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Ecco il perché quando da bambino giocavo con i soldatini, sceglievo sempre i "tedeschi"...

Buon pomeriggio a tutti.

Il mio post di oggi è molto "frivolo" e perlopiù "curioso", rispetto a quelli decisamente più "tecnici" e "storici" a cui siete abituati, ma ho voglia di condividerlo con voi, magari chissà qualcuno della "mia" generazione, forse vi si riconoscerà e farà un bellissimo "tuffo" nel passato, magari nei suoi ricordi da bambino...

Partiamo subito con il dire, che la generazione "interessata", potrebbe essere quella nata a partire degli anni '60 financo all'inizio degli anni '70 e comunque non oltre la prima metà di quest'ultimi, giacché la tipologia di giocattoli, iniziava andando avanti nel corso degli anni, gradualmente a variare ed aumentare "smisuratamente", dove poi negli '80, raggiunse livelli davvero "top". Forse all'interno della chat di questo sito siamo la maggioranza, a parte i più giovani che avranno avuto molti giochi differenti e moderni rispetto ai nostri e Fabio C., che ai suoi tempi, mi sembra di ricordare, come i soldatini fossero scolpiti nella pietra... (SCHERZO OVVIAMENTE!!!). Io non avevo molti giochi da bambino, ai miei tempi i più "fortunati" avevano un pallone talvolta di pezza, qualche macchinina obsoleta e "rudimentale", ma negli anni '70 fecero il loro esordio in commercio, i soldatini in plastica dell'Atlantic.


(Fig.1 - Alcuni figurini della "prima" serie di soldatini tedeschi dell'Atlantic nei primi anni '70)


Fondata nel febbraio 1966 a Milano da Ercole Sandro Compagnoni e Piero Guerra, l'Atlantic Giocattoli S.p.A., cosiddetta semplicemente "Atlantic", nel 1971, arrivò a fama nazionale producendo soldatini in plastica, nelle scale "1/32" e "H0": la serie "Soldati d'Italia" e la serie "Grandi Rivoluzioni". Seguiranno una serie "western", una sulla "seconda guerra mondiale" e una sui "popoli antichi": egizi, greci e troiani, romani. Ma torniamo alla serie dei soldatini in argomento di cui mi interessa interloquire oggi, ovvero sulla "seconda guerra mondiale", in rigorosa scala "1:32". Che dire? Passai forse la più bella infanzia a giocare con questi "figurini", probabilmente la passione per la "Storia" era già "innata" dentro di me, chissà? Ma quante battaglie... All'ora i più "forti", riprodotti come armamenti, mezzi ed equipaggiamenti erano sicuramente "gli americani", tant'è che non vi fosse all'epoca un solo bambino, che non li avesse fra i suoi giochi. A dire il vero li avevo anch'io, assieme agli italiani, russi, giapponesi ed inglesi, ma cambiavo sempre il "corso" della storia.., o meglio nelle mie battaglie, alla fine, vincevano sempre i "tedeschi". Il perché era dovuto "semplicemente" all'attrazione che questi figurini, con il colore, la forma particolare delle uniformi e dei loro equipaggiamenti bellici indossati, esercitavano sul mio essere bambino e stiamo parlando di piccoli soldatini in plastica. Ma partiamo dal colore che poteva variare da un grigio "scialbo" fino ad un "perla scuro" con varianti tendenti al "grigio-azzurro", al "carta da zucchero" ed al turchese. Un qualcosa davvero di particolare la scelta del colore, forse ideato appositamente per evidenziare il "cattivo", l'antagonista o magari il ghiaccio o il "freddo", non saprei dire.. Ma come spesso accade, si pensi in tempi più recenti come alla "saga" di "GUERRE STELLARI" dove molto spesso l'esercito del male guidato dal "mitico" Lord Dart Fener, finiva sempre per affascinare di più il bambino moderno rispetto alla fazione del bene, questi finivano per "oscurare" e contendere la vittoria finale, ai "verdoni" statunitensi.


(Fig.2 - Immagini di "figurini" di una serie di soldatini tedeschi dell'Atlantic pitturata a mano)


Mio nonno, che la guerra l'aveva combattuta davvero, mi diceva sempre: "ma perché qualche volta non scegli gli italiani per vincere?", ed io gli mostravo qualche figurino tedesco, da quello che indossava lo Schirmmutze e con la P.38, all'assaltatore che stava per lanciare la granata bomba a mano tedesca cosiddetta "Stielhandgranate M.24", a quello che strisciava a terra con il "nastro" di proiettili per l'MG.42 tenuto in un mano e gli rispondevo. "Nonno, guarda attentamente questi soldatini..., sono un'altra cosa!" e lui alla fine, avendo combattuto con quelli veri di soldati tedeschi al suo fianco, con un sorriso un po' amaro di ricordi..., mi sussurrava: "hai ragione tu! Sono davvero i più forti".


(Fig.3 - Plotone di soldati Waffen-SS in marcia - Immagine tratta da un celebre film)


Comunque gli italiani qualche volta li prendevo come "secondari" ed alleati dei tedeschi, un po' quasi come "manovalanza"..., erano però sempre i primi a morire. Belli, molto belli anche i giapponesi di un colore "giallastro", molto particolare, insomma le truppe dell'Asse erano ben fornite, ma i veri "fuoriclasse" a livello di equipaggiamento individuale, erano sempre i combattenti di Germania.


(Fig.4 - Uno spettacolare figurino di una serie di soldatini tedeschi dipinti a mano di "alta" fattura)


Altresì alcune "serie" d'élite di figurini tedeschi dell'Atlantic, cosiddette "verniciate" ovvero "pitturate a mano", realizzate in "tiratura limitata", di cui in avanti avrò il piacere di postarvene qualcuna in vendita sulle vetrine di questo sito, furono davvero spettacolari! Infine, vi mostrerò in questo post, a livello di immagini, da collezionista quale sono di materiale di militaria tedesca, degli oggetti di equipaggiamento bellico del periodo seconda guerra mondiale (WW2), realizzando un "interessante" parallelo "storico" con questi "mitici" soldatini, fatturati negli anni '70.



(Fig.5 - Tre elmi utilizzati dal HEER Wehrmacht e Waffen-SS durante il secondo conflitto bellico)



(Fig.6 - Materiale d'equipaggiamento bellico soldati tedeschi con borraccia e maschera antigas)



(Fig.7 - Distintivi tipici per soldati tedeschi assaltatore di carri, fanteria e feriti in guerra)



(Fig.8 - Fucile Mauser Karabiner 98 kurz detto anche "K98" con baionetta versione kombat)




(Fig.9 - Pistola Walther P38 con fondina cd. "a bauletto" in dotazione al HEER WEHRMACHT - collezione privata di Massimiliano Monti)


Fatemi sapere e mi rivolgo soprattutto ai ragazzi della "nostra" generazione, ma anche agli altri prima e dopo se ne avete voglia, se avete provato un "brivido" misto ad un ricordo, nel vedere queste immagini sovrapposte fra figurini degli anni '70 con cui giocavamo da fanciulli e materiale "reale" bellico tedesco, impiegato nel secondo conflitto mondiale o comunque che effetto vi ha sortito...



AD MAIORA!

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