunghezza lama = 260 mm.

 

  • due bellissime foto in uniforme dell’Ufficiale. Una, con i gradi da tenente più giovane “in carne” e con la predetta daga al seguito e l’altra, con i gradi da capitano forse il giorno del suo matrimonio (?) con la sua donna e abbastanza dimagrito. Le due foto sono state fatte stampare su carta formato cartolina come si usava all’epoca ed una delle due presenta, sul dritto, il timbro “a secco” coevo dello studio fotografico dove fu scattata. Misure: 140 mm x 90 mm; 135 mm x 85 mm. 

 

Infine, il lotto in argomento si presenta in “ECCELLENTI” condizione di conservazione, con la daga ancora in patina d’epoca, non ripulita e/o lucidata, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Valore 890,00 euro

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RARISSIMA “LUFTWAFFE OFFIZIER DOLCH 1938” OF 2' TYPE CON IMPUGNATURA IN COLORE “GIALLO” - DOTAZIONE DI UN UFFICIALE SPELCIALITÀ “FALLSCHIRMJÄGER” OVVERO “PARACADUTISTI-INCURSORI” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissima e affascinante "LUFTWAFFE OFFIZIER DOLCH 1938" of 2' Type ovvero “DAGA DA PARATA PER UFFICIALE DELLA LUFTWAFFE MOD. 1938” di 2’ tipo. La daga in argomento, realizzata dal noto fabbricante di lame del Terzo Reich “ROBERT KLAAS, SOLINGEN”, presenta un’impugnatura realizzata in celluloide di colore “giallo” impreziosita da un filo in bagno d’oro che l’avvolge “a spirale”. Generalmente, anche se non vi era in tal senso un regolamento scritto che lo disciplinasse, consuetudinariamente il “colore” indicava l’impiego o la specialità all’interno dell’aviazione militare. In questo caso in dotazione ai “FALLSCHIRMJÄGER” ovvero i mitici “PARACADUTISTI-INCURSORI” della Germana nazista. A seguire, i fornimenti come il pomo, l’anello di contenimento dell’impugnatura e la guardia realizzati in alluminio, la lama in un bellissimo acciaio Solingen, con il logo del fabbricante cioè “due cicogne” e la dicitura abbreviata “ROBI KLAAS SOLINGEN” impresso sul verso della lama, all’altezza del tallone. Il logo e non il codice “RZM” ci dice come questa daga trattasi di una fattura “precoce”, avvenuta tra il 1938 (anno di introduzione del modello) ed il primo 1940. Infine il fodero realizzato in metallo in lega ferrosa argentata e con lavorazione cosiddetta “tamponata”. Altra particolarità di questa daga è quella di recare, sotto la guardia, ancora il batti-fodero originale “coevo”, in questo caso di colore rossastro, che solitamente saltava via con lo “sfoderare” prolungato della stessa. La daga si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione (vedasi il “notevole” book fotografico inserito a corredo), ancora in patina d’epoca, non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 415 mm; lunghezza daga = 380 mm; lunghezza lama = 245 mm. Valore 1300,00 euro

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ACCESSORIO COSIDDETTO "POMO" O "TESTA" A FORMA DI AQUILA PER DAGA TEDESCA DA UFFICIALE DELLA KRIEGSMARINE MODELLO SUCCESSIVO AL 1945 "DENAZIFICATA" (GERMANIA POST-WW2)

Accessorio cosiddetto "pomo" o "testa" a forma di aquila per daga tedesca da ufficiale della KRIEGSMARINE (marina tedesca) modello post-1945, ovvero primi anni '50. Il fornimento realizzato interamente in ottone pregiato, completa le daghe in dotazione agli ufficiali della marina tedesca prodotte dalla Solingen con i suoi fabbricanti affiliati, ed è nella fattura identica a quella in uso al modello 1938 dove l'aquila rappresenta la Germania, ma essendo di fattura appena "post-bellica" è denazificata e reca l'ancora in sostituzione della svastica, simbolo "esclusivo" del "TERZO REICH", ormai superato. Conservato in "ECCELLENTI" condizioni, non presenta difetto, ne mancanza alcuna. Misure: 40 mm x 25 mm. Valore 210,00 euro

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RARA “REPLICA DA MUSEO” COSIDDETTA “MUSEUMS & SAMMLERANFERTIGUNG” DELLA “III. REICH DOLCH FÜR DIPLOMATEN MODELL 1939” OVVERO “DAGA PER DIPLOMATICO DEL TERZO REICH MODELLO 1939” – CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

PREMESSA: la “III. Reich Dolch für Diplomaten modell 1939” ovvero “Daga per diplomatico del Terzo Reich modello 1939” è uno degli oggetti più ambiti per i collezionisti di militaria del “secondo conflitto bellico” (WW2) e, più in particolare, di lame d’epoca tedesche. La sua rarità, ha prodotto, fin dall'immediato dopoguerra, una proliferazione di falsi, alcuni dei quali così ben fatti da ingannare anche i collezionisti più esperti. Attualmente, siamo nell’aprile 2022, ed il costo di un esemplare “coevo” originale si aggira tra 7.000-10.000 euro, in base anche agli accessori che presenta e/o alle condizioni di conservazione mantenute.

 

Rara “replica da museo” cosiddetta “Museums & Sammleranfertigung” della “III. REICH DOLCH FÜR DIPLOMATEN MODELL 1939” ovvero “DAGA PER DIPLOMATICO DEL TERZO REICH MODELLO 1939”. Questo esemplare è stato realizzato nel periodo “post-bellico” in Germania in “tiratura limitata”, verosimilmente fra gli anni ‘70-’90. Si presenta con l’impugnatura realizzata con eleganti guancette in materiale “simil-plastico” con effetto “perlato” a differenza dell’originale che le prevedeva in “madreperla” vera e propria, mentre il telaio in metallo non ferroso argentato come negli originali. La lama si presenta in acciaio di “alta” qualità e con punta “acuminata” come negli esemplari d’epoca e, addirittura, presenta la marcatura del noto fabbricante “F. W. HOLLER – BERLIN” al verso sul tallone, perfettamente riprodotta. Anche il fodero, realizzato in lega di metallo (amagnetica) argentata, nella lavorazione cosiddetta “tamponata” e con i raccordi finemente lavorati, si presenta nel disegno come negli esemplari originali. Infatti queste daghe, a differenza di molte copie moderne “approssimative” che risultano “nettamente” inferiori nei dettagli e nella qualità dei materiali utilizzati, sono praticamente “verosimili” alle colleghe “coeve” (nelle ultime tre foto in sequenza, sono postate un esemplare “originale”, una “sammleranfertigung” e una “replica dozzinale” per far percepire, anche visivamente, di cosa stiamo parlando). Sicuramente una valida alternativa da collezionare, per chi non può permettersi un’esemplare originale, La daga in argomento si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. Fornita con expertise che ne certifica essere una “Museums & Sammleranfertigung” così come descritta. Misure: lunghezza totale = 390 mm; lunghezza daga = 365 mm; lunghezza lama = 260 mm. Valore 250,00 euro

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RARISSIMO PUGNALE O COLTELLO D’ASSALTO D’EPOCA NAZISTA PER MILITARI DEL “DEUTSCHES AFRIKAKORPS” (“DAK”) RICAVATO IN ARSENALE NEL 1940 SCORCIANDO E LAVORANDO UNA BAIONETTA MODELLO “98/05” COSIDDETTA “DA MACELLAIO” PER FUCILE “MAUSER GEWEHR MOD. 98” - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Rarissimo ed interessante pugnale o coltello d’assalto d’epoca nazista per militari del “DEUTSCHES AFRIKAKORPS” (“DAK”) ricavato in arsenale, nei primissimi anni del 1940, scorciando e lavorando una baionetta modello “98/05” per fucile “MAUSER GEWEHR mod. 98”. In particolare, la baionetta dalla quale è stato ricavato l’affascinante pugnale d’assaltatore in argomento, per la sua “robustezza” e “linea” (vedasi “giuste” immagini allegate di tre varianti della stessa) era all’epoca anche conosciuta in gergo, come “BAIONETTA DA MACELLAIO”. Il pugnale ricavato ovviamente, reca ancora impressi sulla “testa” e sul “dorso” dell’impugnatura, i punzoni “da banco” dell’Impero tedesco del “Secondo Reich” del Kaiser “WILHELM II”, mentre le guancette dell’impugnatura sono state realizzate in legno zigrinato. Le modifiche in arsenale hanno riguardato la guardia alla quale è stato asportato il riccio o “quillon” e la lama, che è stata decisamente scorciata e convertita in lama “da assalto”, con punta molto acuminata. Al tallone della lama è ancora presente il marchio del produttore della baionetta del 1915 ovvero “SIMSON & Co. SULH”. Altra modifica apportata, riguarda la fornitura di un fodero a misura realizzato in pelle morbida, essendo destinata ad impiego in Africa Settentrionale, quindi evitando il metallo, viste le “alte temperature” a cui venivano esposti questi pugnali. Aggiungere ulteriori parole su un pugnale d’assalto per “DAK” del genere, sarebbe del tutto superfluo, vista l’imponente “FONTE MATERIALE” storica in argomento. Oggetto da sempre “dei desideri” dei collezionisti di tutto il mondo del materiale tedesco del “Terzo Reich” e/o in particolare degli “AFRIKAKORPS”. Il cimelio si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 350 mm; lunghezza coltello = 323 mm; lunghezza lama = 191 mm. Valore 690,00 euro

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PUGNALE “NORD-AFRICANO” COSIDDETTO “KOUMIA” ARTIGIANATO LOCALE INDIGENO RIPORTATO IN GERMANIA DA MILITARE TEDESCO DEL “DEUTSCHES AFRIKAKORPS” (DAK) “DI STANZA” A TUNISI DOPO LA “CAMPAGNA DI GUERRA” IN AFRICA SETTENTRIONALE 1941-43 - CON EXPERTISE (GERMANIA WW2)

Raro ed interessante pugnale “nord-africano” cosiddetto “KOUMIA” ovvero artigianato locale indigeno, riportato in Germania da un militare del “DEUTSCHES AFRIKAKORPS” (DAK) “di stanza” a Tunisi, dopo la “Campagna di guerra” in Africa Settentrionale del 1941-43. L’affascinante pugnale è stato “verosimilmente” realizzato in Marocco nei primi anni del ‘900 e presenta l’impugnatura in legno con cuspide e guardia in lamina di ottone, la lama è stata realizzata in acciaio “povero” e il fodero in metallo dorato, finemente lavorato “a mano”. È molto probabile, come si usava all’epoca da parte delle popolazioni indigene, che lo stesso sia stato donato ad un militare DAK, che lo ha successivamente riportato a casa e lasciato tra i suoi effetti personali di guerra. Aggiungere ulteriori parole su un pugnale indigeno del genere, sarebbe del tutto superfluo, vista la “FONTE MATERIALE” storica in argomento e ciò che rappresenta. Il cimelio versa in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 440 mm; lunghezza pugnale = 390 mm; lunghezza lama = 227 mm. Valore 230,00 euro

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RARISSIMA ANTICA KATANA D’EPOCA “KYŪ GUNTŌ” MODELLO 1875 (IMPIEGO EFFETTIVO 1875-1934) COSIDDETTA “MURATA-TŌ” PER UFFICIALE DELLO “ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE” - CON EXPERTISE (GIAPPONE GUERRA NIPPO-RUSSA 1904-05)

Rarissima ed affascinante antica katana d’epoca “KYŪ GUNTŌ” modello 1875 (impiego effettivo 1875-1934) cosiddetta “MURATA-TŌ” per Ufficiale dello “ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE” (“DAI-NIPPON TEIKOKU RIKUGUN”). Infatti, l’antica spada giapponese in argomento presenta il “koshirae” tipico dell’Ufficiale militare dell’Esercito ed è così strutturata: l’impugnatura ergonomica è rivestita in pelle ornamentata con elegante filo di rame, presenta il dorso e l’elsa finemente lavorate in ottone con il tema dei fiori, tipico della “nobile” tradizione militare imperiale nipponica. L’impugnatura è fissata al codolo della lama mediante “mekugi” a doppia vite. A seguire, una meravigliosa lama con “bo-hi” foggiata in un robusto acciaio ad “alto tenore” di carbonio. Il “saya” è realizzato in uno spettacolare metallo nichelato. Sul “fuchi” ovvero l’anello terminale dell’impugnatura è posto il pulsante di “sgancio” del fodero, che la impreziosisce dal punto di vista estetico nell’eleganza.

CENNI STORICI: La prima spada d'ordinanza dei militari giapponesi era conosciuta come antica spada militare (旧軍刀 kyū guntō). Murata Tsuneyoshi (1838-1921), fu un generale che in precedenza produceva armi da fuoco, successivamente iniziò a realizzare quella che probabilmente è stata la prima sostituta prodotta in massa delle tradizionali spade samurai. Queste spade erano definite “Murata-tō” e vennero usate sia nella prima guerra “sino-giapponese” (1894–1895) che nella guerra “russo-giapponese” (1904–1905). La kyū guntō venne usata dal 1875 al 1934 e la maggior parte dei modelli ricordavano le spade europee e americane del tempo, con guardia arrotondata (detta a D) e fodero nichelato (saya). Prima del 1945, molte kyū guntō furono distribuite agli ufficiali per colmare la richiesta di spade nella classe militare degli ufficiali allora in espansione. Per distinguere l'individualità, la ricchezza o l'abilità artigianale, molte spade erano prodotte in piccoli lotti di 1-25 armi, perpetuando così la cultura della spada. Gli stili variavano notevolmente, con ispirazioni tratte dalle spade delle epoche precedenti, stemmi familiari (mon) e forme artistiche sperimentali, che il periodo della Restaurazione Meiji aveva iniziato a introdurre. Alcuni esemplari includevano lavorazioni in argento in stile europeo, giade, cloisonné o pitture e lavori metallici di rilievo artistico.

Aggiungere ulteriori parole su una “FONTE MATERIALE” storica del genere concernente la guerra “nippo-russa” del 1904-05 non avrebbe alcun senso, altresì il book fotografico a corredo ben si commenta da solo. Infine, la spada nipponica si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione “intonsa” e “genuina”, ancora in patina d’epoca non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso, versus le innumerevoli riproduzioni postume e/o “riassemblate” con parti realizzate in materiali non coevi. Misure: lunghezza totale = 860 mm; lunghezza spada = 820 mm; lunghezza lama = 645 mm. Valore ***TRATTATIVA RISERVATA***

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RARISSIMA KATANA D’EPOCA “SHIN GUNTŌ” MODELLO 1935 (IMPIEGO EFFETTIVO 1935-1945) PER UFFICIALE DELLO “ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE” CON MATRICOLA MILITARE E FAVOLOSA LAMA “LAMINATA” OVVERO LAVORATA IN FINE ACCIAIO “MULTISTRATO” - CON EXPERTISE (GIAPPONE WW2)

Rarissima ed affascinante katana d’epoca “shin guntō” ovvero modello 1935 (impiego effettivo 1935-1945) per Ufficiale dello “    ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE” (“DAI-NIPPON TEIKOKU RIKUGUN”). Infatti, la spada giapponese in argomento presenta il “koshirae” di colore verde, tipico dell’Ufficiale militare dell’Esercito ed è così strutturata: la “tsuka” (l’impugnatura) è costituita da un cilindro “non regolare” in legno di ciliegio atto ad ospitare al suo interno, il codolo della lama dove viene ancorato trasversalmente mediante “mekugi” (piolo in legno). Il cilindro sua volta viene rivestito a dal “same” un involucro fissativo realizzato con razza (anche detta “pelle di squalo” anche se non trattasi di pescecane), avvolto da una fitta nastratura in cotone che ne facilita ed armonizza la presa con la mano. Poi vi è la “tsuba” (guardia) che presenta il tema dei fiori, tipico della “nobile” tradizione militare imperiale nipponica e, a seguire, una meravigliosa lama cosiddetta “laminata” ovvero realizzata con fine acciaio “multistrato”. Sul “seppa” è impressa la matricola militare dell’Esercito mentre sul “habaki” la numerazione che identifica l’esemplare. Il “saya” (fodero) si presenta in metallo laccato verde con rivestimento interno in legno, tutti i fornimenti presenti al suo esterno, sono realizzati in finissimo ottone lavorato. Sul “fuchi” ovvero l’anello terminale dell’impugnatura, è posto il pulsante di “sgancio” del fodero, che la impreziosisce dal punto di vista estetico nell’eleganza. Aggiungere ulteriori parole su una “FONTE MATERIALE” storica del genere, inerente il periodo del secondo conflitto bellico (WW2) al quale il Giappone ha partecipato attivamente, non avrebbe alcun senso, altresì il book fotografico a corredo ben si commenta da solo. Infine, la spada nipponica si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione “intonsa” e “genuina”, ancora in patina d’epoca non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso, versus le innumerevoli riproduzioni postume e/o “riassemblate” con parti realizzate in materiali non coevi. Misure: lunghezza totale = 1100 mm; lunghezza spada = 1040 mm; lunghezza lama = 720 mm. Valore ***TRATTATIVA RISERVATA***

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RARA KATANA D’EPOCA “SHIN GUNTŌ” MODELLO 1935 (IMPIEGO EFFETTIVO 1935-1945) PER UFFICIALE INFERIORE DELLO “ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE” COMPLETA DI PORTEPEE - CON EXPERTISE (GIAPPONE WW2)

Rara ed affascinante katana d’epoca “shin guntō” ovvero modello 1935 (impiego effettivo 1935-1945) per Ufficiale inferiore dello “ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE” (“DAI-NIPPON TEIKOKU RIKUGUN”). Infatti, la spada giapponese in argomento presenta il “koshirae” di colore marrone, tipico dell’Ufficiale militare dell’Esercito ed è così strutturata: la “tsuka” (l’impugnatura) è costituita da un cilindro “non regolare” in legno atto ad ospitare al suo interno, il codolo della lama dove viene fissato trasversalmente mediante “mekugi” (piolo in legno). Il cilindro sua volta viene rivestito dal “same” ovvero un involucro fissativo realizzato con razza (anche detta impropriamente “pelle di squalo” anche se non trattasi di pescecane), avvolto da una fitta nastratura in cotone che ne facilita ed armonizza la presa con la mano. Poi vi è la “tsuba” (guardia) realizzata in fine ottone in lavorazione cosiddetta “traforata” che presenta il tema dei fiori, tipico della “nobile” tradizione militare imperiale nipponica. Infine vi sono la lama realizzata in ottimo acciaio ed il “saya” (fodero) realizzato in legno e rivestito in cuoio, inoltre è completo del portepee (nappina) che indica come la stessa fosse ad appannaggio di un Ufficiale di rango “inferiore”. Gli ulteriori fornimenti presenti al suo esterno, sono realizzati in metallo argentato e/o dorato. Aggiungere ulteriori parole su una “FONTE MATERIALE” storica del genere, inerente il periodo del secondo conflitto bellico (WW2) al quale il Giappone ha partecipato attivamente, non avrebbe alcun senso, altresì il book fotografico a corredo ben si commenta da solo. Infine, la spada nipponica si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione “intonsa” e “genuina”, ancora in patina d’epoca non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso, versus le innumerevoli riproduzioni postume e/o “riassemblate” con parti realizzate in materiali non coevi. Misure: lunghezza totale = 980 mm; lunghezza spada = 902 mm; lunghezza lama = 665 mm. Valore 2500,00 euro

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ESTREMAMENTE RARA “TACHI KOSHIRAE” D’EPOCA “SHIN GUNTŌ” MODELLO 1935 (IMPIEGO EFFETTIVO 1935-1945) PER UFFICIALE “NOBILE” DELLA “MARINA IMPERIALE GIAPPONESE” NELLA VERSIONE - CON FAVOLOSA LAMA “LAMINATA” OVVERO LAVORATA IN FINE ACCIAIO “MULTISTRATO” E SAYA CON DOPPIO ANELLO DI SOSPENSIONE PER INDOSSO A CAVALLO - CON EXPERTISE (GIAPPONE WW2)

Estremamente rara ed affascinante “tachi koshirae” d’epoca cosiddetta “shin guntō” modello 1935 (impiego effettivo 1935-1945) per Ufficiale della “MARINA IMPERIALE GIAPPONESE”. Essendo l’Ufficiale che la possedeva di estrazione familiare “nobile” aveva il cavallo. Infatti la “tachi” è una spada giapponese, usata prevalentemente in cavalleria, che viene appesa al fianco tramite due anelli di sospensione posti sul “saya” (fodero), leggermente più curva e più lunga rispetto alla katana “tradizionale” (più dritta) utilizzata, ad esempio, dagli Ufficiali di Fanteria appiedati. Mentre con il termine “koshirae” si intende invece l’allestimento “generale” completo della spada, in questo caso da Ufficiale militare. La katana in argomento è così strutturata: la “tsuka” (l’impugnatura) è costituita da un cilindro “non regolare” in legno di ciliegio atto ad ospitare al suo interno, il codolo della lama dove viene ancorato trasversalmente mediante “mekugi” (piolo in legno). Il cilindro sua volta viene rivestito a dal “same” un involucro fissativo realizzato con razza (anche detta “pelle di squalo” anche se non trattasi di pescecane), avvolto da una fitta nastratura in cotone che ne facilita ed armonizza la presa con la mano. Poi vi è la “tsuba” (guardia), con “seppa” tipico della Marina Militare inciso a raggi e, a seguire, una meravigliosa lama cosiddetta “laminata” ovvero realizzata con fine acciaio “multistrato”. Il “saya” (fodero) si presenta in metallo laccato nero con rivestimento interno in legno, tutti i fornimenti presenti al suo esterno, sono realizzati in finissimo ottone lavorato. Aggiungere ulteriori parole su una “FONTE MATERIALE” storica del genere, inerente il periodo del secondo conflitto bellico (WW2) al quale il Giappone ha partecipato attivamente, non avrebbe alcun senso, altresì il book fotografico a corredo ben si commenta da solo. Infine, la spada nipponica si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione “intonsa” e “genuina”, ancora in patina d’epoca non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso, versus le innumerevoli riproduzioni postume e/o “riassemblate” con parti realizzate in materiali non coevi. Misure: lunghezza totale = 1055 mm; lunghezza spada = 1010 mm; lunghezza lama = 750 mm. Valore ***TRATTATIVA RISERVATA***

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RARISSIMO KODACHI D’EPOCA “SHIN GUNTŌ” MODELLO 1935 (IMPIEGO EFFETTIVO 1935-1945) PER UFFICIALE DELLA “MARINA IMPERIALE GIAPPONESE” CON FAVOLOSA LAMA “LAMINATA” OVVERO LAVORATA IN FINE ACCIAIO “MULTISTRATO” E INCISA - CON EXPERTISE (GIAPPONE WW2)

Rarissimo ed affascinante kodachi d’epoca “shin guntō” ovvero modello 1935 (impiego effettivo 1935-1945) per Ufficiale della “MARINA IMPERIALE GIAPPONESE”. Infatti, la spada giapponese “corta” in argomento presenta il “koshirae” da Ufficiale militare ed è così strutturata: la “tsuka” (l’impugnatura) è costituita da un cilindro “non regolare” in legno di ciliegio atto ad ospitare al suo interno, il codolo della lama dove viene ancorato trasversalmente mediante “mekugi” (piolo in legno). Il cilindro sua volta viene rivestito a dal “same” un involucro fissativo realizzato con razza (anche detta “pelle di squalo” anche se non trattasi di pescecane), avvolto da una fitta nastratura in cotone che ne facilita ed armonizza la presa con la mano. Poi vi è la “tsuba” (guardia) in lavorazione cosiddetta “traforata” che presenta il tema dei fiori, tipico della “nobile” tradizione militare imperiale nipponica e, a seguire, una meravigliosa lama cosiddetta “laminata” ovvero realizzata con fine acciaio “multistrato”, che presenta una spettacolare incisione con una scritta, che la rende davvero un unicum “sui generis”. Sul “habaki” è impressa la numerazione che identifica l’esemplare. Il “saya” (fodero) si presenta in metallo laccato nero con rivestimento interno in legno, tutti i fornimenti presenti al suo esterno, sono realizzati in finissimo ottone lavorato. Sul “fuchi” ovvero l’anello terminale dell’impugnatura, è posto il pulsante di “sgancio” del fodero, che lo impreziosisce dal punto di vista estetico nell’eleganza. Aggiungere ulteriori parole su una “FONTE MATERIALE” storica del genere, inerente il periodo del secondo conflitto bellico (WW2) al quale il Giappone ha partecipato attivamente, non avrebbe alcun senso, altresì il book fotografico a corredo ben si commenta da solo. Infine, la spada nipponica si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione “intonsa” e “genuina”, ancora in patina d’epoca non ripulita e/o lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Fornita con expertise incluso, versus le innumerevoli riproduzioni postume e/o “riassemblate” con parti realizzate in materiali non coevi. Misure: lunghezza totale = 745 mm; lunghezza spada = 710 mm; lunghezza lama = 470 mm. Valore ***TRATTATIVA RISERVATA***

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE “MODELLO 1883” PER UFFICIALE DELLA “MARINA IMPERIALE NIPPONICA” – CON EXPERTISE (GIAPPONE WW1 E WW2)

Estremamente raro pugnale modello 1883 per Ufficiale della “MARINA IMPERIALE NIPPONICA”. L’affascinante pugnale in argomento è stato in dotazione al fianco degli ufficiali di marina sin dalla guerra “nippo-russa” del 1904-1905 financo al 1945, ovvero la fine del secondo conflitto bellico mondiale (WW2). L’elegante cimelio è stato realizzato con l’impugnatura in pelle di razza con un filo di rame dorato attorcigliato e fornimenti in ottone finemente lavorati. La lama è stata realizzata in acciaio e si presenta nella fattura come una katana in miniatura addirittura con il “bohi” per la scolatura del sangue, con il filo solo da una parte e la punta acuminata. Infine, il fodero in elegante cuoio “rossastro-bruno” con spettacolari fornimenti in ottone finemente lavorati, con tematiche “tipiche” del paese del “Sol Levante” e sul verso è presente il pulsante di sgancio per lo sfoderamento. Aggiungere ulteriori parole su un cimelio del genere sarebbe davvero superfluo, giacché le immagini si commentano da sole. Complessivamente si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno, con bottone di sgancio e molla perfettamente funzionanti. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 410 mm; lunghezza pugnale = 340 mm; lunghezza lama = 230 mm. Valore 1200,00 euro

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RARA “SCIABOLA-BAIONETTA” PER FUCILE ARISAKA MODELLO 1897 COSIDDETTA “TYPE 30”IN DOTAZIONE ALLA “MARINA IMPERIALE NIPPONICA” ARSENALE “KOKURA- TOKYO” (GIAPPONE WW1 E WW2)

Rara e interessante “sciabola-baionetta” per fucile ARISAKA modello 1897 cosiddetta “TYPE 30” in dotazione alla “Marina Imperiale Nipponica”, provenienza arsenale di “KOKURA- TOKYO”. La “Type 30” è una sciabola-baionetta ad un solo filo e prende il nome, contrariamente a quello che si pensa, non dall’anno 1930 ma bensì dal 30° anno dell'era Meiji, ovvero il 1897. Infatti la stessa fu prodotta ed impiegata, senza soluzione di continuità ad appannaggio delle Forze Armate del paese del Sol Levante, a partire dal 1897 financo al 1945, rimanendo in uso dalla guerra “russo-giapponese” sino alla fine della seconda guerra mondiale (WW2). Ne furono prodotte in questo intervallo temporale circa 8,4 milioni con alcune varianti cosiddette “Type 38” e “Type 99”, che prevedevano sostanzialmente rispetto alla “Type 30” alcune modifiche peggiorative con l’impoverimento dei materiali. Ad esempio la “38” riportava generalmente il taglio del quillon (il classico riccio presente nella guardia), mentre la “99” il fodero in legno. In particolare, la baionetta in argomento, presenta una bellissima impugnatura in legno ciliegio maculato, la lama “a specchio” cosiddetta “bianca” senza brunitura, come invece presente nelle versioni successive. Ciò indica anche, come la fattura della stessa, sia riconducibile agli inizi del ‘900. Inoltre, al tallone della lama, reca il punzone dell’arsenale predetto che raffigura “tre palle di cannone sovrapposte”, mentre sulla testa la matricola militare “(I)65094”, che la riconduce come dotazione della marina imperiale. Il fodero in robusto metallo annerito con classico anello presente nei pressi dell’imboccatura della lama. Complessivamente si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno, con bottone di sgancio e molla perfettamente funzionanti, per essere inastata su omologo moschetto. Misure: lunghezza totale = 530 mm; lunghezza baionetta = 514 mm; lunghezza lama = 400 mm. Valore 390,00 euro

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INTERESSANTE “WAKIZASHI” NIPPONICO FATTURA DI “YARINOHANZO” ANNI 2000 CHE E’ STATO REALMENTE UTILIZZATO NELLA PRATICA DELL’ARTE MARZIALE DEL “KENJUTSU” (GIAPPONE POST-BELLICO)

Interessante “WAKIZASHI” ovvero “spada corta” giapponese fattura anni 2000 del noto fornitore italiano ed importatore dal Giappone “YariNoHanzo”, acquistata ed utilizzata realmente da maestri nella pratica di “KENJUTSU” (l’arte marziale nipponica della spada) presso i loro “dojo” di allenamento. La spada presenta caratteristiche tecniche di “elevati” standard come:

  •  lama “maru kitae” con bohi in acciaio “AISI1060” ad alto tenore di carbonio - ripiegato;

  •  saya in legno laccato nero lucido, “tsuka ito” nero e “samegawa” (pelle di razza) bianca.

 

La lama non presenta l’affilatura come previsto peraltro dai regolamenti di importazione in Italia direttamente dal Giappone e può essere liberamente detenuta da chiunque senza denunce o permessi di P.S.. Il filo della spada può essere tuttavia ripristinato in qualsiasi momento. Ovviamente, non ha nulla a che vedere con le “cineserie” da esposizione realizzate con acciai “commerciali” e materiali scadenti o lame utilizzate dai “principianti” nello “IAI-JUTSU” (arte dell’estrarre la spada giapponese), che possono permettersi caratteristiche “basiche” nella tempra dell'acciaio. Inoltre, avendo questa spada combattuto realmente negli allenamenti fra “professionisti”, presenta un solo piccolo segno da contatto sulla lama di poco conto nella parte centrale (vedasi giuste immagini postate) e, nel complesso, è in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione. La stessa è stata personalmente ritirata da maestro di “kenjutsu” dal sottoscritto che ha dismesso la propria attività. Fornita con fodera in tessuto nero. Misure: lunghezza totale con saya = 660 mm; lunghezza wakizashi = 630 mm; lunghezza lama = 460 mm. Valore 250,00 euro

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KATANA MODELLO “ASAKURA” SERIE “YARINOHANZO” FATTURA SUCCESSIVA ANNI 2000 MODIFICATA CON LAMA “PROFESSIONALE” REALIZZATA IN ACCIAIO “AISI 1095” (GIAPPONE POST-BELLICO)

Katana modello “ASAKURA” serie “YARINOHANZO” fattura successiva agli anni 2000 modificata con lama “professionale” realizzata in acciaio “AISI 1095” ad alto tenore di carbonio, rispetto alla versione “tradizionale” della casa, che esce con una lama in acciaio “AISI 1045”. La spada nipponica in argomento presenta le seguenti caratteristiche tecniche:

  •  lama: “maru kitae” con bohi, in acciaio “AISI 1095” ad alto tenore di carbonio;

  •  saya; in legno laccato nero lucido, tsuka ito nero;

  •  samegawa: in pelle di razza bianca;

  •  tsuba: in ferro;

  •  hamon: in stile "notare";

  •  sori: 2,2 cm;

  •  bohi: singolo;

  •  peso: 1.348 grammi con saya - 1.132 grammi senza saya.

 

La lama non presenta l’affilatura come previsto peraltro dai regolamenti di importazione in Italia direttamente dal Giappone e può essere liberamente detenuta da chiunque senza denunce o permessi di P.S.. Il filo della spada può essere tuttavia ripristinato in qualsiasi momento. Ovviamente, non ha nulla a che vedere con le varie “cineserie” da esposizione realizzate con acciai “commerciali” e materiali scadenti o lame utilizzate dai “principianti” nello “IAI-JUTSU” (arte dell’estrarre la spada giapponese), che possono permettersi caratteristiche “basiche” nella tempra dell'acciaio. La katana si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione. Misure: lunghezza totale = 1005 mm; lunghezza lama = 725 mm. Valore 300,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE D’ASSALTO IN DOTAZIONE AD UN MILITARE DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DELL’ESERCITO FRANCESE UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “FRANCO-TEDESCO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1918” - MARCATO - CON EXPERTISE (FRANCIA WW1)

Estremamente raro pugnale d’assalto in dotazione ad un militare dei reparti speciali “assaltatori” di fanteria dell’Esercito francese utilizzato in trincea sul fronte “franco-tedesco” durante il primo conflitto bellico “1914-1918. In particolare, l’affascinante cimelio, è stato realizzato in forma pressoché “artigianale” ovvero “manufatto”, scorciando e modificando un robusto coltello da macellaio “coevo” dei primi del novecento, per renderlo il più “dirompente” ed efficiente possibile nel “corpo a corpo”, giacché allo scoppio del primo conflitto bellico non vi erano pugnali da trincea “standardizzati” d’arsenale, che faranno il loro esordio non prima del “1916-1917”. Di chiara fattura francese, il pugnale presenta un’impugnatura liscia “classica” in legno, in voga all’ora nella maggior parte dei pugnali d’assalto realizzati “a mano” in Europa, con un “terminale” rivestito in cuoio posto sulla testa, che aveva il compito di fissare l’impugnatura al codolo interno della lama. A seguire, una guardia ovale e concava realizzata in lega di metallo, tipo sciabola ottocentesca, inserita per proteggere l’arto durante il “menare” fendenti sul corpo del nemico, con una lama, come pocanzi detto “ricavata”, in acciaio di ottima qualità marcata “ANCIER FUNDU GARANTI” (“ACCIAIO FUSO GARANTITO”) e “incattivita” dalla punta curva, per strappare la carne dell’avversario una volta infilzato. Il cimelio in argomento, costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica della “grande guerra” (WW1) per come si è combattuta e si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. Privo di fodero, giacché, inizialmente, in guerra ne erano sprovvisti e fissati al cinturone dei soldati mediante apposite legature “ad hoc”. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 320 mm - lunghezza lama = 200 mm. Valore 450,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE D’ASSALTO “TRUSSON” MODELLO 1915 CON LAMA A SEZIONE “ROMBOIDALE” IN DOTAZIONE AI MILITARI DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DELL’ESERCITO FRANCESE UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “FRANCO-TEDESCO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1918” - CON EXPERTISE (FRANCIA WW1)

Estremamente raro ed affascinante pugnale d’assalto “TRUSSON” modello 1915 in dotazione ai militari dei reparti speciali “assaltatori” di Fanteria dell’Esercito francese utilizzato in trincea sul fronte “franco-tedesco” durante il primo conflitto bellico “1914-1918”. Il cimelio è stato realizzato agli inizi del conflitto nel 1915, presenta l’impugnatura liscia in legno a mo’ di “manico di lima” (questo modello peraltro è stato quello che ha ispirato la nascita del pugnale modello 1918 cosiddetto “manico di lima” per gli “arditi” italiani e tutti i pugnali da trincea dei vari stati “SUI GENERIS”) la guardia è in acciaio, ma il vero spettacolo e notevole rarità sta nella lama che presenta una sezione romboidale giacché la stessa è stata ricavata a forma di “romboide” irregolare. Sulla lama reca la marcatura “TRUSSON BREVETÉ S.O.D.G. ACIER FONDU” che vuol dire “TRUSSON BREVETTO SENZA GARANZIE STATALI ACCIAIO FUSO”, infatti l’abbreviazione “S.O.D.G.” sta per "BREVETÉ SANS GARANTIE DU GOUVERNEMENT". Questa tipo di marcatura/brevetto, per legge, fu introdotta per la prima volta in Francia nel 1844 e fu utilizzata fino al 1968. Il pugnale inoltre, come la maggior parte di quelli introdotti sino al 1916, non presenta un suo fodero specifico. Il cimelio in parola, costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica della “Grande Guerra” (WW1) per come si è combattuta e si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. Fornito con expertise. Misure: lunghezza pugnale = 325 mm; lunghezza lama = 195 mm. Valore 1300,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE D’ASSALTO IN DOTAZIONE AD UN MILITARE DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DELL’ESERCITO FRANCESE UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “FRANCO-TEDESCO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1918” - MARCATO - CON EXPERTISE (FRANCIA WW1)

Estremamente raro pugnale d’assalto in dotazione ad un militare dei reparti speciali “assaltatori” di fanteria dell’Esercito francese utilizzato in trincea sul fronte “franco-tedesco” durante il primo conflitto bellico “1914-1918. In particolare, l’affascinante cimelio, è stato realizzato in forma pressoché “artigianale” ovvero “manufatto”, scorciando e modificando un robusto coltello da macellaio “coevo” dei primi del novecento, per renderlo il più “dirompente” ed efficiente possibile nel “corpo a corpo”, giacché allo scoppio del primo conflitto bellico non vi erano pugnali da trincea “standardizzati” d’arsenale, che faranno il loro esordio non prima del “1916-1917”. Di chiara fattura francese, il pugnale presenta un’impugnatura liscia “classica” in legno, in voga all’ora nella maggior parte dei pugnali d’assalto realizzati “a mano” in Europa, con un “terminale” rivestito in cuoio posto sulla testa, che aveva il compito di fissare l’impugnatura al codolo interno della lama. A seguire, una guardia ovale e concava realizzata in lega di metallo, tipo sciabola ottocentesca, inserita per proteggere l’arto durante il “menare” fendenti sul corpo del nemico, con una lama, come pocanzi detto “ricavata”, in acciaio di ottima qualità marcata “ANCIER FUNDU GARANTI” (“ACCIAIO FUSO GARANTITO”) e “incattivita” dalla punta curva, per strappare la carne dell’avversario una volta infilzato. Il cimelio in argomento, costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica della “grande guerra” (WW1) per come si è combattuta e si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. Privo di fodero, giacché, inizialmente, in guerra ne erano sprovvisti e fissati al cinturone dei soldati mediante apposite legature “ad hoc”. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 320 mm - lunghezza lama = 200 mm. Valore 450,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE D’ASSALTO IN DOTAZIONE AD UN MILITARE DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DELL’ESERCITO FRANCESE RICAVATO IN ARSENALE SCORCIANDO E MODIFICANDO UNA “SABRE BRIQUET” ED UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “FRANCO-TEDESCO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1918” - CON EXPERTISE (FRANCIA WW1)

Estremamente raro pugnale d’assalto in dotazione ad un militare dei reparti speciali “Assaltatori” di Fanteria dell’Esercito Francese ricavato scorciando e modificando in arsenale bellico francese una vecchia “sabre briquet” ovvero un tipo di sciabola inizialmente (nel 1804) in dotazione a tutti i corpi di Fanteria della Guardia imperiale napoleonica (granatieri, cacciatori ed artiglieri) e, successivamente (dal 1812) circoscritta ai soli “sottufficiali” e “tamburini” dei granatieri della Guardia della “Grande Armata”. Il “notevole” cimelio storico presenta l’impugnatura realizzata in un unico pezzo di ottone lavorato e sagomato sulla presa a forma di cordone, con il braccio della mezza crociera terminante in un ricciolo rivolto verso il dorso della lama mozzato e ridefinito. Infatti, nell'insieme, l'arco “para-mano” e la guardia ricordavano la forma dell'acciarino cioè quella di “fungo” montato a quel tempo sui moschetti, da cui prende il nome in “sabre briquet” ("sciabola acciarino"). La lama è stata realizzata in un robusto acciaio cosiddetto di “Klingenthal” (nota località tedesca della Sassonia da dove proveniva l’acciaio), scorciata e acuminata “scrupolosamente” per rendere efficace il pugnale nell’impiego in trincea. Privo di fodero come spesso accadeva per i pugnali soprattutto utilizzati nei primi anni di guerra tra il 1914 ed il 1916, lo stesso è stato impiegato in trincea sul fronte “franco-tedesco” e costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica della “grande guerra” (WW1). Lo stesso si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 425 mm - lunghezza lama = 295 mm. Valore 370,00 euro

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RARO PUGNALE D’ASSALTO IN DOTAZIONE AI MILITARI DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DELL’ESERCITO FRANCESE UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “FRANCO-TEDESCO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1918” RICAVATO SCORCIANDO IN ARSENALE UNA BAIONETTA DA FUCILE LEBEL MOD. 1886 COSIDDETTA “ROSALIE”- CON EXPERTISE (FRANCIA WW1)

Raro ed affascinante pugnale d’assalto in dotazione ai militari dei reparti speciali “Assaltatori” di fanteria dell’Esercito francese utilizzato in trincea sul fronte “franco-tedesco” durante il primo conflitto bellico “1914-1918”. Il cimelio è stato realizzato agli inizi del conflitto bellico (1914-15) scorciando in arsenale una baionetta da fucile LEBEL modello 1886 soprannominata in gergo “ROSALIE”. In particolare, presenta l’impugnatura liscia in metallo “classica” della baionetta in argomento, mentre gli sono stati asportati i sistemi di fissaggio al fucile, per renderlo più “leggero”, maneggevole e meno ingombrante come pugnale. La bellissima lama di tipo “cruciforme” è stata foggiata in acciaio ed è stata ridotta nella sua lunghezza naturale e riacuminata “ad hoc”. Infine, dalla baionetta iniziale, è stato recuperato anche il fodero in metallo riducendolo di lunghezza, ma prediligendo di questi la parte terminale. Il cimelio in parola, costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica della “Grande Guerra” (WW1) per come si è combattuta e si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 388 mm; lunghezza pugnale = 360 mm; lunghezza lama = 240 mm. Valore 350,00 euro

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RARO LOTTO D’EPOCA DEL "FASCISMO FRANCESE" OVVERO DELLA COSIDDETTA “REPUBBLICA VICHY” DI UN APPARTENENTE ALLA “CHANTIERS DE LA JEUNESSE FRANÇAISE (CJF)” COMPOSTO DA PUGNALE MODELLO 1940 E FREGIO IN TESSUTO DI 2’ TIPO PER UNIFORME – CON EXPERTISE (FRANCIA WW2)

Raro e interessante lotto d'epoca del "FASCISMO FRANCESE" ovvero della cosiddetta “REPUBBLICA VICHY” di un appartenente alla “CHANTIERS DE LA JEUNESSE FRANÇAISE (CJF)” composto da pugnale modello 1940 e fregio in tessuto di 2’ tipo per uniforme. In particolare, il pugnale d’ordinanza previsto per la “CJF” si presenta con impugnatura costituita in alluminio e lama in acciaio, dove al tallone è previsto uno “scalino”, presente soltanto negli esemplari “originali” d’epoca. Completo di “giusto” fodero in cuoio previsto, dove il possessore, verosimilmente a fine ostilità (dopo il 1945), ha apportato una modifica “personalizzata” aggiungendo” un “appendino” triangolare metallico e cucendolo al cuoio del cinturino, per poterlo appendere sulla parete della propria abitazione, come da tradizione “coeva”. L’altro cimelio che compone il lotto è un’insegna in stoffa “distintiva” ovvero fregio della “CJF”, che andava cucita sul petto a destra dell’uniforme prevista. La stessa non presenta la dicitura “CJF”, pertanto trattasi di 2’ tipo adottata dall’Organizzazione giovanile fascista, verso la fine del 1941. Il lotto così come composto “genuino” ed “intoccato”, proviene dalla Francia e risulta essere una delle “FONTI MATERIALI” più importanti d’epoca ed in particolare della Francia meridionale, governo satellite del “TERZO REICH” tedesco.

CENNI STORICI: L'organizzazione “CHANTIERS DE LA JEUNESSE FRANÇAISE (CJF)” spesso chiamata “Campi della gioventù” fu un'istituzione paramilitare francese attiva dal 1940 al 1944. Luogo di formazione e supervisione della gioventù francese, fortemente impregnato dei valori della “Rivoluzione Nazionale” sostenuti dal governo Pétain nella Repubblica cosiddetta di “Vichy”. Guidati dal generale Joseph de La Porte du Theil sostenitore del fatto che “la formazione morale andava ricercata essenzialmente nel culto dell'onore e nella pratica della convivenza; l'allenamento virile, che peraltro crea una felice predisposizione allo sviluppo morale, doveva essere legato all'allenamento fisico. L'incorporazione di norme richiedeva quindi la pratica. Sapersi comportare era un precetto di dignità morale, ma richiedeva la padronanza di un corpo. La sciatteria, l'indisciplina, la pigrizia della Francia del 1940 erano morali, anche fisiche. Non si poteva fare la guerra con un popolo che non sapeva come comportarsi e che non aveva muscoli”. Scoutismo, sport e giochi erano quindi destinati ad integrarsi in un più ampio progetto ideologico in cui la formazione alla disciplina, all'autorità e all'obbedienza partecipavano alla “ripresa” del Paese.

Il lotto si presenta complessivamente in “OTTIME” condizioni di conservazione, con pugnale ancora in patina d’epoca, ed entrambi i cimeli senza mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure pugnale: lunghezza totale = 300 mm; lunghezza pugnale = 260 mm; lunghezza lama = 152 mm. Fregio in tessuto: 80 mm x 68 mm. Valore 650,00 euro

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RARA DAGA DA PARATA PER UFFICIALE DELLA MARINA SOVIETICA MARCATA DAL SUO FABBRICANTE CON ANNO DI COSTRUZIONE E MATRICOLA MILITARE – CON EXPERTISE (U.R.S.S. WW2 E POST)

Bellissima e rara daga da parata per Ufficiale della Marina Sovietica, realizzata nel 1978 dalla fabbrica “BULAT”. La stessa non differisce nel modello, da quelle in dotazione nei primi anni ‘40, giacché essendo stata l’Unione Sovietica potenza vincitrice del secondo conflitto bellico (WW2), non ha mai avuto l’obbligo di cambiare il proprio armamento e/o equipaggiamento. Pertanto, questo modello di daga, è stata corredo degli Ufficiali bolscevichi di Marina fin dai primissimi anni ‘40 sino alla fine degli anni ‘80 ed infatti, reca le insegne sovietiche del regime comunista, mai variate nel corso di quegli anni. La lama si presenta in finissimo acciaio, oltre al marchio del fabbricante sul fronte e l'anno di costruzione 1978, reca al verso sul tallone, il numero "60999" ovvero la matricola militare. Il fodero è rivestito di pelle nera completo di puntale, fascia centrale con l'anello e imboccatura in pregiato ottone. Sull'imboccatura è incisa l'ancora della Marina e sul verso, un veliero in navigazione. L'unica guardia è realizzata in metallo dorato. L'impugnatura in legno chiaro è completata del bottone di apertura e del cappuccio con inciso lo stemma dell'URSS e una stella (rossa) posta in cima, sulla testa. Trattasi di una daga molto rara ed apprezzata dai collezionisti di materiale sovietico e armi bianche in generale, che si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Provenienza da sito "MyMilitaria" di Gian Domenico Carstulovich. Fornita con expertise. Misure: lunghezza totale = 345 mm; lunghezza lama = 212 mm. Valore 470,00 euro

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RARO E GROSSO “COLTELLO-MACHETE” COSIDDETTO “U.S. MODEL 1917 C.T. - BOLO KNIFE” IN DOTAZIONE AI MILITARI DELL’ESERCITO STATUNITENSE (U.S.A. WW1 E WW2)

Raro ed affascinante grosso “coltello-machete” cosiddetto “U.S. MODEL 1917 C.T. - BOLO KNIFE” in dotazione ai militari dell’esercito statunitense. Lo stesso fu realizzato come versione migliorativa nel 1917 (variante della “1917” cosiddetta “1917 C.T.”) ed equipaggiò i soldati americani sia nella parte finale del primo conflitto bellico mondiale (WW1) che durante le varie fasi del secondo (WW2). Il cimelio presenta l’impugnatura costituita da due guancette in legno fissate tramite rivetti robusti, sul telaio in acciaio. Anche la guardia e la lama dalla forma cosiddetta a “foglia larga”, sono state realizzate in un robusto acciaio adatto al fine “primario” per cui nacque e cioè quello di rimuovere cespugli ed arbusti. Sul tallone della lama è riportata la marcatura ““U.S. MOD. 1917 C.T.”, mentre al verso la sigla del fabbricante “PLUMB ST. LOUIS” che sta per “Fayette R. Plumb Inc.”, la cui fabbrica era a “St. Louis nel Missouri”. Infine, il fodero originale e coevo, è stato realizzato in tela spessa, rinforzata con della pelle sulla parte terminale e presenta i giusti supporti metallici al verso, sul passante, per l’aggancio al cinturone. Infine, reca sulla pelle la giusta marcatura della casa produttrice d’epoca cioè “BRAUER BROS 1918”.

CENNI STORICI: Il “bolo”, come messo in servizio, è un pesante coltello, utile per rimuovere cespugli o appuntire paletti in legno, ed, in casi estremi, indispensabile nel combattimento “corpo a corpo”. La sua distribuzione alle truppe statunitensi iniziò subito dopo il termine della guerra “ispano-americana”, ovvero quando le unità dislocate per la "pacificazione" nelle Filippine dovettero affrontare, oltre agli uomini, anche la giungla. Per aprirsi la strada nella giungla, le popolazioni locali usavano un lungo e pesante coltello, che gli spagnoli chiamavano "bolo" (termine probabilmente ripreso dalla lingua locale). Esso, all'occasione, diventava estremamente efficace anche nel ruolo di arma, come fu ben presto evidente durante i combattimenti sostenuti dalle truppe statunitensi contro i “Moros” filippini. Incidentalmente, la stessa lezione gli spagnoli l'avevano già appresa a Cuba all'inizio (1868) dei moti insurrezionali per l'indipendenza cubana che sarebbero poi sfociati nella guerra “ispano-americana”, anche se, in quell'occasione, lo strumento dal duplice uso aveva il nome di "machete". Ovviamente negli Stati Uniti il nome marziale diventa quello dell'oggetto che meglio, e più ... da vicino, si è visto usare. Vari sono i modelli messi in campo, adottati ufficialmente e non. La forma definitiva arriva nel 1910, con un modello prodotto presso l'Arsenale di Springfield tra il 1910 ed il 1918 in ben “59.095” esemplari, molto ben rifinito, dotato di un pulsante che aggancia un dente di ritegno presente sulla guaina in legno rivestito in canapa con puntale in cuoio, prodotta per lo più presso l'Arsenale di Rock Island. L'ingresso degli Stati Uniti nella Prima Guerra mondiale fa impennare la richiesta di materiali d'armamento, bolo incluso, ma le capacità produttive dell'Arsenale di Springfield non sono illimitate, quindi per la sua produzione ci si rivolge a manifatture private. Per accelerare la produzione si apportano alcune semplificazioni, che giustificano la nuova denominazione di modello 1917. La più rilevante consiste nell'eliminazione, anche per motivi tattici, del pulsante di sgancio (il dente di ritegno presente sulla guaina resta al suo posto), le parti metalliche vengono profondamente brunite, le guance in legno dell'impugnatura hanno un aspetto più rozzo. Ma le dimensioni e la funzionalità della grossa lama senza sguscio ad un filo e controfilo restano invariate rispetto al modello 1910, le cui caratteristiche sono ormai molto diverse da quelle del bolo filippino da cui tutto ha avuto origine. La produzione è affidata alle ditte Fayette R. Plumb, American Cutlery Co. e Bartlett Edge Tool Co., ed ognuno di loro indica chiaramente il proprio nome sul tallone delle sue armi, assieme all'anno di produzione. Una ulteriore versione, il modello “1917 CT”, adotta, come ulteriore semplificazione per la produzione, il pomo realizzato di pezzo per fucinatura col codolo e non più unito ad esso per brasatura.

Il coltello in argomento si presenta come una straordinaria “FONTE MATERIALE” alleata dell’epoca in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza coltello = 375 mm, lunghezza lama = 260 mm. Valore 350,00 euro

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RARO PUGNALE D’ASSALTO IN DOTAZIONE AI MILITARI DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DELL’ESERCITO FRANCESE UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “FRANCO-TEDESCO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO “1914-1918” RICAVATO SCORCIANDO E MODIFICANDO UNA BAIONETTA DA FUCILE BERTHIER MOD. 1892 (FRANCIA WW1)

Raro ed affascinante pugnale d’assalto in dotazione ai militari dei reparti speciali “Assaltatori” di fanteria dell’Esercito francese utilizzato in trincea sul fronte “franco-tedesco” durante il primo conflitto bellico “1914-1918” ricavato scorciando e modificando una baionetta da fucile BERTHIER mod. 1892. Il cimelio è stato realizzato agli inizi del conflitto bellico (1914-15), la lama della baionetta è stata accorciata ad una lunghezza pari a 24 cm da iniziale prevista di 51 cm, al fine di renderla meno ingombrante e trasformarla in pugnale d’assalto. Altresì le è stato smontato il “quillon” (riccio di guardia) per poi essere rimontato ruotandolo di 180° e formare una guardia essenziale “para-mano”, per una migliore impugnatura dello stesso in trincea, asportandole anche il pulsante di comando del dente di fissaggio all'apposito supporto del fucile. Il lavoro è stato eseguito in maniera professionale, il che fa propendere per una produzione almeno in “piccola serie”, probabilmente modifiche eseguite dall'armaiolo del reparto. Infine, privo di fodero, il cimelio in parola costituisce una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza storica della “Grande Guerra” (WW1) per come si è combattuta e si presenta in “OTTIME/MOLTO BUONE” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso.  Misure: lunghezza totale = 355 mm; lunghezza lama = 240 mm. Valore 190,00 euro

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RARISSIMO PUGNALE DA TRINCEA AMERICANO COSIDDETTO “TRENCH KNIFE” MODELLO “U.S. L.F. & C. 1917” ANCHE CONOSCIUTO IN GERGO COME “KNUCKLE DUSTER” OVVERO “PUGNO DI FERRO” COMPLETO – CON EXPERTISE (U.S.A. WW1 E WW2)

Rarissimo pugnale da trincea americano cosiddetto “TRENCH KNIFE” modello “U.S. L.F. & C. 1917” anche conosciuto in gergo come “KNUCKLE DUSTER” ovvero “PUGNO DI FERRO”. L’affascinante cimelio è stato realizzato dal più importante produttore americano dell’epoca “sui generis” e cioè da “LANDERS, FRARY & CLARK” la quale azienda aveva sede a New Britain nel Connecticut (U.S.A.) all’inizio del 1917 ed equipaggiò i soldati americani spediti a combattere in Europa. Lo stesso presenta un’importante impugnatura leggermente sagomata in un robusto legno scuro, con a protezione della mano una spettacolare guardia, altrettanto robusta, realizzata in acciaio brunito a forma di “noccoliera” o “tirapugni”, dove è riportata la marcatura con la sigla del fabbricante “U.S. L.F. & C. 1917”. Reca una lama triangolare in acciaio brunito da 9 pollici, che conserva oltre il 90% della sua finitura originale. Il fodero, invece, è stato realizzato con parti metalliche in lega ferrosa (magnetico al 100%) e cuoio “tinto” in verdone militare, ancora presente al verso l’attacco “classico” metallico originale, per cinturone. Trattasi senza dubbio alcuno del pugnale americano più “devastante” realizzato negli anni ‘20, per infilzare e colpire contemporaneamente il nemico, nelle fasi di assalto in trincea. Vista l’efficienza dimostrata, molti di questi furono “re-impiegati” anche durante il secondo conflitto bellico, sia dall’Esercito statunitense che dai suoi avversari, che nell’occasione ne fecero preda bellica durante il primo conflitto, come ad esempio la Germania.

 

CENNI STORICI: L'American Expeditionary Forces (AEF) fu un contingente militare dell'Esercito degli Stati Uniti d'America inviato in Europa durante la prima guerra mondiale (WW1) a sostegno delle forze della “Triplice Intesa”, in seguito alla dichiarazione di guerra statunitense all'Impero tedesco, avvenuta il 6 aprile 1917. Per l’occasione, ovvero lo scenario di guerra che li aspettava in Europa e cioè quello da “trincea”, i soldati facenti parte del contingente in argomento furono equipaggiati, inizialmente, con l’innovativo pugnale da trincea “U.S. L.F. & C. 1917” che fu prodotto proprio per l’occasione. Sul finire della guerra, durante il 1918, venne introdotto anche il modello successivo, ovvero “U.S. 1918 L.F. & C-1918” detto anche “MARK 1”, che differiva per alcune modifiche sulla lama e nell’impugnatura, oltre che di dimensioni ridotte rispetto al modello precedente.

 

Il cimelio in argomento, che ha più di 100 anni alle spalle, si presenta “genuino” in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, non alterato né ripulito, con qualche “giusto” graffio sull’impugnatura e sul fodero, visto l’effettivo impiego in trincea ed il tempo trascorso. Fornito con expertise incluso, versus le “innumerevoli” copie postume presenti attualmente sul mercato e “spacciate” per esemplari coevi d’epoca. Misure: lunghezza complessiva = 380 mm; lunghezza pugnale = 335 mm; lunghezza lama = 207 mm; larghezza dell’impugnatura con guardia = 110 mm. Valore 1100,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO DA REPERIRE COSÌ PUGNALE DA TRINCEA AMERICANO COSIDDETTO “TRENCH KNIFE - MARK I” MODELLO “U.S. 1918 L.F. & C.” ANCHE CONOSCIUTO IN GERGO COME “KNUCKLE DUSTER” DI 2’ TIPO - COMPLETO E PREDA BELLICA TEDESCA PUNZONATO “WAFFENAMT” SU LAMA - CON EXPERTISE (U.S.A. WW1 E GERMANIA WW2)

PREMESSA: il “TRENCH KNIFE - MARK I” modello “U.S. 1918 L.F. & C.” in argomento è parte “integrante” della mia collezione privata.

 

Estremamente raro da reperire così pugnale da trincea americano cosiddetto “TRENCH KNIFE - MARK I” modello “U.S. 1918 L.F. & C.” anche conosciuto in gergo come “KNUCKLE DUSTER” ovvero “pugno di ferro”di 2’ tipo. L’affascinante cimelio è stato realizzato dal più importante produttore americano dell’epoca “sui generis” e cioè da “LANDERS, FRARY & CLARK” la quale azienda aveva sede a New Britain nel Connecticut (U.S.A.) durante il 1918 ed equipaggiò, in evoluzione al “KNUCKLE DUSTER” di “primo tipo” ovvero il modello “U.S. - L.F. & C. 1917”, i soldati americani spediti a combattere in Europa. Lo stesso presenta un’importante impugnatura dove è riportata la marcatura con la sigla del fabbricante “U.S. 1918 L.F. & C.-1918” leggermente sagomata, con una “spettacolare” guardia a forma di “noccoliera” o “tirapugni” a protezione della mano, realizzata in un unico “monoblocco” di robusto ottone. Reca una lama cosiddetta “a foglia” molto spessa in acciaio da 6 ¾ pollici, dove al tallone, questo è il motivo dell’essere catalogato come “estremamente raro”, reca il “WaffenAmt” e cioè il punzone da banco “WaA253” d’epoca nazista, posto tra il 1935 ed il 1940 e quindi riutilizzato ad appannaggio di militari della WEHRMACHT tedesca, sotto il “TERZO REICH”. Infatti, il pugnale in argomento, fu “preda bellica” delle Forze Armate germaniche durante il primo conflitto mondiale (WW1). Il fodero, invece, trattasi di un modello “classico” da coltello o baionetta U.S.A. impiegato durante la WW1, realizzato con parti metalliche verniciate in verdone militare e verosimilmente “adattato” dal combattente americano al pugnale per praticità, rispetto a quello normalmente fornito. Assieme al suo “predecessore” (cioè il modello 1917), questo “Trench Knife” trattasi senza dubbio alcuno del pugnale americano più “devastante” realizzato negli anni ‘20, per infilzare e colpire contemporaneamente il nemico, nelle fasi di assalto in trincea. Vista l’efficienza dimostrata, molti di questi furono “re-impiegati” anche durante il secondo conflitto bellico, sia dall’Esercito statunitense che dai suoi avversari, che nell’occasione ne fecero “preda bellica” durante il primo conflitto, come ad esempio la Germania.

 

CENNI STORICI: l'US Model 1918 “Mark I” Trench Knife è stato il secondo grande "Knuckle Knife" ad essere ufficialmente adottato e rilasciato alle forze armate statunitensi. È stato sviluppato per l'uso nell'orribile guerra di trincea che ha caratterizzato lo stallo sul fronte occidentale durante l'ultima parte della prima guerra mondiale e ha visto l'uso non solo lì, ma anche durante la seconda guerra mondiale. Il coltello è stato prodotto negli Stati Uniti da Henry Disston & Sons (H.D. & S.), Landers, Frary & Clark (L.F. & C.) e Oneida Community Ltd (O.C.L.). Questi coltelli sono stati prodotti anche in Francia e sono contrassegnati con i soliti marchi “1918” e “US”, oltre ad “Au Lion” sulla lama. Non è noto se questo marchio fosse il marchio di un produttore o semplicemente un motto. Il coltello da trincea US M-1918 Mark I è facilmente identificabile grazie alla sua grande protezione ed impugnatura in stile "nocca d'ottone". I coltelli misuravano 11 ¾" di lunghezza complessiva, con una lama stile pugnale da 6 ¾". Le impugnature in ottone erano contrassegnate con il marchio “US 1918” e con il nome o le iniziali del produttore.

 

Il cimelio in argomento, che ha più di 100 anni alle spalle, si presenta “genuino” in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, non alterato né ripulito, con qualche “giusto” graffio sull’impugnatura e sul fodero, visto l’effettivo impiego in trincea ed il tempo trascorso. Fornito con expertise incluso, versus le “innumerevoli” copie postume presenti attualmente sul mercato e “spacciate” per esemplari coevi d’epoca. Misure: lunghezza complessiva = 310 mm; lunghezza pugnale = 295 mm; lunghezza lama = 175 mm. Valore ***TRATTATIVA PRIVATA***

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COLTELLO AMERICANO DA COMBATTIMENTO TIPO "KA-BAR MODELLO 1941" PER MARINES E ALTRI CORPI STATUNITENSI CON FODERO MODERNO (U.S.A. WW2 E SUCCESSIVE GUERRE)

Interessante pugnale o meglio detto “coltello da combattimento" tipo "Ka-Bar modello 1941" per equipaggiamento dei Marines statunitensi durante il secondo conflitto bellico mondiale (WW2). Nel 1941, dopo l’entrata in guerra degli USA, la Ka-Bar sottopose allo “UNITED STATES MARINE CORPS” un suo prototipo di coltello da combattimento ad utilità generica che venne prontamente adottato come arma d’ordinanza dei Marines e poi prodotto su licenza, anche dalla Camillus. Venne, successivamente, distribuito su richiesta anche all'Esercito, alla Marina, alla Guardia Costiera ed ai gruppi di Demolizione Subacquea. In particolare, essendo venuto in possesso di questo coltello privo di suo fodero “coevo” d’epoca, per completarlo degnamente, mi sono rivolto direttamente alla fabbrica Ka-Bar negli Stati Uniti, dove ho acquistato un fodero di fattura moderna, ma “identico” a quello che veniva utilizzato all'epoca. Questo è anche il motivo per cui il coltello in argomento, viene venduto al di sotto del suo reale valore “medio” di mercato attuale, che si aggira intorno ai 350 euro, qualora fosse stato asservito da un fodero originale d’epoca. Lo stesso si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, seppur logicamente “vissuto” nell'impugnatura e nella lama, visto il suo reale impiego in guerra. Misure: lunghezza totale = 330 mm - lunghezza lama = 178 mm. Valore 270,00 euro

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RARO “COLTELLO DA COMBATTIMENTO KA-BAR MODELLO 1219C2” PRODOTTO A PARTIRE DAL 1941 ED IN DOTAZIONE AI “UNITED STATES MARINE CORPS” (U.S.A. WW2 E SUCCESSIVE GUERRE)

Raro ed interessante pugnale o cosiddetto “coltello da combattimento KA-BAR modello 1219C2” prodotto a partire fin dal 1941 per equipaggiamento dei Marines statunitensi durante il secondo conflitto bellico mondiale (WW2).

 

CENNI SORICI: Ka-bar (marchio come ka-bar, pronunciato/ k eɪ b ɑːr / ) è il nome popolare dato al “coltello da combattimento” modello 1941 prima adottato dallo “UNITED STATES MARINE CORPS” nel novembre 1942 ovvero “coltello da combattimento 1219C2”, che in seguito fu denominato come “USMC Mark 2 combat knife” e, successivamente, venne adottato anche dalla Marina degli Stati Uniti come coltello multiuso della “U.S. NAVY Mark 2”. Inoltre Ka-Bar, è anche il nome della relativa società produttrice di coltelli ovvero 1219C2 la Ka-Bar Knives., Inc. (ex Union Cutlery Co.), di Olean, New York, una filiale della Cutco Corporation. La Ka-Bar Knives., Inc., ancora in attività, attualmente produce un'ampia varietà di coltelli e posate, meglio conosciuta come Ka-Bar Fighting/Utility knife, che tradizionalmente utilizza una punta a clip in acciaio al carbonio 1095 da 7 pollici (17,8 cm) lama e manico lava-pelli. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Utica Cutlery Co., Conetta Cutlery Co., Camillus e, intorno al 1980, Ontario Knife Co., produssero tutti il ​​coltello sotto contratto per le forze armate statunitensi. Dal 1945 al 1952, la Weske Cutlery Co. di Sandusky, Ohio, acquistò parti rimanenti e invase da appaltatori di coltelli in tempo di guerra e le assemblò per la vendita commerciale, lucidando i marchi del produttore e militari e inserendoli con manici in pelle non scanalati. Sebbene WR Case realizzò due prototipi di coltelli Ka-Bar come parte di un contratto di sottomissione nel 1942-43, nessun contratto fu mai assegnato a Case per la produzione del coltello. Nel 1992, Case rilascerà un moderno commemorativo di questi prototipi, il coltello da combattimento Case XX USMC. Il coltello Case è effettivamente prodotto per Case dalla Ontario Knife Co.

Nel 1944, i Marines iniziarono a riferirsi al coltello come "KA-BAR", indipendentemente dal produttore. Questo è il motivo per cui ancor oggi, coltelli del tutto similari, prodotti anche da altre società, vengono detti comunemente “tipo KA-BAR”.

In particolare questo coltello presenta i "grappettoni" sul fodero e non i rivetti, e soprattutto le giuste marcature sul tallone della lama, ambo i versi, segno che stiamo parlando del primo tipo prodotto dal 1941 financo alla fine degli anni '70 e non dello stesso modello, prodotto dagli anni '80 in poi. Lo stesso si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, perfettamente intatto ed intonso, con brunitura originale presente al 99% sulla superficie della lama, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Sul verso del fodero, sono presenti dei residui di feltrini “incollati”, con cui è stato verosimilmente esposto a parete. Misure: lunghezza totale = 330 mm; lunghezza lama = 176 mm. Valore 450,00 euro

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COLTELLO DA COMBATTIMENTO COSIDDETTO “USN MARK 1” REALIZZATO SUL MODELLO DEL “PAL RH” PER PERSONALE DI VOLO DELLA “U.S. NAVY” ED ALCUNI REPARTI SPECIALI DELLO “U.S. ARMY” (WW2 E COREA)

Interessante e raro coltello da combattimento cosiddetto “USN MARK 1” realizzato sul modello “PAL RH” a partire dal 1940 fino al 1953. Lo stesso ha equipaggiato principalmente Il personale di volo della “U.S. NAVY” (marina statunitense) ma anche alcuni reparti speciali del “U.S. ARMY” (esercito), è stato impiegato durante il secondo conflitto mondiale (WW2) e, successivamente, durante la guerra di Corea (1950-1953).

 

CENNI STORICI: Secondo “The Official Price Guide of Collector Knives” di C Houston Price & Mark D Zaleysky, PAL è stato originariamente utilizzato come marchio dalla Utica Knife & Razor Company di Utica, NY dal 1924 al 1939 circa. I coltelli PAL di quell'epoca utilizzavano lame importate dalla Germania e le lame in genere portavano anche la parola "Germania". Un'altra società che utilizzava il nome PAL è stata fondata a Chicago nel 1934. Questa società era conosciuta come la “Pal Blade Company” di Chicago ed è stata fondata da Otto Kraus. Nel 1935 le due società "PAL" si fusero in una, conosciuta semplicemente come “PAL Cutlery Company” e aprirono uno stabilimento di produzione a Plattsburg, New York. Intorno al 1940 PAL acquistò la divisione posate della “Remington Arms Company”, compreso il loro stock esistente di coltelli e parti di coltelli completati.

Sebbene PAL fosse originariamente un produttore di coltelli tascabili, dopo l'acquisizione di Remington ha ampliato la propria gamma di prodotti per includere anche una varietà di coltelli a lama fissa. PAL ha ricevuto una serie di contratti di coltelli del governo degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale e ha prodotto migliaia di coltelli da combattimento durante gli anni della guerra. PAL ha cessato l'attività nel 1953. Il coltello da combattimento “USN Mark 1” è stato prodotto da una varietà di produttori nonché da ditte private per soddisfare il fabbisogno sul finire della WW2.

 

L’affascinante cimelio si presenta complessivamente in “OTTIME” condizioni di conservazione, con impugnatura e fodero leggermente vissuti e lama mantenuta in condizioni quasi “museali”, non presenta marcature, proviene dagli Stati Uniti. Misure: lunghezza totale = 280 mm; lunghezza coltello = 245 mm; lunghezza lama = 125 mm. Valore 310,00 euro

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RARO PUGNALE D’EPOCA SECONDO CONFLITTO BELLICO PER SOLDATI DELL’ESERCITO STATUNITENSE “UNITED STATES ARMY” RICAVATO MEDIANTE MODIFICHE APPORTATE AD UNA BAIONETTA PER GARAND M1 “ORIGINARIA” ASPORTANDO IL MECCANISMO DI INNESTO DELLA STESSA AL FUCILE E SOSTITUENDO LE GUANCETTE IN BACHELITE CON QUELLE IN LEGNO PER RENDERLO PIÙ EFFICACE DURANTE IL COMBATTIMENTO “CORPO A CORPO” AVVENUTO NEL 1944 IN NORMANDIA DURANTE L’OPERAZIONE “NEPTUNE” CONTRO LE TRUPPE TEDESCHE (U.S.A. WW2)

Raro e “stupendo” pugnale d’epoca secondo conflitto bellico (WW2) per soldati dell’esercito statunitense ovvero lo “UNITED STATES ARMY”, ricavato mediante modifiche apportate ad una “classica” baionetta per fucile GARAND M1. Le modifiche in parola hanno riguardato rispettivamente l’asportazione completa circa le parti del meccanismo di innesto al fucile presenti sulla baionetta, rendendola di fatto più “leggera” e sostituendo le guancette in bachelite con quelle in legno per renderla ancor più efficace “nella presa”, trasformandola di fattoi in un “devastante” e “calibrato” pugnale da utilizzare durante il combattimento “corpo a corpo”, che i soldati USA si preparavano ad affrontare durante le fasi dello sbarco in Normandia, avvenuto a partire dal 6 giugno 1944, nella cosiddetta Operazione “NEPTUNE”, contro le truppe tedesche schierate a difesa del vallo atlantico anche detto “occidentale”. In particolare, la baionetta americana “originaria” in argomento, fu realizzata nel 1943 dalla ditta “ONEIDA LTD”, vedasi giusto punzone “OL.” apposto dal fabbricante sul tallone della lama unitamente ai punzoni “U.S.” con “FLAMING BOMB” che indica come la fornitura della stessa fosse destinata all’Esercito americano e quello dell’anno di fattura cioè “1943”. Il telaio dell’impugnatura realizzato in acciaio brunito così come la lama che però ha perso buona parte della brunitura originale a seguito del frequente utilizzo, tuttavia perfettamente conservata nella sua struttura. Il fodero invece si presenta nella classica lega di metallo “leggera” verniciato di verdone con passante in tela fissato con due rivetti, alleggerito anche questi per impiego come pugnale. Aggiungere ulteriori parole su una “straordinaria” FONTE MATERIALE storica del genere non avrebbe alcun senso. Il pugnale si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione ancora in patina d’epoca non toccato e/o ripulito, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 400 mm; lunghezza pugnale = 370 mm; lunghezza lama = 250 mm. Valore 350,00 euro

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PUGNALE-BAIONETTA "U.S. M4 CAMILLUS" 1942 (U.S.A. WW2 E COREA)

Pugnale-baionetta "U.S. M4 CAMILLUS" modello realizzato a partire fin dal 1942. Lo stesso è stato impiegato durante il secondo conflitto mondiale (WW2) e, successivamente, durante la guerra di Corea (1950-1953). Si presenta in condizioni eccellenti di conservazione proviene dagli Stati Uniti e presenta tutte le "giuste" punzonature previste. Misure: lunghezza totale = 310 mm - lunghezza lama = 170 mm. Valore 370,00 euro

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PUGNALE CAMILLUS N.Y. “JET PILOT SURVIVAL KNIFE” OVVERO “COLTELLO DA SOPRAVVIVENZA PER PILOTI” DELLA "UNITED STATES AIR FORCE" – AERONAUTICA MILITARE (U.S.A. OPERAZIONE “URGENT FURY” E “PRIMA” GUERRA DEL GOLFO)

Interessante “JET PILOT SURVIVAL KNIFE” ovvero “COLTELLO DA SOPRAVVIVENZA PER PILOTI” prodotto dalla Camillus New York “fornitura militare” del 10 (ottobre) – 1983. In particolare, l’affascinante pugnale in argomento, è appartenuto ad un pilota della “UNITED STATES AIR FORCE” cioè l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti ed è stato realmente impiegato, nell’immediato nell’Operazione “URGENT FURY” per la liberazione di Grenada (isola caraibica centro-americana) dal pericolo del “comunismo” dove fece il suo “esordio” bellico fra il 25 ottobre ed il 15 dicembre 1983 e, più “intensamente”, nella “prima Guerra del Golfo” in Iraq dal 2 agosto 1990 al 28 febbraio 1991. Lo stesso è stato foggiato con impugnatura in pelle bovina conciata al vegetale, lama "con codolo passante" tranciata in acciaio AISI 1095 di “alta qualità”; fodero in pelle bovina conciata al vegetale nella cui tasca sporgente, si trova una pietra per affilare realizzata in carburo di silicio.

 

 

CENNI STORICI: La Marble ha prodotto diverse migliaia di coltelli per i test sul campo e li ha consegnati all'aeronautica americana (USAF) tra il 1957 e il 1959. Dopo il completamento dei test e della gara d'appalto tra Marble, Camillus Cutlery e Ontario Knife Company (OKC), Camillus si è aggiudicata il contratto per la fornitura del nuovo Jet Pilot Survival Knife (JPSK) al Dipartimento della Difesa invece di Marble. Camillus ha prodotto il coltello con una lama da 6 pollici dal 1959 al 1961. Nel 1961, gli aggiornamenti alle specifiche militari richiedevano una lama da 5 pollici. Camillus ha prodotto il coltello da sopravvivenza Jet Pilot con una lama da 5 pollici dal 1961 al 2006. Il suo primo impiego bellico avvenne, “notevoli” risultati, nella “Guerra del Vietnam” (dal 1959 al 30 aprile 1975) con lo scopo per il quale venne concepito. Nel 2006 la Ontario Knife Company è diventata l'attuale fornitore del DoD del Jet Pilot Survival Knife con il National Stock Number (NSN): 7340-00-098-432. L'Ontario Knife Company identifica questo coltello come 499 Air Force Survival Knife sul proprio sito web. Inoltre, OKC è l'unica azienda che vende questo coltello in commercio attualmente. In particolare, due caratteristiche specifiche del coltello: il dorso a denti di sega ed i due fori nel paramano sono stati ideati per le seguenti finalità: il dorso seghettato fa parte dei requisiti “funzionali” per questo coltello. Infatti lo stesso è stato progettato era aiutare i piloti e gli equipaggi a far uscire i loro aerei abbattuti o aiutare i primi soccorritori a estrarli dal loro aereo abbattuto. La spina seghettata è stata progettata per tagliare la pelle di alluminio che circonda le strutture dei velivoli dell'era della guerra coreana e del Vietnam. La punta affilata della clip sulla lama consente al pilota di perforare un foro nell'alluminio, quindi utilizzare il dorso del coltello come una sega frettolosa per tagliare la pelle dell'aereo durante una situazione di uscita dell'aereo.

 

Trattasi da sempre di uno dei pugnali più collezionati al mondo dai piloti di tutte le aviazioni e, più in generale, dai collezionisti di lame belliche di tutti i tempi, da non confondere assolutamente con le forniture “commerciali” e “nuove” di fabbrica, che si vendono un po' ovunque nel web e di valore “esiguo”. Si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, considerato l’effettivo impiego bellico, senza ne difetti, rotture e/o mancanze alcune. Misure: lunghezza complessiva = 275 mm; lama = 135 mm. Valore 280,00 euro

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RARA BAIONETTA FATTURA PRIMI ANNI ‘40 PER FUCILE GARAND M1 EQUIPAGGIAMENTO BELLICO PER MILITARI DELLA “ROYAL CANADIAN AIR FORCE” (“AVIAZIONE REALE CANADESE”) CHE COMBATTERONO IN DIFESA DELL’INGHILTERRA SURCLASSANDO LA LUFTWAFFE NAZISTA (CANADA WW2)

Rara baionetta per fucile GARAND M1 equipaggiamento bellico per militari della “ROYAL CANADIAN AIR FORCE” (ovvero “AVIAZIONE REALE CANADESE”) che combatterono in difesa dell’alleato Regno Unito nella cosiddetta Battaglia d’Inghilterra, surclassando, in alcuni frangenti, la flotta aerea impiegata dalla LUFTWAFFE nazista. In particolare, questa baionetta, è stata prodotta nel 1942 da “American Fork & Hoe” (marcata “AFH” al tallone della lama)  ovvero arsenale militare degli Stati Uniti (vedasi anche marcature “U.S.” con “FLAMING BOMB”), per poi, in parte, essere destinato anche all’alleato confinante. Inoltre a rendere davvero “rara” questa lama è la punzonatura “RCAF” presente sulla guardia, che di fatto l’assegna all’Aviazione Reale Canadese. La stessa è stata foggiata con impugnatura rigata in bachelite di “elegante” color nero, lama in acciaio brunito (brunitura ancora presente al 98% della superficie della lama) fodero in materiale metallico ed anche questo originale d’epoca e “mono-costruttore” con parte della punzonatura apposta già sulla lama (U.S.” con “FLAMING BOMB”). Sul verso reca inciso il numero “45”, verosimilmente eseguito “a mano” dal militare possessore, che coincide con l’anno in cui il secondo conflitto bellico (WW2) cessò definitivamente. Misure: lunghezza totale = 395 mm - lunghezza lama = 250 mm. Valore 350,00 euro

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RARA BAIONETTA PER FUCILE INGLESE “BROWN BESS MOD. 1722” POI MODIFICATA IN ARSENALE “R.S.A.F.” DOPO IL1895 PER ESSERE ADATTATA A MOSCHETTO “ENFIELD PATTERN 1853” (GUERRA D’INDIPENDENZA AMERICANA E ALTRE)

Rara, storica ed “intramontabile” baionetta per fucile inglese “BROWN BESS” modello 1722 in dotazione alla “Fanteria di linea” dell'Esercito britannico. Il notevole cimelio fu adottato nella prima metà del XVIII secolo, rimase in servizio presso le forze dell'impero britannico dal 1722 al 1865 senza soluzione di continuità, e fu impiegata nei seguenti conflitti bellici: guerre napoleoniche, guerra franco-indiana, guerra d'indipendenza americana e rivoluzione texana. Successivamente, il fucile “BROWN BESS Pattern 1922” fu rimpiazzato dal moschetto “ENFIELD Pattern 1853” e molte di queste baionette vennero modificate in arsenale presso la “Royal Small Arms Factory” (RSAF) tra il 1895 e il 1902 per essere reimpiegate financo al 1907, quando subentrò la nuova sciabola baionetta. L’affascinante baionetta in argomento è una di quelle che fu modificata (vedi “giuste” immagini postate) e riadattata al moschetto anzidetto. Reca inoltre tutte le punzonature coeve “da banco” dell’arsenale reale inglese. Per farvela breve, storicamente non esiste baionetta alcuna negli eserciti, più longeva di questa tipologia che sia stata utilizzata per quasi due secoli di Storia militare (1722-1907). La stessa è da considerarsi come una “FONTE MATERIALE” di grandissimo “prestigio” per i collezionisti di lame di tutto il mondo e si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, non ripulita né lucidata, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza complessiva = 638 mm. Valore 280,00 euro

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RARISSIMO ED ELEGANTE “BASTONE ANIMATO” MODELLO INIZIO ‘900 DA "COMANDANTE" MILITARE E/O “SIGNORE” NELLE COLONIE INGLESI COSIDDETTO "SWAGGER STICK" - CON EXPERTISE (REGNO UNITO PRE-WW1)

Rarissimo ed interessante “bastone animato” modello inizio ‘900  da "comandante" militare e/o per “signore” nelle colonie inglesi cosiddetto "SWAGGER STICK". L’affascinante cimelio storico è stato fatturato con impugnatura e fodero realizzati in elegante legno scuro finemente lavorato con intarsi ed impreziosito con fornimenti in fine ottone cesellato. Proprio dal movimento di sblocco del fornimento posto in prossimità del tallone della lama, si sgancia il fodero ed esce fuori l’anima del bastone realizzata in un robusto acciaio acuminato sull’estremità ed atto ad offendere. In particolare sulla testa dell’impugnatura un fornimento raffigura una "testa leonina" che probabilmente sta indicare lo “stemma di famiglia” del lord inglese che lo ha posseduto. Inutile aggiungere ulteriori parole su questo spettacolare e pregno di Storia bastone animato d’epoca che si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno, con movimento di sgancio perfettamente funzionante. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 530 mm; lunghezza bastone = 485 mm; lunghezza lama = 335 mm. Valore 790,00 euro

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RARA “SCIABOLA-BAIONETTA” MODELLO 1907 PER FUCILE INGLESE “LEE-ENFIELD MK.I” IN DOTAZIONE AI MILITARI DEL “BRITISH ARMY” E DELLA “ROYAL NAVY” (REGNO UNITO WW1 E WW2)

Rara e affascinante “sciabola-baionetta” modello 1907 per fucile inglese “LEE-ENFIELD MK.I” in dotazione ai militari del “BRITISH ARMY” e della “ROYAL NAVY” ovvero l’Esercito e la Marina Reali del Regno Unito. La stessa è stata realizzata con impugnatura in legno pregiato, che riveste il telaio realizzato in acciaio brunito, al pari della guardia e della lama. Al dritto del tallone della lama, sono presenti i punzoni della “Corona Reale” inglese ed il modello “1907” più un altro punzone alfanumerico “da banco”. Mentre al verso reca il punzone della “X” che indica la prova di resistenza con altri punzoni di accettazione, ancora parzialmente visibili. Infine, il fodero in cuoio con fornimenti in ottone presenta una particolarità molto interessante sull’imboccatura, dove reca una scritta alfanumerica in “caratteri arabi” di cui disconosco il senso compiuto, ma verosimilmente ricollegabili all’impiego bellico di questa baionetta presso qualche paese arabo del “Medio Oriente” durante gli anni che vanno dal 1907 al 1945, giacché l’arma bianca in argomento, è stata utilizzata in entrambi i conflitti bellici (WW1e WW2). Complessivamente la baionetta si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, senza rotture, mancanze e/o difetto alcuno, con bottone di sgancio e molla perfettamente funzionanti, per essere inastata su omologo moschetto. Misure: lunghezza totale = 576 mm; lunghezza baionetta = 550 mm; lunghezza lama = 430 mm. Valore 280,00 euro

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BAIONETTA INGLESE “MOD. 1949 No. 9 MK I” PER FUCILE “LEE ENFIELD No. 4 RIFLE” (REGNO UNITO POST-WW2)

Bella ed interessante baionetta inglese “Mod. 1949 No. 9 MK I” per fucile “LEE ENFIELD No. 4 RIFLE” in dotazione all’Esercito britannico. Questa baionetta fu prodotta a partire dal 1949 con l’intento di sostituire il modello “a chiodo” (o “spillo” qualsivoglia dire) impiegata tra il 1947 ed il 1949 e prodotte presso la fabbrica “Royal Ordnance Factory”, considerata dagli inglesi alquanto “impopolare”. La versione in argomento fu prodotta dalla fabbrica “Poole” a partire dal 1949, in compenso presenta una lama molto più “apprezzata” nella “forma” dai soldati della casa reale del Regno Unito. Su di un lato del blocco della presa, precisamente sotto l’nello della volata, sono stampati la lettera “P” (“Poole”) ed il punzone “G5”. La stessa è da considerarsi come una “FONTE MATERIALE” di grandissimo “prestigio” per i collezionisti di lame di tutto il mondo e si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, non ripulita né lucidata, presenta ancora la brunitura originale, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza complessiva = 255 mm; lunghezza lama = 200 mm. Valore 190,00 euro

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VARIANTE “PRIMIGENIA” E “RARISSIMA” DEL PUGNALE DA COMBATTIMENTO O COLTELLO A DOPPIO TAGLIENTE D’EPOCA BELLICA COSIDDETTO “FAIRBAIRN-SYKES OF 3’ PATTERN” (MARCATO) DI PRODUZIONE DALL’OTTOBRE 1943 (REGNO UNITO WW2 E GUERRA DI COREA)

Variante “primigenia” e “rarissima” del pugnale da combattimento o coltello a doppio tagliente d’epoca bellica cosiddetto “FAIRBAIRN-SYKES of 3’ Pattern” (ovvero modello), completo di suo fodero originale. Questo modello di F-S fu prodotto a partire fin dall’ottobre 1943 dal fabbricante inglese “WILLIAM RODGERS SHEFFIELD – ENGLAND” nella versione “non classica” bensì “variante” coeva che presenta: l’impugnatura in ottone bronzato ed annerito ad intervalli; lama in acciaio “fondo specchio” quindi senza essere sottoposta a trattamento di brunitura, ma soprattutto non simmetrica nell’inclinazione dei due taglienti (vedasi giuste immagini postate). Inoltre reca la marcatura del produttore apposta però al verso basso della guardia, diversamente dalla quasi totalità che la riporta sul verso alto. Giacché, come leggerete dettagliatamente nei “cenni storici”, questo fu il primo produttore in assoluto del “3’ Pattern” del F-S, giustificherebbe con ragionevole certezza una variante “primigenia” o “prototipa” di questo modello. Fodero di colore nero. Inoltre per lo stesso, è possibile risalire con ragionevole certezza, in base alla marcatura e alla fattura, come sia stato foggiato nel 1943, ma abbia avuto il “battesimo” bellico durante lo sbarco in Normandia (WW2) da parte dei “Commandos britannici” più comunemente denominati “Commandos” ovvero le forze speciali inglesi a cui fu assegnato. Successivamente è stato reimpiegato anche nella Guerra di Corea (1950-1953) giacché il Regno Unito, in quanto potenza vincitrice del conflitto, non ebbe l’obbligo di cambiare gli armamenti come invece accadde per esempio a Germania ed Italia.

 

CENNI STORICI: il “Fairbairn-Sykes” è un coltello a doppio tagliente (o filo) ovvero un pugnale da combattimento sviluppato nella “primitiva” versione antecedente alla seconda guerra mondiale da William Ewart Fairbairn ed Eric Anthony Sykes a Shanghai, sulla base delle idee che i due uomini avevano, mentre prestavano servizio nella polizia municipale di Shanghai in Cina. Tuttavia il F-S è stato reso famoso durante la seconda guerra mondiale quando è stato consegnato ai “Commandos britannici”, alle forze aviotrasportate, alla SAS ed a molte altre unità, in particolare per lo sbarco in Normandia avvenuto nel giugno 1944. Con la sua lama acutamente affusolata e appuntita, il F-S è spesso descritto come uno stiletto, un'arma ottimizzata per la spinta, sebbene lo stesso possa essere utilizzato per infliggere ferite da taglio ad un avversario, quando i suoi taglienti sono ben affilati secondo le specifiche. I primi cinquanta coltelli da combattimento F-S furono prodotti nel gennaio 1941 da “WILKINSON SWORD LTD” relativamente ad un design cosiddetto “primo modello” messo verso la fine del 1940. Successivamente, sempre nel 1941 inoltrato e, vista la grande richiesta, anche altri fabbricanti iniziarono la produzione di un “secondo modello” che recava alcuni accorgimenti. Nell’ottobre 1943 si arriverà al terzo e “definitivo” modello, grazie al perfezionamento del design e tutt’oggi ancora in produzione per le forze della NATO, seppur privo di marcature specifiche e di materiali più leggeri ed economici. Il terzo modello fu prodotto per la “prima volta” fra gli altri produttori dalla "WILLIAM RODGERS SHEFFIELD" e talvolta, in alternativa alla marcatura del fabbricante, poteva recare il simbolo di una "FRECCIA LARGA", che stava ad indicare come il F-S fosse una fattura inglese o semplicemente di provenienza "INGHILTERRA".

 

Il F-S posto in vendita, non ha nulla a che vedere con i modelli “moderni” o comunque fatturati “post-bellici” che non presentano marcature specifiche e soprattutto costituiti da impugnature molto più leggere realizzate in alluminio e/o altre leghe. Si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione. Provenienza Regno Unito. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 322 mm; lunghezza pugnale = 297 mm; lunghezza lama = 177 mm. Valore 630,00 euro

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PUGNALE DA COMBATTIMENTO O COLTELLO A DOPPIO TAGLIENTE D’EPOCA BELLICA COSIDDETTO “FAIRBAIRN-SYKES OF 3’ PATTERN” (MARCATO) - VERSIONE "CLASSICA" - DI PRODUZIONE DALL’OTTOBRE 1943 (REGNO UNITO WW2 E GUERRA DI COREA)

Pugnale da combattimento o coltello a doppio tagliente d’epoca bellica cosiddetto “FAIRBAIRN-SYKES of 3’ Pattern” (ovvero modello), completo di suo fodero originale. Questo modello di F-S fu prodotto a partire fin dall’ottobre 1943 dal fabbricante inglese “REG COOPER SHEFFIELD – ENGLAND” nella versione “classica” che prevedeva l’impugnatura in ottone annerito, lama in acciaio brunito e fodero nella colorazione “brown” o marrone, con la marcatura del produttore correttamente apposta sul verso in alto a destra della guardia. In particolare del pugnale in argomento, è possibile risalire con ragionevole certezza, in base alla marcatura e alla fattura, come lo stesso sia stato foggiato nel 1943, ma abbia avuto il “battesimo” bellico durante lo sbarco in Normandia (WW2) da parte dei “Commandos britannici” più comunemente denominati “Commandos” ovvero le forze speciali inglesi a cui fu assegnato. Successivamente è stato reimpiegato anche nella Guerra di Corea (1950-1953) giacché il Regno Unito, in quanto potenza vincitrice del conflitto, non ebbe l’obbligo di cambiare gli armamenti come invece accadde per esempio a Germania ed Italia.

 

CENNI STORICI: il “Fairbairn-Sykes” è un coltello a doppio tagliente (o filo) ovvero un pugnale da combattimento sviluppato nella “primitiva” versione antecedente alla seconda guerra mondiale da William Ewart Fairbairn ed Eric Anthony Sykes a Shanghai, sulla base delle idee che i due uomini avevano, mentre prestavano servizio nella polizia municipale di Shanghai in Cina. Tuttavia il F-S è stato reso famoso durante la seconda guerra mondiale quando è stato consegnato ai “Commandos britannici”, alle forze aviotrasportate, alla SAS ed a molte altre unità, in particolare per lo sbarco in Normandia avvenuto nel giugno 1944. Con la sua lama acutamente affusolata e appuntita, il F-S è spesso descritto come uno stiletto, un'arma ottimizzata per la spinta, sebbene lo stesso possa essere utilizzato per infliggere ferite da taglio ad un avversario, quando i suoi taglienti sono ben affilati secondo le specifiche. I primi cinquanta coltelli da combattimento F-S furono prodotti nel gennaio 1941 da “WILKINSON SWORD LTD” relativamente ad un design cosiddetto “primo modello” messo verso la fine del 1940. Successivamente, sempre nel 1941 inoltrato e, vista la grande richiesta, anche altri fabbricanti iniziarono la produzione di un “secondo modello” che recava alcuni accorgimenti. Nell’ottobre 1943 si arriverà al terzo e “definitivo” modello, grazie al perfezionamento del design e tutt’oggi ancora in produzione per le forze della NATO, seppur privo di marcature specifiche e di materiali più leggeri ed economici. Il terzo modello fu prodotto per la “prima volta” fra gli altri produttori dalla "WILLIAM RODGERS SHEFFIELD" e talvolta, in alternativa alla marcatura del fabbricante, poteva recare il simbolo di una "FRECCIA LARGA", che stava ad indicare come il F-S fosse una fattura inglese o semplicemente di provenienza "INGHILTERRA".

 

Il F-S posto in vendita, non ha nulla a che vedere con i modelli “moderni” o comunque fatturati “post-bellici” che non presentano marcature specifiche e soprattutto costituiti da impugnature molto più leggere realizzate in alluminio e/o altre leghe. Si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione. Provenienza Regno Unito. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 318 mm; lunghezza pugnale = 297 mm; lunghezza lama = 177 mm. Valore 550,00 euro

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PUGNALE DA COMBATTIMENTO O COLTELLO A DOPPIO TAGLIENTE “FAIRBAIRN-SYKES OF 3’ PATTERN” IN “GOLDEN EDITION” COMMEMORATIVA - TIRATURA LIMITATA - PER I 50 ANNI DALLA NASCITA (REGNO UNITO WW2 POST-BELLICO)

Pugnale da combattimento o coltello a doppio tagliente d’epoca bellica cosiddetto “FAIRBAIRN-SYKES of 3’ Pattern” in “Golden Edition” (rara) con scatola originale, realizzato dalla WILLIAM RODGERS di SHEFFIELD ENGLAND nel 1991 in "tiratura limitata" per commemorare i 50 anni dal primo impiego, avvenuto nel 1941 da parte dei “Commandos britannici” (ovvero le Forze Speciali inglesi) contro le forze dell'Asse. Foggiato per l'occasione con impugnatura in “finissimo” metallo dorato e lama in “elegante” acciaio dorato.

CENNI STORICI: il “Fairbairn-Sykes” è un coltello a doppio tagliente (o filo) ovvero un pugnale da combattimento sviluppato nella “primitiva” versione antecedente alla seconda guerra mondiale da William Ewart Fairbairn ed Eric Anthony Sykes a Shanghai, sulla base delle idee che i due uomini avevano, mentre prestavano servizio nella polizia municipale di Shanghai in Cina. Tuttavia il F-S è stato reso famoso durante la seconda guerra mondiale quando è stato consegnato ai “Commandos britannici”, alle forze aviotrasportate, alla SAS ed a molte altre unità, in particolare per lo sbarco in Normandia avvenuto nel giugno 1944. Con la sua lama acutamente affusolata e appuntita, il F-S è spesso descritto come uno stiletto, un'arma ottimizzata per la spinta, sebbene lo stesso possa essere utilizzato per infliggere ferite da taglio ad un avversario, quando i suoi taglienti sono ben affilati secondo le specifiche. I primi cinquanta coltelli da combattimento F-S furono prodotti nel gennaio 1941 da “WILKINSON SWORD LTD” relativamente ad un design cosiddetto “primo modello” messo verso la fine del 1940. Successivamente, sempre nel 1941 inoltrato e, vista la grande richiesta, anche altri fabbricanti iniziarono la produzione di un “secondo modello” che recava alcuni accorgimenti. Nell’ottobre 1943 si arriverà al terzo e “definitivo” modello, grazie al perfezionamento del design e tutt’oggi ancora in produzione per le forze della NATO, seppur privo di marcature specifiche e di materiali più leggeri ed economici. Il terzo modello fu prodotto per la “prima volta” fra gli altri produttori dalla "WILLIAM RODGERS SHEFFIELD" e talvolta, in alternativa alla marcatura del fabbricante, poteva recare il simbolo di una "FRECCIA LARGA", che stava ad indicare come il F-S fosse una fattura inglese o semplicemente di provenienza "INGHILTERRA".

Il pugnale in argomento si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, con provenienza dal Regno Unito. Misure: lunghezza totale = 295 mm; lunghezza lama = 180 mm. Valore 450,00 euro

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RARA “SCIABOLA-BAIONETTA” PER FUCILE VETTERLI MODELLO 1870/87 IN DOTAZIONE A UFFICIALE SUPERIORE DELLA “ARMA DI FANTERIA” DEL REGIO ESERCITO ITALIANO DURANTE GLI ANNI ‘30-’40 DEL PERIODO FASCISTA (REGNO D'ITALIA)

Interessante e rara "sciabola-baionetta" per fucile Vetterli modello 1870/87 che presenta tutte le “giuste” punzonature previste e la matricola militare d’arsenale. La stessa è stata corredo di un Ufficiale Superiore della “Arma di Fanteria” del Regio Esercito Italiano durante gli anni ‘30-’40 del periodo fascista, verosimilmente per esibizioni militari “in parata”, giacché l’impiego bellico della baionetta in argomento, nel “corpo a corpo”, in quegli anni, era già caduto in disuso. Infatti, già nel 1916, furono oggetto di modifiche in arsenale, scorciate e rese più funzionali alle azioni belliche da trincea durante la “grande guerra” (WW1) e successive, ridenominate in modello “1870/87/16”. La baionetta in argomento si presenta nella versione a “molla corta”, con le parti in legno dell’impugnatura in un elegante color “marrone”, rara da reperire in questo magnifico “stato di grazia”. Priva di fodero perché era inastata sull’omologo moschetto andato ceduto separatamente.

 

CENNI STORICI: L'Arma di fanteria nasce assieme al Regio Esercito Italiano e le quali origini vengono fatte risalire al 4 maggio 1861. Dalla Terza Guerra d’Indipendenza in poi impiega combattenti appiedati, detti appunto “Fanti”. Viene considerata come l'ossatura della forza armata di terra in quanto la maggioranza dei suoi reparti di manovra appartengono proprio all'arma. Nella Fanteria sono ricomprese alcune specialità come: Granatieri; Bersaglieri; Alpini; Paracadutisti; Lagunari; Carristi (dal 1927 al 1999, successivamente inquadrati nell’Arma di Cavalleria); Arditi (dal 1917 al 1920 e dal 1942 al 1945, successivamente soppressi).

 

Importantissima “FONTE MATERIALE” coeva della nostra storia militare per quel che concerne le “armi bianche”. La stessa si presenta in “ECCELLENTI”/”MUSEALI” condizioni di conservazione, senza rottura, mancanza e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza sciabola = 640 mm; lunghezza lama = 515 mm. Valore 490,00 euro

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RARO PUGNALE D’ASSALTO MODELLO “1915-1916” IN DOTAZIONE AI MILITARI DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DEL “REGIO ESERCITO ITALIANO” COSIDDETTI “ARDITI” ED UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “ITALO-AUSTRIACO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO - RICAVATO IN ARSENALE SCORCIANDO UNA SCIABOLA MOD. 1833/66 DELL’ESERCITO DEL “REGNO DI SARDEGNA” - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro ed affascinante pugnale d’assalto modello “1915-1916” in dotazione ai militari dei Reparti Speciali “Assaltatori” di Fanteria del Regio Esercito Italiano cosiddetti “Arditi” ed utilizzato in trincea sul fronte “italo-austriaco” durante il primo conflitto bellico (WW1). Infatti, all’entrata in guerra da parte dell’Italia, il Corpo degli Arditi non era munito di un vero e proprio pugnale d’ordinanza uniforme, che verrà realizzato soltanto a partire dal 1917. Pertanto, tutti i pugnali in dotazione erano stati per lo più ricavati negli arsenali militari, scorciando e modificando vecchie daghe della Guardia Nazionale, sciabole e sciabole-baionette ottocentesche ormai desuete come mezzo di combattimento nel “corpo a corpo”. In questo senso, alcune delle sciabole più robuste nella lama che ben si prestavano a ricavarne pugnali, furono sicuramente quelle in dotazione ai “Furieri-Musicanti”, ai “Guardarmi”, etc. modello 1833/66. Alle pagg. 50 e 51 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” di Cesare Calamandrei viene approfondito questo tema e, tra quelli mostrati nelle foto a corredo, vi è un pugnale identico a questo utilizzato dagli arditi (vedi immagine dove viene evidenziato in rosso) ovvero una “variante” ricavata però priva di guardia. Quest’ultima, così come il quillon (il riccio della guardia), non sempre venivano rimossi in arsenale nei pugnali giacché avevano una funzione importante e cioè quella di “paramano” per i combattenti durante il combattimento nell’affondare i colpi. In particolare, questo pugnale in argomento mantiene entrambi e presenta l’impugnatura fatturata in pregiato ebano zigrinato, con fornimenti in ottone lama in robusto acciaio, dove al tallone è presente ancora il batti-fodero coevo della sciabola. Per quanto concerne il fodero invece, è stato realizzato in cuoio con fornimento in ottone, modificando “ad hoc” quello di una baionetta per moschetto Carcano modello 1891, visto che in arsenale bellico di guerra non si sprecava nulla. L’affascinante cimelio in parola costituisce una “FONTE MATERIALE” storica di notevole importanza circa l’impiego delle armi bianche italiane nella “Grande Guerra” (WW1) ed in particolare del Corpo degli Arditi. Lo stesso si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 380 mm; lunghezza pugnale = 335 mm; lunghezza lama = 205 mm. Valore 790,00 euro

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RARO PUGNALE D’ASSALTO MODELLO 1917 COSIDDETTO DI “PRIMO TIPO” IN DOTAZIONE AI MILITARI DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DEL “REGIO ESERCITO ITALIANO” COSIDDETTI “ARDITI” ED UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “ITALO-AUSTRIACO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO (WW1) E SUCCESSIVAMENTE RIUTILIZZATO NEL “PRIMO” SQUADRISMO FASCISTA - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Ruspante e raro pugnale d’assalto modello 1917 cosiddetto di “primo tipo”, in dotazione ai militari dei reparti speciali “assaltatori” di fanteria del “Regio Esercito Italiano” cosiddetti “Arditi” ed utilizzato in trincea sul fronte “italo-austriaco” durante il primo conflitto bellico (WW1) e, successivamente, riutilizzato nel “primo” squadrismo fascista. L’affascinante cimelio è stato realizzato nel 1917, anno dal quale prende il nome, ricavando la sua lama dalla parte terminale ovvero la parte in prossimità della “punta” della lama, della “mitica” sciabola-baionetta da cavalleria “Vetterli modello 1870/87” tagliate in arsenale e ormai in disuso. L’impugnatura è stata realizzata mediante due guancette in legno fissate con due rivetti al telaio. La “cappetta” sulla testa a serrare il tutto, è di forma pressoché triangolare non decisamente squadrata sui rispettivi lati e vertici, bensì con profili tondeggianti. Il fodero è stato realizzato interamente in cuoio, con ribattini sul dorso per fissargli il passante, i cui lembi terminali sono stati giunti mediante il cosiddetto “grappettone” in lamierino. Lo stesso è catalogato in collezione alla pagg. 70-79 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” scritto da Cesare Calamandrei. Trattasi di una straordinaria “FONTE MATERIALE” storica di notevole importanza della “Grande Guerra” (WW1) e ricercata da sempre da tutti i collezionisti di lame “SUI GENERIS”. Lo stesso si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, con lama ben affilata senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza complessiva = 290 mm; lunghezza pugnale = 265 mm; lunghezza lama = 165 mm. Valore 570,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE D’ASSALTO “SECONDO MODELLO - 1918” DI “2’ TIPO” ANCHE CONOSCIUTO IN GERGO COME “MANICO DI LIMA” IN DOTAZIONE AI MILITARI DEI REPARTI SPECIALI “ASSALTATORI” DI FANTERIA DEL “REGIO ESERCITO ITALIANO” COSIDDETTI “ARDITI” ED UTILIZZATO IN TRINCEA SUL FRONTE “ITALO-AUSTRIACO” DURANTE IL PRIMO CONFLITTO BELLICO (WW1) E SUCCESSIVAMENTE RIUTILIZZATO NEL “PRIMO” SQUADRISMO FASCISTA - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Estremamente raro pugnale d’assalto “secondo modello - 1918” di “2’ tipo” anche conosciuto in gergo come “manico di lima” in dotazione ai militari dei Reparti Speciali “Assaltatori” di Fanteria del “Regio Esercito Italiano” cosiddetti “Arditi” ed utilizzato in trincea sul fronte “italo-austriaco” durante la parte finale del primo conflitto bellico (WW1) e successivamente riutilizzato nel “primo” fascismo da parte degli “squadristi” (1919-1922). L’affascinante cimelio è stato realizzato agli inizi del 1918, anno dal quale prende il nome con l’aggiunta di “secondo modello”. Ciò, tanto per essere chiari, perché è il modello successivo realizzato in arsenale per armare gli “arditi” italiani durante il primo conflitto e, pertanto, segue il modello “classico” 1917 (che per logica è il “primo modello”). Del “secondo modello – 1918” tuttavia se ne conoscono ben tre “varianti” per un totale di quattro “tipi”. E allora, per vostra cultura, procediamo anche qui a fare chiarezza. I “tipi” in realtà sono nominati così “impropriamente” per sottolineare delle “piccole differenze” tra le varianti conosciute dello stesso modello. Partendo dal fatto che tutti i “secondo modello - 1918” utilizzano impugnature varie e leggermente differenti nella forma di utensili da ferramenta recuperati in arsenale, come manici di lima o di seghetti, in realtà non sono questi a determinarne la tipologia. Tra il “primo” ed il “secondo” tipo ad esempio, la differenza “convenzionale” sta soprattutto nei foderi utilizzati. I “primi” tipo recano oltre alla parte terminale della lama della “mitica” sciabola-baionetta da cavalleria “Vetterli modello 1870/87” scorciata in arsenale anche il fodero della stessa scorciato e con i fornimenti in metallo rimessi, mentre i “secondi” tipo come questo in argomento, utilizzano i foderi in cuoio assai più “pratici” utilizzati per i modello 1917 fermati indistintamente con unico “grappettone” terminale e/o rivetti per cuoio. I “terzi” tipo presentano tutte le medesime caratteristiche dei “secondi” eccetto la guardia che viene montata al contrario e rivolta verso l’impugnatura come una sorta di “paramano”. Infine i “quarti” tipo tornano a montare la guardia come i “secondi” tipo ma la lama che viene utilizzata è quella della baionetta Carcano modello 1891 scorciata anch’essa in arsenale anziché della Vetterli. Detto quanto ne consegue che il “secondo” tipo in argomento presenta la lama della Vetterli con il codolo impanato a mo’ di avvitamento all’interno del legno del manico di lima e poi fermato sulla testa dell’impugnatura con rincasso. Lo stesso è catalogato in collezione alla pagg. 76-79 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” scritto da Cesare Calamandrei. Trattasi di una straordinaria “FONTE MATERIALE” storica di notevole importanza della “Grande Guerra” (WW1) e ricercata da sempre da tutti i collezionisti di lame “SUI GENERIS”. Lo stesso presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza e/o rottura, seppur logicamente “vissuto” vista la tipologia d’impiego ed il tempo trascorso. L’impugnatura, come si può vedere dalle foto allegate presenta “vecchie” tarlature, ma attualmente privo di tarli (verificato “accuratamente” dal sottoscritto) e senza nessun danno strutturale arrecato alla stessa ben “compatta” ed “assicurata” alla lama. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza complessiva = 330 mm; lunghezza pugnale = 320 mm; lunghezza lama = 186 mm. Valore 1500,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO LOTTO D’EPOCA FASCISTA PRIMI ANNI ‘20 APPARTENUTO AD UNO “SQUADRISTA” COMPOSTO DA PUGNALE AUSTRIACO "STURMMESSER" MODELLO 1917 DI PREDA BELLICA ARDITI ITALIANI NELLA “GRANDE GUERRA” CON MANGANELLO “COEVO” E FOTOGRAFIA CHE RITRAE IL POSSESSORE IN “CAMICIA NERA” CON DECORAZIONI ESPOSTE - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Estremamente raro ed affascinante lotto d’epoca fascista primi anni ‘20 appartenuto ad uno “squadrista” della “prima ora” e composto da:

· uno stupendo pugnale austriaco cosiddetto "STURMMESSER" modello 1917 di preda bellica arditi italiani nella “grande guerra” (WW1) e poi “fascistizzato” e riutilizzato dagli “squadristi”/”camicie nere” durante i primi anni “venti”. In particolare sul pugnale sono presenti sia il punzone imperiale asburgico di accettazione cioè l’aquila bicipite sulla guardia, che quello del suo fabbricante ovvero la lettera “R” al tallone della lama, che sta ad indicare “RESICKA di WIEN (Vienna)”. All’impugnatura del pugnale è stato applicato dal suo possessore un fregio metallico raffigurante un bel fascio littorio e intarsiato il motto tipico fascista “A NOI”. Infine il fodero è stato verniciato, sempre all’epoca dei fatti, di un “verdone militare”. Lo stesso osserva le seguenti misure: lunghezza complessiva = 370 mm; lunghezza pugnale = 325 mm; lunghezza lama = 205 mm;

 

· uno spettacolare manganello realizzato in un bel legno “robusto” per armare le “squadre” fasciste cosiddette “diciannoviste”. Lo stesso osserva le seguenti misure: lunghezza complessiva = 440 mm; larghezza max (alla testa) = 50 mm;

 

· ultima, ma non “ultima” …, una bellissima foto “coeva” che ritrae il giovane squadrista che indossa fiero la sua “camicia nera” nella quale spicca un “imponente” medagliere con una serie di decorazioni esposte. Da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso, si possono ammirare: una croce al merito di guerra; una medaglia di vittoria coniata nel bronzo nemico; una medaglia di vittoria cosiddetta “interalleata”; una medaglia per l’unità d’Italia; una medaglia al valore sportivo; una medaglia per la marcia su Roma; una medaglia per la guardia della tomba dei Re. La stessa osserva le seguenti misure: 135 mm x 87 mm.

 

Inutile aggiungere ulteriori parole su questo “strepitoso” lotto del “primo fascismo”, “genuino” ed “intonso” in tutte le sue componenti, che versa in “ECCELLENTI/MUSEALI” condizioni di conservazione senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. Ritirato “direttamente” dagli eredi del possessore che vedete in foto. Infine, per questioni di “privacy”, su specifica richiesta della famiglia non verranno fornite in alcun modo generalità del possessore, né tantomeno luogo di provenienza. Fornito con expertise incluso. Valore 850,00 euro

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RARO LOTTO D’EPOCA FASCISTA ANNI ‘20 APPARTENUTO AD UNO “SQUADRISTA” COMPOSTO DA UN MANGANELLO “COEVO” REALMENTE UTILIZZATO E FOTOGRAFIA CHE RITRAE IL POSSESSORE IN “GIUSTA” UNIFORME DELLA M.V.S.N. COSIDDETTA “CAMICIE NERE” – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro e interessante lotto d’epoca fascista appartenuto ad uno “squadrista” che comprende un bellissimo e “intonso” manganello coevo realmente utilizzato ed una fotografia che lo ritrae in “giusta” uniforme della M.V.S.N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale) cosiddetta in gergo “CAMICIE NERE”, durante i primi anni ‘20. Avendolo rilevato direttamente da familiari eredi del possessore, posso affermare che lo stesso sia originale d’epoca senza “ombra di dubbio”, visto anche altri oggetti che facevano parte del “corredo” del suo possessore. Lo scatto della fotografia è avvenuto con “ragionevole certezza” fra il febbraio marzo 1923 e il 1925, mentre il manganello, che presenta ancora sulla maggior parte della sua superficie la vernice nera originale e coeva nonché segni e di scalfitture superficiali dovuti all’impiego, ma assolutamente non tarlato o marcio, è databile come fattura qualche anno prima (1919-1922). Il lotto si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, “genuino” senza mancanze, rotture e/o difetti alcuno, fatti salvi gli “inevitabili” segni del tempo trascorso. Fornito con expertise. Misure manganello: lunghezza totale = 500 mm; diametro impugnatura = 35 mm; diametro terminale = 60 mm. Fotografia: 115 mm x 82 mm. Valore 350,00 euro

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PUGNALE AUSTRIACO "STURMMESSER" MODELLO 1917 DI PREDA BELLICA DEGLI ARDITI ITALIANI NELLA "WW1" POI USATO DAGLI SQUADRISTI 1919-1923 (REGNO D'ITALIA)

Bellissimo pugnale "STURMMESSER" modello 1917 in dotazione ai militari dell’Esercito Austroungarico del Kaiser FJI, preda bellica degli Arditi italiani durante il primo conflitto bellico mondiale (WW1), successivamente “fascistizzato” ed utilizzato dagli Squadristi fra il 1919 ed il 1923. Infine, è verosimile suppore, con "ragionevole certezza", come per la maggior parte di questi pugnali in uso alle Squadre d’Azione fasciste nei primi anni del Ventennio, un “re-impiego” coatto da parte dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana, giacché questo tipo di pugnale, risultò di fatto in Europa, nella prima metà del secolo, uno dei migliori pugnali da combattimento prodotti. Inoltre, sul tallone della lama, è presente il punzone della lettera “R” che sta ad indicare il suo fabbricante, ovvero “RESICKA di WIEN (Vienna)”. Lo straordinario cimelio rappresenta una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza “storica” per i suoi trascorsi, si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, perfettamente intatto, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, seppur logicamente “vissuto” nell’impugnatura e nella lama, visto il suo "reale" impiego nelle due guerre. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 370 mm - lunghezza lama = 205 mm. Valore 380,00 euro

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RARO LOTTO D’EPOCA FASCISTA COMPOSTO DA UN PUGNALE DA COMBATTIMENTO MODELLO 1935 COSIDDETTO “MARCIA” DI 2’ TIPO E FOTO CHE RITRAE IL POSSESSORE IN UNIFORME DA “SEGRETARIO DI FASCI CON GRUPPI RIONALI” - PRIMI ANNI ‘20 (REGNO D’ITALIA)

Raro e interessante lotto d’epoca fascista appartenuto ad un “dirigente fascista” che comprende un bellissimo ed “intonso” pugnale da combattimento modello 1935 cosiddetto “Marcia” di 2’ tipo” ed una foto che lo ritrae in uniforme da “Segretario di Fasci con Gruppi Rionali” ovvero grado dirigenziale dei “FASCI DI COMBATTIMENTO” nei primi anni ‘20. Avendolo rilevato direttamente da familiari eredi del possessore, posso verosimilmente e parzialmente ricostruirne la “carriera”. Partiamo dallo scatto della fotografia avvenuta dallo studio fotografico “Fratelli Zoccali di Reggio Calabria”, come si evince su “timbro a secco” apposto, che lo ritrae con l’uniforme del “rango” predetto. La stessa, al verso, è stata stampata con carta formato “tipo cartolina”, come molti militari all’epoca richiedevano, per poi spedire la foto direttamente a mogli, fidanzate e/o familiari. Lo scatto è avvenuto con ragionevole certezza fra il 23 marzo 1919 ed il 10 novembre 1921 ovvero intervallo di tempo in cui esistevano i “FASCI DI COMBATTIMENTO”, prima che confluissero denominati in “PARTITO NAZIONALE FASCISTA”. Dalla tipologia del pugnale invece, essendo una fattura ad appannaggio della Milizia fascista (M.V.S.N.) in gergo detta “CAMICIE NERE”, è presumibile che lo stesso sia confluito nei suoi ranghi, di cui però non abbiamo traccia sulla mansione svolta. Inoltre, del pugnale va precisato che i 2’ tipo dei modelli ‘35 furono distribuiti successivamente rispetto ai primi tipo e, dalla tipologia di fodero “liscio”, possiamo connotarlo come distribuito dal 1939 in poi. Esiste infatti un’aliquota “esigua” di modelli ‘35 di 2’ tipo cosiddetti “transizionali”, che recano il fodero con ancora il fascio in rilievo e la scritta “MVSN” come i primi tipo, “pre-1939”. Altro non mi è dato aggiungere perché sarebbe frutto puramente delle ipotesi e non dei “fatti storici” che ho a supporto del “meraviglioso” lotto del Ventennio in parola. Il pugnale in argomento è catalogato alle pagg. 415 – 422 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei. Il lotto si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, “genuino” senza mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise su richiesta.  Misure pugnale: lunghezza totale = 320 mm; lunghezza pugnale = 310 mm; lunghezza lama = 210 mm. Fotografia: 135 mm x 85 mm. Valore 650,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO D’EPOCA FASCISTA “PUGNALE DA COMBATTIMENTO M.V.S.N.” MODELLO 1935 DI 1’ TIPO PIÙ COMUNEMENTE DETTO “MARCIA” - VARIANTE PERSONALIZZATA PER “GERARCA” DEL REGIME - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

PREMESSA: il “PUGNALE DA COMBATTIMENTO M.V.S.N.” mod. 1935 di 1’ tipo personalizzato per “Gerarca” fascista in argomento è parte “integrante” della mia collezione privata.

Estremamente raro d’epoca fascista “PUGNALE DA COMBATTIMENTO M.V.S.N.” modello 1935 di 1’ tipo più comunemente detto “MARCIA”, in variante personalizzata per “gerarca” del Regime. L’affascinante cimelio venne prodotto e distribuito a partire dal 1935, anno da cui prende il nome il modello, sino alla fine del 1943, anno in cui venne sciolta la Milizia fascista. Ovviamente sia dei “primi” che dei “secondi” tipo, vennero realizzate alcune varianti ad uso “esclusivo” dei gerarchi del fascismo. Queste prevedevano delle personalizzazioni “fuori ordinanza” come ad esempio impugnature in avorio o avoriolina, impreziosite da fasci in oro incastonati nelle stesse, “motti fascisti” impressi sulle lame e/o nichelature varie. In particolare, questa variante in argomento prevede un’impugnatura in pregiato legno di pero tinta di verde, con telaio, guardia e fodero sottoposti a trattamento “nichelatura” come avveniva ad esempio, per i ‘35 realizzati per i Moschettieri del DVCE rendendoli, talvolta, unici “sui generis”. La lama invece era realizzata in acciaio giacché sempre di “pugnali da combattimento” trattasi, quindi atti a combattere. Infatti, presenta alcune “leggere” ossidazioni superficiali, “genuine” ed “intonse”, tipiche di questi pugnali. Aggiungere ulteriori parole per questo cimelio non avrebbe alcun senso…, giacché il “book di immagini” a corredo, parla da solo! Infine, il pugnale si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione intoccato e non ripulito, perfettamente funzionante. Provenienza “MyMilitaria” di Gian Domenico Carstulovich. Fornito con expertise incluso, versus le “innumerevoli” copie postume presenti attualmente sul mercato e “spacciate” per esemplari originali d’epoca, essendo uno dei pugnali “coevi” del “VENTENNIO” più ricercati e collezionati in assoluto. Misure: lunghezza complessiva = 330 mm; lunghezza pugnale = 326 mm; lunghezza lama = 210 mm. Valore ***TRATTATIVA PRIVATA***

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RARO LOTTO D’EPOCA “VENTENNIO” APPARTENUTO AD UN BALILLA CON PUGNALE “OPERABALILLA” MODELLO 1936 "BIMARCATO" E TESSERA NOMINATIVA D’ISCRIZIONE ALL’ORGANIZZAZIONE GIOVANILE FASCISTA - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro ed interessante lotto d’epoca “Ventennio” fascista appartenuto ad un giovane balilla con pugnale “OPERABALILLA” modello 1936 "bimarcato" e tessera nominativa d’iscrizione all’Organizzazione giovanile fascista “omologa”. Il pugnale, oltre ad essere “genuino” ed “intonso” in tutte le sue parti, presenta la doppia marcatura (molto rara!) sulla lama, ovvero “operabalilla” classica al dritto ed al verso “FNA”, cioè “Fabbrica Nazionale Armi di Brescia”, di cui “giusti” riferimenti alle pagg. 449 – 455 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei, Sul fodero “assolutamente” originale e coevo, è saltato come spesso capitava, uno dei quattro ribattini che assicurano il passante allo stesso. Anche ciò, trattasi di inconveniente che capitava di frequente all’epoca dei fatti, visto lo “sfregamento” continuo a cui la striscia di cuoio del passante veniva sottoposta. Infine la tessera nominativa del “balilla” che fin dal 1932 come ben si evince nelle foto postate, risultava iscritto all’Organizzazione. Lo “straordinario” lotto in argomento, rappresenta una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza “storica” per il suo vissuto, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno, oltre a quanto già descritto. Fornito con expertise. Misure pugnale = lunghezza totale = 290 mm; lunghezza pugnale = 270 mm; lunghezza lama = 170 mm. Tessera = 130 mm x 96 mm. Valore 380,00 euro

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RARO PUGNALE FASCISTA “OPERABALILLA” MODELLO 1936 "BIMARCATO" POI RIUTILIZZATO DA COMBATTENTI DELLA R.S.I. - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro pugnale “OPERABALILLA” modello 1936 in dotazione ai ragazzi appartenenti all'organizzazione giovanile fascista della quale lo stesso porta il nome. Inoltre, visti gli intarsi presenti sul legno dell'impugnatura ovvero “29” e “I°” , è verosimile supporre, con ragionevole certezza, che il pugnale sia stato poi riutilizzato da combattenti delle Squadre d’Azione ricostituitesi dopo l’8 settembre 1943 per aderire successivamente alla “neonata” Repubblica sociale italiana. Il re-impiego “coatto” di pugnali come questo, è ben documentato dalla foto presa in prestito dal nostro amico Fabio, che ci mostra la sua presenza al fianco dei miliziani delle brigate aderenti alla R.S.I.  Lo straordinario cimelio, che presenta la doppia marcatura (molto rara) sulla lama, ovvero “operabalilla” classica e sul verso “FA”, vedasi le varie sigle coeve di fabbricanti di cui alle pagg. 449 – 455 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei, rappresenta una “FONTE MATERIALE” di notevole importanza “storica” per il suo vissuto, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, con il passante del fodero perfettamente intatto, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 290 mm; lunghezza pugnale = 270 mm; lunghezza lama = 170 mm. Valore 340,00 euro

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PUGNALE COSIDDETTO “G.I.L.” MODELLO 1936 PER GIOVANI AVANGUARDISTI FASCISTI DELLA GIOVENTÙ ITALIANA DEL LITTORIO (REGNO D’ITALIA)

Bel pugnale “G.I.L.” modello 1936 in dotazione ai ragazzi appartenenti all'organizzazione giovanile fascista in parola, della quale lo stesso porta il nome. L'interessante cimelio presenta la marcatura generica “G.I.L.” al tallone della lama, l’impugnatura in un bel legno chiaro, la lama in acciaio brunito ed infine il fodero in cuoio robusto, con il passante perfettamente intatto. Lo stesso è catalogato alle pagg. 447 – 452 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 300 mm; lunghezza pugnale = 272 mm; lunghezza lama = 170 mm. Valore 280,00 euro

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RARO LOTTO D’EPOCA FASCISTA PRIMI ANNI ‘30 APPARTENUTO AD UN “GERARCA” DEL FASCISMO ROMANO COMPOSTO DA UN PUGNALE MODELLO 1932 DA PARATA PER UFFICIALI DELLA M.V.S.N. CON FODERO DA “LIBERA USCITA” COSIDDETTO IN GERGO “BECCO D’AQUILA CORTO” E UNA FOTOGRAFIA CHE LO RITRAE IN PRIMO PIANO STAMPATA IN FORMATO “CARTOLINA” - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro ed interessante lotto d’epoca fascista degli anni ‘30 appartenuto ad un “gerarca” del fascismo romano, composto da un pugnale modello 1932 da parata per Ufficiali della M.V.S.N. con fodero da “libera uscita” cosiddetto in gergo “becco d’aquila corto” e una fotografia che lo ritrae in un bel primo piano fatta stampare in formato “cartolina”. Il pugnale in argomento è quello che si vede nella foto tuttavia privato del passante in cuoio nero e relativo supportino metallico mediante il quale veniva fissato al fodero, tramite una vite. Generalmente, quando il pugnale mod. 32 da parata veniva indossato su questo tipo di cinturone cosiddetto “operativo”, per praticità e comodità nel vestire, si preferiva lasciare già inserito il passante alla cintura e avvitare all’occorrenza il supportino al fodero del pugnale piuttosto che doverlo sfilare per intero e rimetterlo, ogni qual volta non ne fosse previsto l’impiego. Lo stesso è stato accuratamente ispezionato dal sottoscritto e presenta le guancette nere “coeve” in bachelite, marcate all’interno dalla fabbrica di materiale elettrico che le produceva, il fascetto in ottone, il telaio in alluminio, la lama in acciaio ed il fodero in metallo ferroso (magnetico al 100%) come rigorosamente venivano fatturati questi pugnali. Per motivi di privacy la famiglia dal quale ho ritirato personalmente l’oggetto, non ha voluto fare menzione circa il nominativo del gerarca in argomento, pertanto ne rimane visibile solamente il volto, come si evince dalla fotografia. Altresì, dalla stessa famiglia, ho anche ritirato un secondo “pugnale d caccia” appartenuto al gerarca in argomento che, per questioni di opportunità, cederò separatamente con dedicata inserzione. Infine il bel lotto si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, “genuino” ed “intonso”, senza rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise. Misure pugnale: lunghezza complessiva = 300 mm; lunghezza pugnale = 283 mm; lunghezza lama = 170 mm. Misure fotografia: 140 mm x 88 mm. Valore 710,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE DA PARATA MODELLO 1932 ANCHE CONOSCIUTO IN GERGO COME “BECCO D’AQUILA CORTO” - VERSIONE CON GUANCETTE BIANCHE IN GALATITE “MARCATE” PER UFFICIALE GENERALE DA “CONSOLE” FINANCO A “CAPORALE D’ONORE” DELLA M.V.S.N. COSIDDETTA “CAMICIE NERE” – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Estremamente raro ed interessante pugnale da parata modello 1932 anche conosciuto in gergo come “BECCO D’AQUILA CORTO” versione con guancette di colore bianco in galatite “marcate”, riservate agli Ufficiali Generali come: “Console”, “Ispettore di Zona/Luogotenente”, “Comandante/Luogotenente Capo di Stato Maggiore”, “Primo Comandante” nonché “Caporale d’Onore” della M.V.S.N. (“Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale” ovvero “milizia fascista”) cosiddetta più comunemente “Camicie Nere”. L'affascinante cimelio fascista in argomento è stato realizzato con impugnatura dal telaio in alluminio, guancette in galatite correttamente marcate al verso di ognuna e fascetto incassato in ottone dorato. Lama rigorosamente in acciaio e fodero in metallo verniciato di nero giacché trattasi, da regolamento, del fodero “da libera uscita” con rispettivo passante in cuoio nero previsto. Vedasi “giusti” riferimenti allegati alle pagg. 389-397, del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei. Lo stesso si presenta in “ECCELLENTI/MUSEALI” condizioni di conservazione, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 300 mm; lunghezza pugnale = 285 mm; lunghezza lama = 172 mm. Valore 2200,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE DA PARATA MODELLO 1932 ANCHE CONOSCIUTO IN GERGO COME “BECCO D’AQUILA CORTO” - VERSIONE CON GUANCETTE BIANCHE IN GALATITE “MARCATE” PER UFFICIALE GENERALE DA “CONSOLE” FINANCO A “CAPORALE D’ONORE” DELLA M.V.S.N. COSIDDETTA “CAMICIE NERE” – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Estremamente raro ed interessante pugnale da parata modello 1932 anche conosciuto in gergo come “BECCO D’AQUILA CORTO” versione con guancette di colore bianco in galatite “marcate”, riservate agli Ufficiali Generali come: “Console”, “Ispettore di Zona/Luogotenente”, “Comandante/Luogotenente Capo di Stato Maggiore”, “Primo Comandante” nonché “Caporale d’Onore” della M.V.S.N. (“Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale” ovvero “milizia fascista”) cosiddetta più comunemente “Camicie Nere”. L'affascinante cimelio fascista in argomento è stato realizzato con impugnatura dal telaio in alluminio, guancette in galatite correttamente marcate al verso di ognuna e fascetto incassato in ottone dorato. Lama rigorosamente in acciaio e fodero in metallo verniciato di nero giacché trattasi, da regolamento, del fodero “da libera uscita” con rispettivo passante in cuoio nero previsto. Vedasi “giusti” riferimenti allegati alle pagg. 389-397, del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei. Lo stesso si presenta in “ECCELLENTI/MUSEALI” condizioni di conservazione, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 300 mm; lunghezza pugnale = 285 mm; lunghezza lama = 172 mm. Valore 2300,00 euro

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ACCESSORIO D’EPOCA FASCISTA OVVERO COPPIA DI GUANCETTE DI COLORE NERO IN BACHELITE “MARCATE” PER PUGNALI MODELLI 1932 E/O 1937 DA PARATA PER UFFICIALI “SUPERIORI” ED “INFERIORI” DELLA “MILIZIA VOLONTARIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE” (M.V.S.N.) COSIDDETTA IN GERGO “CAMICIE NERE” (REGNO D’ITALIA)

Accessorio d’epoca fascista ovvero coppia di guancette di colore nero in bachelite e “marcate” all’interno, per pugnali modelli 1932 e/o 1937 da parata per Ufficiali “superiori” ed “inferiori” della “Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale” (M.V.S.N.) cosiddetta in gergo “CAMICIE NERE”. L’interessante cimelio si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione, ancora in patina coeva, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Valore 350,00 euro

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PUGNALE DA PARATA MODELLO 1937 VERSIONE “DELUXE” MEGLIO CONOSCIUTO COME “BECCO D’AQUILA LUNGO” PER UFFICIALI DELLA M.V.S.N. COSIDDETTA “CAMICIE NERE” (REGNO D’ITALIA)

Interessante pugnale da parata modello 1937 versione “DELUXE” meglio conosciuto come “becco d’aquila lungo” per Ufficiali della M.V.S.N. cosiddetta “Camicie Nere”. L'affascinante pugnale fascista in argomento, si presenta appunto con il terminale del fodero svitabile e non fissa come nei modelli più comuni. Altresì presenta l’impugnatura in alluminio, con guancette in bachelite “rigorosamente” marcate all’interno (vedasi immagini del testo postate) e fascetto in ottone dorato, lama in acciaio e fodero in metallo verniciato di nero con fornimenti in ottone. Privo di sospensioni. Lo stesso è catalogato alle pagg. 454 – 457 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 350 mm; lunghezza pugnale = 310 mm; lunghezza lama = 196 mm. Valore 720,00 euro

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LOTTO D’EPOCA FASCISTA COMPOSTO DA PUGNALE DA PARATA MODELLO 1937 MEGLIO CONOSCIUTO COME “BECCO D’AQUILA LUNGO” PER UFFICIALI DELLA M.V.S.N. COSIDDETTA “CAMICIE NERE” E DISTINTIVO DA “SQUADRISTA” DI 1’ TIPO ANNI ’30 RE-INDOSSATO ANCHE DURANTE LA REPUBBLICA SOCIALE (REGNO D’ITALIA E R.S.I.)

Bellissimo e raro lotto d’epoca fascista appartenuto ad un Ufficiale superiore della Milizia o anche detta “Camicie Nere”, composto da un pugnale da parata modello 1937 nella versione “classica” (con guancette marcate all’interno e fornimenti del fodero in ottone), meglio conosciuto come “becco d’aquila lungo” per Ufficiali della M.V.S.N e da un distintivo da “squadrista” di 1’ tipo fatturato negli anni ’30, per essere indossato da tutti coloro che avessero partecipato alle “campagne fasciste” durante gli anni 1919-1923 e poi, successivamente, re-indossato a partire dal 25 luglio 1943, dopo l’arresto del Duce, nel momento che iniziarono a riorganizzarsi le Squadre D’Azione fasciste financo tutto il periodo della Repubblica Sociale Italiana. Il pugnale in argomento è catalogato alle pagg. 454 – 457 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno, con il dorso fatto affilare appositamente dal suo possessore e di fatto reso “realmente” pugnale e non coltello, come invece venivano distribuiti questi esemplari che essendo da parata e pur chiamati “pugnali”, presentavano il filo da un solo verso della lama. Misure pugnale: lunghezza totale = 345 mm; lunghezza pugnale = 305 mm; lunghezza lama = 195 mm. Il distintivo invece, è stato realizzato in metallo dorato e smalto rosso, raffigura sul dritto un fascio in palo verticale all’interno di un rombo, mentre sul verso è presente il classico piedino per asola da giacca, marcato “S.A. PICCHIANI E BARLACCHI – FIRENZE”. Anche questo in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione e senza difetto alcuno. Misure distintivo = 20 mm x 16 mm. Valore 800,00 euro

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ESTREMAMENTE RARO PUGNALE DA COMBATTIMENTO MODELLO 1936 DI 3’ TIPO CON IMPUGNATURA IN ALLUMINIO PER “I REPARTI DA SBARCO” DELLA REGIA MARINA E “MILIZIA PORTUARIA” (REGNO D’ITALIA E R.S.I.)

Interessante ed “ESTREMAMENTE RARO” pugnale da combattimento modello 1936 di 3° tipo con impugnatura in alluminio per “I REPARTI DA SBARCO” della Regia Marina e legionari della “MILIZIA PORTUARIA”. Incominciamo con il fare un po’ di ordine. Intanto permettetemi da differire nell’indicazione della data del modello, da quanto sostenuto dal dott. Calamandrei, che la indica nell’anno 1935. Vi chiedo scusa se vi sembrerò peccare di “immodestia”, ma mi prendo sempre le responsabilità di ciò che dico e come in questo caso, di quanto scrivo. Inoltre, so già, che ci mi conosce da più anni fra di voi, mi concederà tale credito… Giacché, “l’iniziale produzione di questo modello iniziò approssimativamente nella seconda metà del 1935 e nelle foto della Campagna d’Africa non compaiono al fianco dei militari del Btg. San Marco”, come l’esimio professore (da cui lo scrivente ha studiato ed impreziosito la sua cultura in tema) cita testualmente, va da se che la distribuzione è da ricondurre con ragionevole certezza all’anno 1936. Come ad esempio avvenne nel caso del modello 1932 da parata per gli Ufficiali della Milizia, meglio conosciuto come “becco d’aquila – corto”, prodotto già nel 1931 e distribuito nel 1932. In questo caso, l’esimio professore, decide di assegnargli come modello la data dell’effettiva distribuzione (1932) nel nominarlo. In analogia, lo scrivente, per sua “deformazione professionale”, ritiene opportuno usare lo stesso “metro di misura” e cioè indicare la data di distribuzione come nome del modello, che talvolta ma non necessariamente sempre, potrebbe coincidere con quella di produzione. Ai più di voi questa potrà sembrare davvero un’inerzia o una questione (mai polemica) “sterile” ed in effetti lo è, ma dovete sapere che per gli “storici” di questo settore, essere il più precisi e puntuali possibile, ha sempre segnato il passo. Detto quanto, vado avanti asserendo che questo pugnale, distribuito nel 1936, sia per l’efficacia che per la storia, rimarrà in sella financo al 1945. Infatti, dopo l’armistizio del 8 settembre 1943, rimarrà come armamento ad appannaggio degli incursori della Marina Repubblicana (DECIMA MAS, Nuotatori/Paracadutisti, etc.), con il solo “ripugno” del fodero, che nella maggior parte dei casi sarà sostituito da uno omologo liscio, modello 1939 (modello per incursori/paracadutisti REI) senza rilievi “RM ed ancora” che stavano per “Regia Marina” e che per molti, significava anche “tradimento” nell’era della Repubblica Sociale. Inoltre, passerà da quelli con passante fisso previsti inizialmente, a quelli con passante girevole più pratici nell’indosso e nel combattimento cosiddetto “corpo a corpo”. Per capirci, un po’ quello che avvenne sostanzialmente per i pugnali da combattimento 1935 cosiddetti “marcia”, che sempre per questioni di praticità nel combattimento, mutarono fodero in gran numero. Infine va detto che di questo pugnale se ne conoscono tre tipi, un primo tipo con impugnatura in legno, anche questi estremamente rari per il numero esiguo prodotti, ma che ben presto si rilevarono non consoni all’utilizzo specifico, poiché il legno a contatto ripetuto con l’acqua poteva gonfiarsi e spaccarsi; un secondo tipo, la produzione più “massiccia” in termini di numero, con impugnatura in bachelite, ma anche questi alla lunga manifestarono problemi nell’utilizzo in acqua; infine un terzo tipo come questo e cioè con impugnatura fusa in alluminio al codolo della lama, lama piatta senza costola centrale realizzata in acciaio cosiddetto “dolce”, ovvero con meno presenza di carbonio e più resistente all'acqua. Sicuramente, da un punto di vista bellico e di impiego in acqua quest’ultimo si rilevò il più resistente ed efficiente delle tre tipologie pocanzi menzionate. Aggiungo soltanto i giusti riferimenti dove viene mostrato e descritto il cimelio in argomento, vedasi da pagg. 206 a 211 e da pagg. 429 a 432 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” di Cesare Calamandrei. Infine, soltanto per vostra curiosità, questo pugnale è appartenuto ad un incursore della “X^ MAS”. Lo stesso si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 330 mm; lunghezza pugnale = 300 mm; lunghezza lama = 190 mm. Valore 2800,00 euro

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PUGNALE DA COMBATTIMENTO MODELLO 1939 IN DOTAZIONE AI PARACADUTISTI/ASSALTATORI DELLA “FOLGORE” DEL R.E.I. POI RIUTILIZZATO DAI REPARTI COMBATTENTI NELLA “REPUBBLICA SOCIALE” - VISSUTO! - CON RIVISTA ESPLICATIVA IN OMAGGIO ED EXPERTISE (REGNO D’ITALIA E R.S.I.)

Interessante e raro pugnale “da combattimento” modello 1939 in dotazione ai paracadutisti/assaltatori della “FOLGORE” del Regio Esercito Italiano e poi riutilizzato dai Reparti combattenti nella “Repubblica Sociale Italiana”. In particolare, trattasi di un “affascinante” pugnale della “tradizione fascista”, dalla più “alta” efficienza nel combattimento “corpo a corpo”. Infatti, nasce dallo studio e dalla “fusione” concettuale dello Sturmmesser mod. 1917 (di fattura austriaca) impiegato con risultati “devastanti” durante il primo conflitto bellico (WW1) e il modello 1935 kombat cosiddetto “marcia” foggiato per le “Camicie Nere” in guerra. L’impugnatura leggermente sagomata e realizzata con due guancette in legno rivettate con delle rosette “a spina”, è infatti figlia di un giusto mix fra quella completamente liscia dell’austriaco e l’altra dentata e rigida del ‘35. Lo stesso dicasi per la lama, realizzata in acciaio con la robustezza del ‘35 ma con il filo applicato a “due-terzi” sul tagliente opposto, in questo senso più similare allo Sturm. Infine il fodero in metallo ferroso verniciato di nero, presenta il cosiddetto passante “girevole”, in questo però caso “grippato” dalla morchia accumulata negli anni e non forzato seppur perfettamente mantenuto. Insomma cosa altro aggiungere? Considerando che stiamo parlando di uno dei pugnali più utilizzati in guerra sotto il Ventennio fascista, prima in Africa Settentrionale (Egitto) e poi nella Guerra Civile in Italia. Vedasi “giusti” riferimenti presenti alle pagg. 96-105 nel testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” di Cesare Calamandrei. In omaggio, altresì, una interessante e perfetta rivista “UNIFORMI & ARMI” ovvero il numero 48 del febbraio 1995, dove in copertina ne viene mostrato uno perfettamente “identico” nell’uniforme di un appartenente alla “Guardia Nazionale Repubblicana” della Repubblica Sociale, nel 1944. Oltre ciò, vi segnalo sempre sulla rivista predetta, un articolo di più pagine molto dettagliato, scritto dal “grande” Alessandro Raspagni sui distintivi, galloni e mostrine “di ruolo” della M.V.S.N. ovvero informazioni di tipo “tecniche” di non facile reperimento. Il pugnale si presenta in “OTTIME” condizioni di conservazione, seppur giustamente “vissuto”, “genuino” ed “intonso”, senza ne mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise incluso. Misure: lunghezza totale = 340 mm; lunghezza pugnale = 325 mm; lunghezza lama = 200 mm. Valore 650,00 euro

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RARO “PUGNALE E/O COLTELLO DA CACCIA” REGALIA APPARTENUTA AD UN “GERARCA” FASCISTA ROMANO NEI PRIMI ANNI ‘40 - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Interessante e raro “pugnale e/o coltello da caccia” trattasi di regalia appartenuta ad un “gerarca” fascista romano nei primi anni ‘40. Lo stesso è stato realizzato con impugnatura costituita da due guancette in legno rivettate apposte su unico corpo “monoblocco” (telaio impugnatura, guardia e lama) realizzato in robusto ed elegante acciaio nichelato. In particolare, la lama prevede una costola “a sega” opposta al filo con punta affilata su di un verso, ciò per permettere di penetrare e tagliare al meglio la carne dell’animale cacciato. Il fodero invece è realizzato in cuoio “spesso” ed al dritto reca, sovrapposta, la testa di un lupo in lamierino di ottone stampato. Infatti, il lupo per “antonomasia” rappresenta i cacciatori in Italia contrapponendosi al cervo, simbolo della tradizione dei cacciatori tedeschi. Inutile aggiungere ulteriori parole su un oggetto del genere. Per motivi di privacy la famiglia dal quale ho ritirato personalmente l’oggetto, non ha voluto fare menzione circa il nominativo del gerarca in argomento. Altresì, dalla stessa famiglia, ho ritirato anche un pugnale d’ordinanza da parata modello 1932 e una fotografia (primo piano) appartenuti al gerarca in argomento che, tuttavia, per questioni di opportunità, cederò con dedicata inserzione. Infine il bel cimelio si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, genuino ed intonso, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 345 mm; lunghezza pugnale = 323 mm; lunghezza lama = 200 mm. Valore 490,00 euro

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RARA DAGA D’EPOCA FASCISTA TIPO “BILLAO” PER LA COMPONENTE “INDIGENA” DELLA POLIZIA COLONIALE IN AFRICA ORIENTALE COSIDDETTA “P.A.I.” OVVERO POLIZIA AFRICA ITALIANA – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Interessante e rara daga d’epoca fascista tipo "billao", per la componente “indigena” della Polizia Coloniale in Africa Orientale cosiddetta “P.A.I.” (Polizia Africa Italiana). Il “prezioso” cimelio trattasi, infatti, di una daga d’ordinanza ispirata al tradizionale coltello di cultura “arabo-somala” cosiddetto “billao” concepito per armare i militari delle polizie nazionali in colonia, sia quelli indigeni delle bande appiedate. Lo stesso è stato realizzato con impugnatura costituita da due guancette dentate fatturate in corno di bufalo e assicurate con due spinotti con rosette ribattuti al largo del codolo. Su una di queste, quella esterna, è incassato uno scudetto ovale in ottone con lo stemma della PAI (cosiddetto “oliva”) ovvero recante l’aquila cimata di corona reale, con le ali socchiuse, che poggia i propri artigli su un nodo Savoia o d’amore. Sulla testa dell’impugnatura una calotta bombata in acciaio nichelato racchiude le guancette ed il codolo. La guardia è piatta, ovale in lamiera in acciaio nichelato. La lama “patente” al centro è affilata lungo tutto il perimetro e foggiata in acciaio. Infine presenta il fodero in cuoio grezzo originale e non come spesso si vedono adattati a questi pugnali qui. Presenta all'interno una molla in lamina per tenere ferma la lama ed alle sue estremità è bloccato da due rivetti lucidi ed infine, una cinghietta con bottone, serra il coltello nel fodero. Insomma, “intonso” e “genuino” proveniente direttamente dalla collezione di “KUBEL 1943” del mio amico Fabio Pittei.

 

CENNI STORICI: Fino al 1936 i pugnali billao in dotazione alle truppe coloniali in A.O.I., compresi quelli in dotazione alle truppe adibite a servizio di Polizia Coloniale, erano di produzione “artigianale” tradizionale. Successivamente, con la creazione della P.A.I. soltanto per gli ascari inquadrati nel neonato Corpo di polizia, fu adottato questo tipo di daga in argomento. I primi tipi recavano, come afferma il dr. Calamandrei, posta al tallone della lama, una matricola composta dalle lettere “PC” (che stanno per Polizia Coloniale) seguite poi da una stringa numerica, esempio: “PCXXX”. Mentre dal 1939 questa “dizione” scompare e, soltanto verso gli anni ‘40 inoltrati, riapparirà la matricola con dizione iniziale “PAI”. Pertanto possiamo affermare, con “ragionevole certezza” che questo pugnale è stato realizzato non prima del 1939 (vedasi le “giuste” aggiunte del 9 agosto 1939 al Regolamento PAI del 1938). Infine, dal tipo di scudetto (“oliva”) possiamo stabilire che lo stesso fosse destinato alla componente indigena della PAI, giacché in quella nazionale era presente al centro del petto dell’aquila, lo scudo dei Savoia, con ulteriori smalti se destinato ad Ufficiali.

 

Lo stesso è catalogato alle pagg. 129 – 136 del testo: “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” a firma di Cesare Calamandrei, si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, genuino ed intonso, senza ne mancanze, rotture e/o difetti alcuno. Fornito con expertise. Misure: lunghezza totale = 343 mm; lunghezza pugnale = 310 mm; lunghezza lama = 193 mm. Valore 1800,00 euro

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PUGNALE BILLAO CON IMPUGNATURA IN AVORIO PER TRUPPE SOMALE ARMATE NELLE COLONIE ITALIANE AFRICA ORIENTALE - ANNI '30 (REGNO D'ITALIA)

Pugnale Billao per ascari delle Truppe Somale Armate nelle colonie fasciste in Africa Orientale Italiana nella seconda metà degli anni '30. Foggiato con impugnatura in prezioso avorio africano, cuspide e fornimenti in pregiato bronzo e fodero in pelle lavorata finemente a mano. Si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 375 mm - lunghezza lama = 210 mm. Valore 650,00 euro

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PUGNALE BILLAO CON IMPUGNATURA IN LEGNO "TURCHESE" PER TRUPPE SOMALE ARMATE NELLE COLONIE ITALIANE AFRICA ORIENTALE - SECONDA METÀ ANNI '30 (REGNO D'ITALIA)

Pugnale Billao per ascari delle Truppe Somale Armate nelle colonie fasciste in Africa Orientale Italiana nella seconda metà degli anni '30. Foggiato con impugnatura in un bel legno dipinto di color turchese, cuspide e fornimenti in pregiato ottone e fodero in pelle lavorata finemente a mano. Si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza totale = 315 mm - lunghezza lama = 185 mm. Valore 570,00 euro

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INTERESSANTE COLTELLO REALIZZATO INTERAMENTE “A MANO” CON IMPUGNATURA IN CORNO DI CERVO “ARTIGIANATO ABRUZZESE” LOCALE - ANNI ‘90 (REPUBBLICA ITALIANA)

Interessante coltello “artigianale” foggiato interamente “a mano” negli anni ‘90 da artigiano abruzzese locale, dedito alla realizzazione di coltelli. Il "manufatto" in argomento, che ben si presta sia per uso “caccia” che “domestico” in cucina, non vi nascondo di averci già affettato con “ottimi risultati” più di qualche salume.., è stato realizzato con una bellissima impugnatura stile “montagna” in corno di cervo e lama in lamina di acciaio ben affilata. Più in generale, si presta anche come oggetto da ornamento in casa. Lo stesso si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione senza ne difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza complessiva = 310 mm; lunghezza lama = 157 mm. Valore 80,00 euro

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INTERESSANTE COLTELLO COSIDDETTO “PATTADA” DI MISURE “MEDIO-PICCOLE” CON IMPUGNATURA IN LEGNO “ARTIGIANATO SARDO” LOCALE - ANNI ‘90 (REPUBBLICA ITALIANA)

Interessante coltello “artigianale” sardo cosiddetto “PATTADA” di misure “medio-piccole”, che prende il nome da un paese nella provincia di Sassari che vanta una antica tradizione ultracentenaria nella produzione di questa tipologia di coltelli, dove furono inizialmente prodotti e diffusi. La foggia della pattada in argomento, risale agli anni ‘90 da artigianato locale. Il coltello è stato realizzato con una bellissima impugnatura in legno con fornimenti in metallo dorato e lama in acciaio rigorosamente punzonata al tallone, con logo di riferimento del produttore associato e la dicitura “PATTADA”. Infine si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione senza ne difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza complessiva = 165 mm; lunghezza lama = 70 mm. Valore 75,00 euro

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INTERESSANTE COLTELLO ARTIGIANATO TRADIZIONALE TOSCANO “SCARPERIA” DI MISURE “MEDIO-PICCOLE” CON IMPUGNATURA IN CORNO DI BUFALO NERO - ANNI ‘70-’80 (REPUBBLICA ITALIANA)

Interessante coltello artigianato tradizionale toscano “Scarperia” di misure “medio-piccole”. Trattasi di modello realizzato “artigianalmente” negli anni ‘70-‘80 con impugnatura in corno di bufalo nero e lama in acciaio ripieghevole, non presenta marcature sulla lama. Classico coltello da collezione della tradizione italiana. Infine si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione senza ne difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza complessiva = 175 mm; lunghezza lama = 75 mm. Valore 40,00 euro

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INTERESSANTE COLTELLO COSIDDETTO “SICILIANO” DI MISURE “MEDIO-PICCOLE” CON IMPUGNATURA IN FINTO CORNO - “PRIMA EDIZIONE” ANNI ‘90 (REPUBBLICA ITALIANA)

Interessante coltello cosiddetto “SICILIANO” di misure “medio-piccole” con impugnatura in finto corno. Trattasi della “prima edizione” realizzata negli anni ‘90 da “DE LUCA-FROSOLONE” con impugnatura in “finto” corno di bufalo e lama in acciaio INOX ripieghevole, con marcatura posta al tallone della stessa. Classico coltello da collezione della tradizione italiana. Infine si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione senza ne difetto, rottura e/o mancanza alcuna. Misure: lunghezza complessiva = 150 mm; lunghezza lama = 65 mm. Valore 30,00 euro

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SCIABOLA MODELLO 1855 IN DOTAZIONE AGLI UFFICIALI DEL "CORPO DEI BERSAGLIERI" DEL REGIO ESERCITO DURANTE GLI ANNI ‘30 - PERIODO FASCISTA (REGNO D’ITALIA)

Rarissima sciabola modello 1855 in dotazione agli Ufficiali dei Bersaglieri durante gli anni ‘30, nel periodo del Ventennio fascista. L’affascinante cimelio in argomento, è stato realizzato con “coccia” e “cappuccio” leonino in finissimo bronzo, manico (o impugnatura) in pregiato ebano, lama ricurva in spettacolare acciaio e fodero in bellissimo metallo nichelato. Marcata sul tallone della lama dal suo fabbricante, con propria punzonatura. Questo modello di sciabola, risulta essere sicuramente fra le più belle e rare foggiate per Ie Forze Armate italiane in ogni tempo, e la scelta di assegnazione non poteva che ricadere sui “mitici” bersaglieri, tanto che Cesare Calamandrei decide di dedicargli la copertina del suo scritto più importante in tema di armi bianche ovvero “STORIA DELL’ARMA BIANCA ITALIANA”. La stessa si presenta complessivamente in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza ne rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 1010 mm; lunghezza lama = 840 mm. Valore 580,00 euro

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SCIABOLA MODELLO 1888 CON “CRAVATTA VERDE” IN DOTAZIONE AGLI UFFICIALI DEL “CORPO DEGLI ALPINI” DEL REGIO ESERCITO ITALIANO DURANTE GLI ANNI ‘30 - PERIODO FASCISTA (REGNO D'ITALIA)

Rara sciabola modello 1888 in dotazione agli Ufficiali del Corpo degli Alpini durante gli anni ‘30, nel periodo del Ventennio fascista. L’affascinante cimelio in argomento, è stato realizzato con “coccia” e “cappuccio” in metallo argentato lavorato e poi nichelato, manico (o impugnatura) in bachelite, lama dritta in robusto acciaio con lavorazione all’acquaforte cosiddetta “acidata”, che rappresenta disegni tipici militari, di fedeltà al casato dei Savoia. Inoltre, fra la guardia ed il tallone della lama è posta la cosiddetta “cravatta verde” in tessuto, segno distintivo degli Alpini, anche il fodero si presenta in un bel metallo nichelato. La stessa si presenta complessivamente in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza ne rotture, mancanze e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza totale = 950 mm; lunghezza lama = 760 mm. Valore 320,00 euro

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RARO ED ELEGANTE LOTTO “DA PARATA” D’EPOCA FASCISTA FINE ANNI ‘30 APPARTENUTO AD UN “ALTO” UFFICIALE DELLA REGIA AERONAUTICA COMPOSTO DA SCIABOLA MOD. 1937 CON DRAGONA E FODERA, CINTURONE CON FIBBIA MARCATA E SOSPENSIONI PER SCIABOLA, FASCIA AZZURRA DA UFFICIALE CON SCATOLA ORIGINALE MARCATA (REGNO D’ITALIA)

Raro ed elegante lotto “DA PARATA” d’epoca fascista periodo fine anni ‘30 appartenuto ad un “alto” ufficiale della Regia Aeronautica e rilevato, direttamente dal sottoscritto, presso familiari eredi dello stesso. Il bellissimo lotto in argomento è così composto:

 

1) una sciabola modello 1937 completa di dragona in oro screziata di blu e fodera classica in panno verde. La sciabola in parola, una delle più belle in assoluto foggiate durante il “Ventennio” si presenta con il telaio dell’impugnatura realizzata in finissimo ottone lavorato confacente all’aquila, laddove il “cappuccio” è realizzato a forma di testa, il pomello di fermo a forma di corona e la guardia a forma d’ala dell’imponente rapace. La presa per la mano è realizzata in pelle nera con filo metallico dorato e sotto la guardia, al tallone della lama è posto un batti-fodero verde. La lama è foggiata in finissimo acciaio lavorato ambo i lati all’acquaforte, lavorazione cosiddetta “acidata”, che da sempre rende “nobili” le lame. Le tematiche rappresentate nei disegni, sono confacenti alla Regia Aeronautica vedasi aeroplano e cannoni ed al casato dei Savoia, regnanti coevi dell’epoca, vedasi l’aquila con lo scudo crociato sul petto. Punta perfetta! Il fodero si presenta in elegante e robusto cuoio nero con fornimenti in ottone lavorato. La sciabola versa in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, quasi “MUSEALI”, senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. La sola fodera, visto il tempo trascorso ed il peso della sciabola sostenuto, presenta tre “scuciture” sulla parte terminale, peraltro ben ritratte in foto, ma non mancanze. Misure: lunghezza complessiva sciabola con fodero calzato = 93 cm; lunghezza solo sciabola = 91 cm; lunghezza lama = 76 cm. Lunghezza fodera = 104 cm.

 

2) un’affascinante cinturone foggiato in “fine” tessuto broccato, rivestito all’interno con elegante pelle bianca, completo di fibbia e fornimenti realizzati in pregiato ottone lavorato. La fibbia, sul verso, presenta impressa la marcatura del fabbricante ovvero “Fratelli Scuotto di Napoli”. Il cinturone è completo altresì di sospensioni rimovibili per il porto della sciabola in parata, anche queste foggiate ad ornamento, nello stesso tessuto broccato del cinturone con ganci in metallo dorato. Il tutto si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. Misure: cinturone = 106 mm x 42 mm; sospensione maggiore lunghezza = 57 mm; sospensione minore lunghezza = 47 mm.

 

3) una elegante fascia azzurra da indosso per gli Ufficiali durante le parate, realizzata in tessuto e completa di scatola di conservazione marcata “VeDeMe Milano” con cerniera. Sulla scatola è scritto il nome “Aramis”, probabile soprannome affibbiato all’Ufficiale in argomento, proprio di uno dei tre moschettieri del “leggendario” D’Artagnan. Il tutto si presenta in “ECCELLENTI” condizioni di conservazione, senza mancanze, rotture e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza fascia = 100 cm; scatola = 31,5 cm x 7,5 cm.

 

Che altro aggiungere su questo “straordinario” e completo lotto del periodo fascista? Si precisa che, come da richiesta “specifica” di non vederlo andare frammentato da chi lo ha conservato come “reliquia” affettiva finora e, avvalorata dal sottoscritto, che per sua natura non è abituato a commettere “crimini” verso la Storia, separandola nelle sue “FONTI MATERIALI” che la definiscono e la riconducono..., verrà ceduto così come esposto. Pertanto nessuna richiesta, di vendere separatamente i singoli pezzi, fosse anche con offerte singole molto “generose”, verrà presa in considerazione. Il lotto può essere fornito con expertise su richiesta. Valore 1100,00 euro

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IMPUGNATURA IN "ELEGANTE" E ROBUSTA BACHELITE PER SCIABOLE ITALIANE DELLE FORZE ARMATE E DI POLIZIA - MODELLO ANNI '30 ATTUALMENTE ANCORA IN USO

Impugnatura in "elegante" e robusta bachelite per sciabole italiane. La stessa è perfettamente integra e funzionale per tutte le sciabole in dotazione fin dagli anni '30 (nel periodo fascista) ad oggi. Essendo l'impugnatura di tipo "universale", va a calzare perfettamente sia sulle sciabole più datate, che su quelle moderne della nostra nazione. La stessa infatti è "regolarmente" prevista su sciabole in dotazione alle Forze Armate (Esercito, Aeronautica e Marina) che a quelle delle Forze di Polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, compresa la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale nel periodo fascista). Come si potrà notare il colore della bachelite in questione è il nero lucido, e sul retro presenta la molatura standard operata dalla ditta produttrice, ovvero "l'invito" classico previsto sul telaio in metallo della sciabola che la ospita. La stessa è stata smontata e recuperata da una sciabola per ufficiali degli Alpini anni '70, è tuttavia prevista anche per le sciabole dei sottufficiali Marescialli ed Ispettori della Polizia di Stato. Conservata in "ECCELLENTI" condizioni, non presenta mancanza e/o rottura alcuna, Misure: 120 mm (di cui 110 mm di impugnatura "reale") x 24 mm. Valore 25,00 euro

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TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA "ARTIGIANALE" IN OTTONE DORATO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO PRIMIGENIO PERIODO PRIMI ANNI '20 – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Interessante tagliacarte d'epoca fascista degli anni venti, periodo cosiddetto “Primo Fascismo”. Il cimelio in argomento, fu realizzato “artigianalmente” in ottone dorato con l’impugnatura a forma di fascio “primigenio” ovvero di tipo repubblicano e probabilmente destinato, a qualche squadrista “noto” che partecipò alla “Marcia su Roma” (1922). Questa tipologia di tagliacarte, nelle sue varianti, è menzionata nell'articolo apparso sulla rivista "Uniformi & Armi" nr. 192 del maggio 2012. Lo stesso, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione e si pone come una straordinaria “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Fornito con expertise. Misure: lunghezza = 205 mm; peso = 160 grammi. Valore 320,00 euro

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TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA IN BRONZO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO PRIMIGENIO - PERIODO ANNI '20 (REGNO D’ITALIA)

Tagliacarte d'epoca fascista degli anni venti, periodo cosiddetto “Primo Fascismo”. Il cimelio in argomento, è stato realizzato col procedimento "in fusione" in bronzo, con l’impugnatura a forma di fascio “primigenio” ovvero di tipo repubblicano. Lo stesso, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione e si pone come una importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Misure: lunghezza complessiva = 288 mm; solo tagliente = 164 mm. Valore 270,00 euro

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TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA IN BRONZO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO REPUBBLICANO “PRIMIGENIO” PERIODO ANNI '20 – VISSUTO! (REGNO D’ITALIA)

Tagliacarte d'epoca fascista degli anni venti, periodo cosiddetto “Primo Fascismo” o "Squadrismo". Il cimelio in argomento è stato realizzato in bronzo dorato, con doratura andata praticamente quasi "persa" (presente ancora al 10% circa della propria superficie), in maniera “artigianale” col procedimento "in fusione" di un unico “mono-blocco” e non come le “copie moderne” (di cui allego “giusta” immagine), riprodotte con l’accoppiamento in fusione di “due facce” realizzate in leghe moderne molto più “leggere” e duttili rispetto al bronzo. Inoltre, in questi tagliacarte realizzati per lo più "a mano", soprattutto nella prima metà degli anni ‘20 da artigiani dei metalli, si notano, come giusto che sia, delle “asimmetrie” vistose e congrue nonché imperfezioni, giacché non ricavati “da stampo” in maniere industriale. L’impugnatura rappresenta un fascio “primigenio” ovvero di tipo repubblicano, simbolo degli “squadristi” fascisti. Il bel cimelio, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione e si pone come un'importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto, presenta una piccola “bozzatura” del bronzo probabilmente a seguito di un colpo subito, su di un lato del fascio, subito sotto la scure. Misure: lunghezza complessiva = 280 mm; solo tagliente = 160 mm. Peso 262 grammi. Valore 260,00 euro

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TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA REALIZZATO IN BRONZO DORATO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO PRIMIGENIO - PERIODO PRIMI ANNI '20 (REGNO D’ITALIA)

Tagliacarte d'epoca fascista primi anni venti ovvero del periodo cosiddetto “Primo Fascismo”. Il cimelio in argomento è stato realizzato “a mano” col procedimento "in fusione" in bronzo, poi bagnato nell’oro “povero” e presenta l’impugnatura a forma di fascio “primigenio” cioè di tipo repubblicano. Essendo stato eseguito con una lavorazione non di tipo industriale, presenta ovviamente delle piccole asimmetrie e imperfezioni nel disegno. Lo stesso, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione e si pone come una importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Misure: lunghezza complessiva = 280 mm; solo tagliente = 160 mm. Valore 270,00 euro

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TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA REALIZZATO IN BRONZO DORATO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO LITTORIO DI PRIMO TIPO - PERIODO SECONDA METÀ ANNI '20 - VISSUTO! (REGNO D’ITALIA)

Tagliacarte d'epoca fascista della seconda metà degli anni venti. Il cimelio in argomento è stato realizzato “a mano” col procedimento "in fusione" in bronzo, poi bagnato nell’oro “povero” (con tracce ancora presenti sulla sua superficie) e presenta l’impugnatura a forma di fascio littorio di primo tipo. Essendo stato eseguito con una lavorazione non di tipo industriale, presenta ovviamente delle piccole asimmetrie e imperfezioni nel disegno, mentre i rilievi dell’impugnatura risultano leggermente consumati (vissuto), visto il tempo trascorso. Lo stesso si presenta in “BUONE" condizioni di conservazione e si pone come una importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Misure: lunghezza complessiva = 196 mm; solo tagliente = 115 mm. Valore 250,00 euro

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RARISSIMO TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA IN BRONZO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO REPUBBLICANO “PRIMIGENIO” E SULLA TESTA UN’AQUILA NAZISTA EVIDENTE PROMISCUITÀ DEI "FASCISMI" ITALIANO E TEDESCO PERIODO ANNI '20 – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Rarissimo ed affascinante tagliacarte d'epoca fascista, realizzato interamente in bronzo, con impugnatura a forma di fascio repubblicano “primigenio” e sulla testa un basamento dove poggia un’aquila nazista, ovvero evidente “promiscuità” tra i due "fascismi" italiano e tedesco, nel periodo degli anni '20, laddove il secondo si ispirava al primo, almeno nella “presa” del potere. La lavorazione del siffatto cimelio è avvenuta in maniera “artigianale” col procedimento "in fusione" di un unico “mono-blocco” e non come le “copie moderne”, riprodotte con l’accoppiamento in fusione di “due facce” realizzate in leghe moderne molto più “leggere” e duttili rispetto al bronzo. Inoltre, in questi tagliacarte realizzati per lo più "a mano", soprattutto nella prima metà degli anni ‘20 da artigiani dei metalli, si notano, come giusto che sia, delle “asimmetrie” congrue nonché imperfezioni, giacché non ricavati “da stampo” in maniere industriale, come ad esempio quelli fatturati nella seconda metà degli anni ’30. L’impugnatura rappresenta quella di un fascio “primigenio” ovvero di tipo repubblicano, simbolo dello “squadrismo” fascista prolungato sulla testa da un’aquila che poggia i suoi artigli sopra una corona di alloro che circonda una svastica, simbolo della “frangia” nazista in Germania, non ancora al potere. Il bel cimelio, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione e si pone come un'importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto, presenta una piccola “bozzatura” del bronzo probabilmente a seguito di un colpetto, su lato frontale del fascio, proprio sotto il basamento che sostiene l’aquila. Fornito con expertise. Misure: lunghezza complessiva = 360 mm; solo tagliente = 160 mm. Peso 845 grammi. Valore 370,00 euro

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RARO E “CELEBRE” TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA COMMEMORATIVO DEI “FUCILIERI DEL BATTAGLIONE SAN MARCO” REALIZZATO IN “FINISSIMO” ED ELEGANTE OTTONE NEI PRIMI ANNI '30 (REGNO D’ITALIA)

Raro e “celebre” tagliacarte d'epoca fascista commemorativo dei “Fucilieri del Battaglione San Marco” realizzato in “finissimo” ed elegante ottone nei primi anni '30. La “celebrità” di questo tagliacarte risale al fatto che una copia “medesima” fu donata alla contessa Edda Mussolini in Ciano, figlia prediletta del DVCE, in occasione della sua visita “ufficiale” al Corpo dei Fucilieri del San Marco, avvenuta in data 21 aprile 1932, in occasione del Natale di Roma. L’affascinante cimelio raffigura nell’impugnatura un piedistallo dove poggia sulla testa il simbolo del San Marco ovvero un "leone alato" posto a guardia o protezione, con sotto una croce di forma “teutonica”. La “guardia” del cimelio è realizzata con un bel disegno di ghirigori dal tema antico ed infine il tagliente, assume la forma delle scimitarre dentate di gusto orientale. 

CENNI STORICI: con la fine del primo conflitto bellico (WW1) furono riconosciuti i meriti della "Brigata Marina", che nel 1918 ricevette finalmente la bandiera di combattimento. A partire dal 17 marzo 1919, con decreto di Vittorio Emanuele III di Savoia, la Brigata fu costituita come "Reparto di Fanteria di Marina". Venezia, memore del valore mostrato da quegli uomini nel proprio territorio, per volontà del sindaco Filippo Grimani, donò al reggimento il nome di "San Marco" (dal 25 marzo 1919), patrono della città, ed il proprio stemma, il leone alato (dall'aprile successivo). Nacque così ufficialmente il "San Marco". Con queste parole si relazionò al Re l'udienza con la quale avvenne con decreto la nascita del Reggimento:
«Ministero della marina, Relazione a S.M. del 17 marzo 1919.
Allorquando, alla fine dell'anno 1917, la minaccia nemica tragicamente incombeva su Venezia, un battaglione di marinai, rapidamente costituito coi reparti che ebbero già a presidiare le città di Grado e di Monfalcone, accorse alla difesa del basso Piave.
Ben presto il battaglione, per incessanti profferte volontarie di capi e gregari, divenne reggimento e come tale ha scritta la sua pagina di storia gloriosa arrossando col migliore sangue gli acquitrini che vanno da capo Sile a Cortellazzo.
Sire.!
è storia di ieri, ma scritta con caratteri d'oro, il modo superbo con cui il reggimento marina ebbe a opporre un argine alla tracotanza avversaria superando ostacoli che parevano in-sormontabili tra i più grandi disagi di un terreno, dove, all'insidia del nemico, si aggiungeva quella della natura.
Sire!
Venezia "sempre memore" ha voluto e chiesto a mezzo del primo magistrato, che al fatidici nome di "San Marco" si intitolasse il Reggimento Marina, consacrando così il suo sentimento d'amore e di riconoscenza verso gli eroi che hanno protetto, colla sua esistenza, la sua bellezza immortale.
Sire!
A tale voto non ho potuto a meno di aderire e perciò che, sicuro di interpretare anche i sentimenti dell'animo della maestà vostra, sottopongo alla sua augusta firma, l'unito decreto che varrà a tramandare alla storia con il nome "San Marco" il Reggimento Marina.
Firmato: Del Bono
per copia conforme
il capo dell'Uff. Leggi e Decreti
Bozzi»

L’affascinante cimelio si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno e si pone come un’importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza complessiva = 225 mm; solo tagliente = 120 mm; larghezza massima = 58 mm; peso = 136 grammi. Valore 450,00 euro

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RARO TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA COMMEMORATIVO DEL DECENNALE DELLA FONDAZIONE DELLA M.V.S.N.  REALIZZATO IN OTTONE BRONZATO DURANTE I PRIMI ANNI '30 – CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro ed interessante tagliacarte d'epoca fascista commemorativo del decennale della fondazione della M.V.S.N. realizzato in ottone bronzato durante i primi anni '30. In particolare, dopo il 1 febbraio 1933, anniversario decennale della nascita della milizia fascista, furono foggiati dei tagliacarte. come questo in argomento, in bronzo dorato o in ottone bronzato, che avevano tutti in comune il disegno dell’impugnatura mentre le cosiddette “lame” differivano nelle forme. Come è possibile vedere dai “giusti” riferimenti allegati, nelle pagg. 598 – 599 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” scritto dal prof. Cesare Calamandrei, il primo esemplare in assoluto fu realizzato in pochissimi pezzi dalla ditta “F.LLI TONERINI DI SCARPERIA” su ordinazione del Fascio di Rifredi (Firenze) con incisione personalizzata posta nel cartiglio al verso della guardia e terminale della lama a punta. Ma si conoscono almeno altre tre varianti di lame contemplate, di cui la prima a forma di gladio (vedasi pag. 599 allegata), la seconda con terminale tondeggiante come l’esemplare in parola, infine, se ne conosce un’ulteriore variante con lama a forma rettangolare (assai più rara). L’affascinante cimelio raffigura nell’impugnatura un’aquila ad ali sollevate che racchiude un ovale contenente un profilo approssimativo di Mussolini con al verso la dicitura “SE AVANZO SEGUITEMI, SE INDIETREGGIO UCCIDETEMI, SE MI UCCIDONO VENDICATEMI”. La parte superiore dell’ovale è completata da una testa di leone. Il tagliacarte si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione senza mancanze, con qualche segno inevitabile del tempo, tipo un’impercettibile crepa della patina superficiale al verso dell’impugnatura e qualche segno di ossidazione del metallo. La lama presenta segni di tentativi per affilarla, da cui emerge l’ottone nel suo colore naturale. Lo stesso si pone come un’importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Fornito con expertise. Misure: lunghezza complessiva = 298 mm; solo tagliente = 170 mm; larghezza massima = 46 mm; peso = 615 grammi. Valore 370,00 euro

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RARO TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA COMMEMORATIVO DEL DECENNALE DELLA FONDAZIONE DELLA M.V.S.N.  REALIZZATO IN OTTONE BRONZATO DURANTE I PRIMI ANNI '30 – VARIANTE PIÙ RARA CON LAMA RETTANGOLARE - CON EXPERTISE (REGNO D’ITALIA)

Raro ed interessante tagliacarte d'epoca fascista commemorativo del decennale della fondazione della M.V.S.N. realizzato in ottone bronzato durante i primi anni '30. In particolare, dopo il 1 febbraio 1933, anniversario decennale della nascita della milizia fascista, furono foggiati dei tagliacarte. come questo in argomento, in bronzo dorato o in ottone bronzato, che avevano tutti in comune il disegno dell’impugnatura mentre le cosiddette “lame” differivano nelle forme. Come è possibile vedere dai “giusti” riferimenti allegati, nelle pagg. 598 – 599 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” scritto dal prof. Cesare Calamandrei, il primo esemplare in assoluto fu realizzato in pochissimi pezzi dalla ditta “F.LLI TONERINI DI SCARPERIA” su ordinazione del Fascio di Rifredi (Firenze) con incisione personalizzata posta nel cartiglio al verso della guardia e terminale della lama a punta. Ma si conoscono almeno altre tre varianti di lame contemplate, di cui la prima a forma di gladio (vedasi pag. 599 allegata), la seconda con terminale tondeggiante, infine, un’ulteriore variante con lama a forma rettangolare e assai più rara, come l’esemplare in argomento. L’affascinante cimelio raffigura nell’impugnatura un’aquila ad ali sollevate che racchiude un ovale contenente un profilo approssimativo di Mussolini con al verso la dicitura “SE AVANZO SEGUITEMI, SE INDIETREGGIO UCCIDETEMI, SE MI UCCIDONO VENDICATEMI”. La parte superiore dell’ovale è completata da una testa di leone. Il tagliacarte si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione senza mancanze, con qualche segno inevitabile del tempo, ovvero una piccola crepa della patina superficiale al verso dell’impugnatura e qualche segno di ossidazione del metallo. Lo stesso si pone come un’importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Fornito con expertise. Misure: lunghezza complessiva = 298 mm; solo tagliente = 172 mm; larghezza massima = 46 mm; peso = 625 grammi. Valore 390,00 euro

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RARO E “CELEBRE” TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA REALIZZATO IN “FINISSIMO” BRONZO DORATO CON AQUILA ROMANA CHE POGGIA SU FASCIO LITTORIO ORIZZONTALE E TAGLIENTE A FORMA DI GLADIO ROMANO ANNI '30 – MARCATO “STANZIERI NAPOLI CASSE-FORTI” (REGNO D’ITALIA)

Raro tagliacarte d'epoca fascista con aquila romana che poggia i suoi artigli su fascio littorio posto in orizzontale e tagliente a forma di “gladio romano”, realizzato dalla ditta “STANZIERI NAPOLI CASSE-FORTI” in “finissimo” bronzo dorato negli anni ’30 stile “IMPERO”. Da sempre questo tagliacarte risulta essere uno dei più “celebri” e collezionati dell’intero Ventennio fascista e catalogato in collezione alle pagg. 620-623 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” scritto da Cesare Calamandrei. ​L’affascinante cimelio, da sempre riprodotto con copie “moderne” e postume in ghisa, dove i particolari ed i rilievi dell’aquila e del fascio sono nettamente “malformi” rispetto ad un esemplare originale come questo, si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno e si pone come un’importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Misure: lunghezza complessiva = 240 mm; solo tagliente = 165 mm; larghezza massima = 53 mm; peso = 310 grammi. Valore 390,00 euro

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RARO TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA REALIZZATO IN LEGA BRONZATA CON PROFILO ELMATO DI “BENITO MUSSOLINI” NELLA VARIANTE “PIÙ RARA” OVVERO CON INCISIONE “DUX” SULL’IMPUGNATURA - SECONDA METÀ ANNI '30 (REGNO D’ITALIA)

Raro tagliacarte d'epoca fascista con profilo elmato di “BENITO MUSSOLINI” volto a sinistra, nella variante “più rara” ovvero con incisione “DUX” sull’impugnatura. L’affascinante cimelio è stato realizzato in lega bronzata durante la seconda metà degli anni '30 e ritrae, appunto il Duce, in assetto di guerra dopo la vittoria in Africa Orientale. Il tagliacarte in argomento è catalogato in collezione alla pag. 200 del testo “IERI HO VISTO IL DUCE” – VOL. 1 scritto da Terzo Maffei – Alessandro Raspagni – Fusto Sparacino. Lo stesso si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno e si pone come un’importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo del “Ventennio” anzidetto. Fornito con expertise su richiesta. Misure: lunghezza complessiva = 210 mm; larghezza massima = 32 mm. Valore 320,00 euro

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TAGLIACARTE D'EPOCA FASCISTA REALIZZATO “A MANO” DA ARTIGIANO DEL LEGNO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO LITTORIO ED INCISIONE SULLA PARTE PIATTA DEL TAGLIENTE DOVE SI INTRAVEDE LA SCRITTA “MUSSOLINI” - COMMISSIONATO DA UN FUNZIONARIO DEL P.N.F. DELLA SEZIONE DI PADOVA PERIODO ANNI '30 (REGNO D’ITALIA)

Tagliacarte d'epoca fascista realizzato “A MANO” da artigiano del legno ovvero falegname con impugnatura a forma di fascio littorio ed incisione in corsivo sulla parte piatta del tagliente, dove si intravede la scritta “MUSSOLINI”. In particolare questo straordinario manufatto risale agli anni trenta, verosimilmente nella seconda metà, periodo cosiddetto “IMPERO”. Il cimelio in argomento, fu commissionato da un funzionario del P.N.F. di Padova, dai cui eredi l’ho personalmente rilevato. Si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione e si pone come una straordinaria “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto, da collezionare nella propria scrivania. Misure: lunghezza complessiva = 200 mm; larghezza massima = 25 mm. Valore 230,00 euro

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RARO LOTTO D’EPOCA FASCISTA COMPOSTO DA TAGLIACARTE IN ALLUMINIO CON IMPUGNATURA A FORMA DI FASCIO LITTORIO E MOTTO LATINO INCISO SU LAMA “NEC RECISA RECEDIT” ASSIEME A CARTOLINA DEI FASCI DI COMBATTIMENTO DI BOLZANO “VIAGGIATA” APPARTENUTO AD UN UFFICIALE DELLA REGIA GUARDIA DI FINANZA – PRIMI ANNI ‘40 (REGNO D’ITALIA)

Raro ed interessante lotto d’epoca fascista composto da tagliacarte in alluminio con impugnatura a forma di fascio littorio “classico” e motto latino inciso su lama “NEC RECISA RECEDIT” di matrice dannunziana e attribuito dal Vate alle “FIAMME GIALLE” d’Italia, assieme ad una cartolina commissionata dalla “FEDERAZIONE DEI FASCI DI COMBATTIMENTO” di Bolzano all’Istituto Italiano d’Arti Grafiche di Bergamo all’inizio del 1941 e successivamente scritta e spedita, nel maggio 1943, ad un ufficiale della Regia Guardia di Finanza. Infatti, la cartolina in argomento, che ritrae il Duce Benito Mussolini in uniforme elmato (in assetto da guerra), risulta regolarmente “viaggiata” e reca al verso i due francobolli con annullo “coevo” delle poste. Lo straordinario lotto, appartenuto all’ufficiale predetto, risale come fattura, anche del tagliacarte, ai primi anni ’40. Altresì per giusta “privacy” degli eredi da cui lo ho rilevato, ho celato in foto il nome e cognome presente nella cartolina. In particolare per quanto concerne il tagliacarte, va specificato che come tutti i più famosi, è stato anche questo riprodotto e se ne trovano attualmente in circolazione delle "copie moderne" con la medesima incisione su lama. Tuttavia le riproduzioni sono comunque riconoscibili sia dal peso, sono infatti realizzate in leghe metalliche argentate “moderne” più leggere dell’alluminio (vedasi giusto peso a tergo della descrizione), che dal fatto che trattasi di due facce accoppiate tra loro in fusione per quanto riguarda l’impugnatura e non realizzato in fusione in unico corpo. Pertanto, un esemplare originale prodotto e marcato all’epoca dai “F.LLI PINTOSSI – LUMEZZANE RUBNETTERIA & FABBRICA MACCHINE DI PRECISIONE”, non deve presentare segni di accoppiamento lungo tutto il perimetro del fascio littorio (impugnatura). Lo stupendo lotto, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno e si pone come un’importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo anzidetto. Misure: lunghezza complessiva tagliacarte = 217 mm; solo tagliente = 130 mm; peso = 125 grammi. Cartolina = 150 mm x 105 mm. Valore 330,00 euro

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ESTREMAMENTE RARA COLLEZIONE D’EPOCA DEL PERIODO FASCISTA COSTITUITA DA NR. 10 (DIECI) TAGLIACARTE IN VARI MODELLI FATTURATI DURANTE GLI ANNI ’30-’40 - RILEVATA DA “IMPORTANTE” FAMIGLIA ROMANA (REGNO D’ITALIA)

Interessante ed estremamente rara, da reperire così, collezione d’epoca del periodo fascista costituita da nr. 10 (dieci) tagliacarte. Per quanto concerne questi “affascinanti” cimeli che variano nei modelli dal gusto “classico” a quello “imperiale” piuttosto che “futurista” del fascismo, nello specifico, sono stati tutti fatturati durante gli anni ’30-’40 da produttori diversi, realizzati nei seguenti materiali: bronzo, ottone, metalli argentati e affini, per lo più non marcati, ma quasi tutti censiti alle pagg.620-623 del testo “DEL PUGNALE IL FIERO LAMPO” scritto da Cesare Calamandrei. In particolare, circa la provenienza, la collezione l’ho personalmente rilevata “in blocco” da eredi di “importante” e “storica” famiglia romana, che per questioni di “privacy” e, su loro specifica richiesta, non verranno fornite in alcun modo “generalità”. Stupenda ed esaustiva “FONTE MATERIALE” del “Ventennio” fascista davvero “museale”. Fornita con expertise su richiesta. Misure: varie. Valore ***TRATTATIVA PRIVATA***

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TAGLIACARTE D’EPOCA ANNI '80-‘90 REALIZZATO IN “FINE” OTTONE ED APPARTENUTO A COMANDANTE DELLA DELLA 8^ LEGIONE DI FIRENZE DELLA GUARDIA DI FINANZA (REPUBBLICA ITALIANA)

Bel tagliacarte d’epoca anni ‘80-’90 della Guardia di Finanza appartenuto a Comandante della 8^ Legione di Firenze, realizzato in “fine” ottone con sull’impugnatura la fiamma dritta  simbolo del Corpo militare di Polizia e le iniziali sovrapposte, al centro, “R” e “I” che indicano la Repubblica Italiana. Lo stesso si presenta in "ECCELLENTI" condizioni di conservazione in patina, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Misure: lunghezza complessiva = 250 mm; solo tagliente = 165 mm. Peso = 102 grammi. Valore 140,00 euro

RISERVATO
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PICCOLO TAGLIACARTE TEDESCO CON IMPUGNATURA A FORMA DI "CROCE DI FERRO"  IN METALLO ARGENTATO - ANNI '10 (GERMANIA WW1 E PRUSSIA)

Bel tagliacarte tedesco con l’impugnatura a forma di croce di ferro. Il cimelio in argomento è stato realizzato in metallo argentato negli anni ‘10 durante il primo conflitto bellico mondiale (WW1). Lo stesso, nonostante il tempo trascorso, si presenta in "OTTIME" condizioni di conservazione e si pone come una importante “FONTE MATERIALE” storica del periodo predetto. Misure: lunghezza complessiva = 110 mm; solo tagliente = 87 mm. Valore 70,00 euro

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